Sarà difficile che Zaccaria, da persona incoerente ed opportunista com’è, abbandoni del tutto il centro-sinistra e così preferirà rimanere a “metà strada”, nel gruppo misto (così non deve dare conto a nessuno, nemmeno ai suoi elettori di centro-sinistra). Poi l’anno prossimo andrà dove gli farà più comodo.
Che politica schifosa.
donato
16 Aprile 2009 alle 15:43 -
Zaccaria non è un bell’esempio di servizio ai fratelli attraverso la politica. Anche se si dice cattolico, fa il contrario di quello che dice la Dottrina Sociale della Chiesa. Ma mi chiedo: è solo lui ad avere questo comportamento? O questa “devianza” politica è ormai diffusa nella mentalità comune, in particolare fra i giovani che ricevono modelli di comportamento politico deviato?
“Non è un bell’esempio di servizio ai fratelli attraverso la politica”.
Perchè cosa ha fatto di male Vito? Ha rubato? Ha mandato in dissesto il nostro comune? Ha ottenuto finanziamenti illeciti? E’iscritto sul registro degli indagati?
E cosa c’entra la dottrina sociale della Chiesa con tutto ciò? E chi sono i politici cattolici che meritano rispetto?
Mastella? Andreotti? Buttiglione?
Ma di cosa parlate? Ma che state dicendo?
Ma lavatevi la bocca prima di parlare!
Leo
16 Aprile 2009 alle 21:37 -
Non so cosa c’entri la dottrina sociale cattolica con Zaccaria. Di certo però Zaccaria non è un bell’esempio per nessuno, giovani compresi. Ha dimostrato di andare dove gli fa più comodo, insomma, un arraffone, se poi non è capace nemmeno di arraffare, questo è solo perché non è capace. La coerenza rappresenta (non sempre però) rettitudine morale, che Zaccaria non ha
Nicola Pinto
16 Aprile 2009 alle 22:38 -
Chi si muove con tale indifferenza tra sinistra e destra dovrebbe smettere di fare della politica almeno fino a quando non ha ben chiari i valori per cui impegnarsi. O bisogna pensare che in politica non esistono valori? E che destra e sinistra non hanno più senso di esistere ancora? Posso capire chi si sposta tra gruppi politicamente caratterizzati da affinità ideologiche di base, ma non cambi di tale portata. Ritengo che questo sia indice di scarsa serietà e rispetto per chi si impegna in politica seriamente sia a destra che a sinistra. Ma è anche e sopratutto mancanza di rispetto per i cittadini, perché alimenta la perdita di credibilità della politica stessa e quindi dei politici. Spero che tali comportamenti non si diffondano, perché in tal caso riscontreremo un forte calo di partecipazione al voto. Ma veramente vogliamo far finire tutto in barzellette? Che pena.
Ho sempre letto le offese su Vito Zaccaria e sono sempre stato incerto se intervenire o meno ma credo si stia esagerando. Conosco personalmente Vito e non voglio prendere le sue difese perchè se avesse voluto, le avrebbe prese da solo. Ci tengo solo a dire che in italia non esistono partiti ATEI. Ci sono cattolici ovunque. Alcuni di convenienza politica, altri sinceramente, nella vita e nella pratica quotidiana per gli ultimi ed i deboli della società.
Fatto questo piccolo inciso, tengo anche a precisare che Vito non è mai stato tesserato in un solo partito politico. La lista civica PROGETTO MOLA è nata per appoggiare Berlen come persona e non tutte le persone confluite sono necessariamente di centrosinistra.
Possiamo essere contrari alla nascita delle liste civiche sui candidati sindaci? Questo è già un altro discorso che può trovarmi sicuramente d’accordo.
Per il resto, credo che Vito voglia continuare ad appoggiare LA PERSONA ed in questo caso, ha scelto Schittulli. Scelta che io personalmente non condivido ma che rispetto profondamente. C’è gente che a livello nazionale è passata da Lotta Continua a Forza Italia e dobbiamo scandalizzarci se un ragazzo passa da una lista civica ad un’altra?
Oppure guardiamo la pagliuzza per non renderci conto che a vergognarsi dovrebbero essere molti personaggi ADULTI presenti da secoli nel consiglio comunale?
Marte
17 Aprile 2009 alle 06:41 -
Con la scusa di appoggiare le persone (Berlen o Schittulli), si hanno le “mani libere” di andare dove si vuole (col più forte, ovviamente, perché può dare di più). Zaccaria, secondo le sue dichiarazioni apparse sulla stampa, non ha lasciato il centro-sinistra (Berlen, fino a prova contraria è sindaco di una giunta di centro-sinistra) al comune, e contemporaneamente (qui c’è il massimo della schifezza) va nella lista Schittulli (che, fino a prova contraria, è candidato presidente del centro-destra alla provincia).
Nelle liste civiche di centro-sinsitra stanno gli uomini di centro-sinistra; nelle liste civiche di centro-destra stanno gli uomini di centro-destra. Zaccaria, che è solo un opportunista, sta in entrambi gli schieramenti (credo sia questa l’immoralità del suo comportamento)
E’ vero che uno possa ritornare sulle sue scelte e cambiare, ma Zaccaria non sta cambiando la sua collocazione politica, sta a Mola nel centro-sinistra perché gli conviene, alla provincia sta nel centro-destra perché così gli conviene. Zaccaria non si muove per ideali o progetti, ma va dove può arraffare di più.
gioele
17 Aprile 2009 alle 07:33 -
x Donato
“Zaccaria non è un bell’esempio di servizio ai fratelli attraverso la politica. Anche se si dice cattolico, fa il contrario di quello che dice la Dottrina Sociale della Chiesa”:
praticamente stai descrivendo l’UDC e la CEI.
(Come già detto in altri post) l’UDC ha come segretario un divorziato (a cui addirittura in molte parrocchie viene negata l’eucarestia) e come presidente un mezzo bandito; la CEI è un luogo di lotta di potere, di lusso e di denaro sprecato a FIUMI.
Altro che Zaccaria….
Vito S.
17 Aprile 2009 alle 08:46 -
Mi dispiace dissentire da quanto dice il (presumo) giovane Posturanismo. Non mi pare che i giovani ci stiano facendo una bella figura con questa vicenda. E non ce l’hanno nemmeno fatta con la lista Progetto Mola a suo tempo.
E spiego il perchè. Con le liste “fai da te” che appoggiano questo o quell’esponente politico (che sia di centro-destra o di centro-sinistra non fa nessuna differenza) si alimenta soltanto il “personalismo”. In sostanza, si esce da quello che dovrebbe essere la politica, cioè condivisione di un programma e di un’azione politica esercitata in maniera organizzata attraverso partiti o movimenti, per entrare nel terreno dubbio della politica legata alla singola persona o a un gruppo di persone che, solitamente, si muovono per interessi personali e di potere.
In questo modo, la politica si svilisce e perde di significato, legandosi mani e piedi alle fortune e ai capricci del singolo personaggio.
E’ ad esempio, quanto è accaduto a Mola con la lista di Berlen che dopo le elezioni del 2005 è letteralmente “desaparecida”: non un incontro pubblico, non un manifesto, non una presa di posizione. I giovani della lista sono stati semplicemente utilizzati da “Nico” per fare pronta cassa al mercato elettorale. Poi basta.
Quella logica è stata fortemente diseducativa, tant’è vero che ora Zaccaria ora la utilizza per stare di qua e di là, senza alcun imbarazzo. Ma l’imbarazzo lo dovrebbe invece provare perchè non sta dando un bello spettacolo e, soprattutto, perchè svilisce il significato della politica alla stessa stregua di quanto hanno fatto negli anni certi dinosauri rotti ad ogni camaleontismo.
Dai giovani in politica ci si aspetta una ventata di novità, il coraggio di mettersi in gioco senza tornaconti personali, il disinteresse ideale, il gettare il cuore oltre l’ostacolo, il guidare il cambiamento che non può essere solo di facciata ma deve essere sostanziale, vero, maturo.
Non ho mai creduto negli “uomini della provvidenza”: e sicuramente non lo sono nè Nico Berlen, nè Schittulli, nè Divella. Credo ad una politica che nasce dal basso, dalla comune volontà, non dai personalismi o dal “pret à porter” intonato al vestito di giornata.
@ Marte: capisco il tuo punto di vista. E’ innegabile che tu analizzi Zaccaria dal punto di vista politico e la sua scelta può apparire opportunistica ma io che conosco Vito personalmente, posso continuare a dire che la sua permanenza nel centrosinistra molese è soltanto una questione di correttezza visto che, appoggiando quel candidato sindaco, e siccome Berlen è ancora sindaco di Mola, Zaccaria non ha fatto il salto della quaglia ma continua ad appoggiare Berlen e la sua coalizione. Dopo Berlen molto probabilmente entrerà definitivamente nel centrodestra se dovesse candidarsi alle comunali? Questo non lo potremo dire fino a quando Vito non deciderà se il candidato di centrodestra o centrosinistra per lui saranno validi.
Ripeto, io non condivido questo modo di fare politica. Esistono i partiti, esistono degli ideali di società ai quali i partiti fanno riferimento. Sposarne gli ideali credo sia meglio che sposare le persone ma tant’è, viviamo la fase dei “personalismi” a causa del fallimento della politica dei partiti nel corso degli ultimi anni. Per questo capisco il tuo ragionamento ma non me la sento di dire che Vito è un opportunista…lo conosco da troppo tempo ormai e mi risulta difficile dire una cosa simile ad una persona genuina come lui.
@ Vito S. : si, sono giovane anch’io e concordo pienamente col tuo ragionamento al punto tale che ho sempre rimproverato l’atteggiamento delegante dei cittadini italiani e molesi nello specifico. La politica, se non parte dal basso e dall’attenzione dei cittadini, diventa soltanto strumento baronale per la preservazione della poltrona e degli interessi personali a scapito di quelli collettivi. 🙂
Aggiungo Vito, non facciamo l’errore di credere che un giovane sia il rappresentante della gioventù intera…esistono altri giovani nei partiti molesi che militano con serietà e spirito di abnegazione (non mangiando nulla). Ne conosco diversi e sono trasversali. Da Rifondazione all’Udc sino al PdL…altri che invece ereditano il peggio dei loro maestri ADULTI. Insomma quello che vorrei dire è che non dobbiamo mai generalizzare altrimenti cosa dovremmo dire noi giovani dei politici della vostra generazione? Eppure ora al governo di ogni cosa ci sono loro… 🙂
Vito S.
17 Aprile 2009 alle 10:19 -
Posturanismo, non dubito che esistano giovani che intendono la politica in modo genuino. Però, l’esempio della lista Progetto Mola è stato molto negativo e i suoi effetti continuano ancora a prodursi come il caso Zaccaria dimostra.
Alla base c’era la visione personalistica di Berlen, un personaggio che con i suoi metodi verticistici e tecnocratici ha distrutto la partecipazione democratica a Mola e condannato i partiti di centro-sinistra a popolarsi di yesmen e i giovani ad essere solo delle comparse. Se non sei con lui, sei contro di lui. Questa è la sua mentalità.
Del caso Zaccaria abbiamo già dibattutto alcuni giorni fa. Non è il caso di attendere le sue dichiarazioni ufficiali ed il presumibile dibattito in Consiglio per capire meglio la situazione?
donato
18 Aprile 2009 alle 13:21 -
E’ la prima volta che partecipo a questo dibattito on line. E’ interessante leggere i commenti e le opinioni degli altri (non sicuramente i luoghi comuni o i pre-giudizi o le accuse gratuite lanciate senza neanche riflettere). Come sarebbe bello incontrarsi, uscire dall’anonimato e assumersi le responsabilita’ di ciò che si dice e confrontarsi serenamente per aiutarci a crescere dal punto di vista sociale e politico. Di questo oggi ha bisogno la ns. societa’.
Per quanto riguarda Zaccaria, pur rispettando la persona (come dovremmo fare sempre e con chiunque) stiamo discutendo su un atteggiamento, che non si può condividere e non c’è bisogno di aspettare il suo intervento in Consiglio Comunale, perchè dal suo punto di vista cercherà di giustificarsi, ma rimane sempre una cattiva testimonianza, come sono cattive testimonianze quella di tanti altri uomini politici locali o nazionali, a maggior ragione se si professano cattolici.
Il problema della testimonianza di cattolico è venuta fuori dopo aver letto sul giornale che la sua candidatura era espressione dell’Azione Cattolica, circostanza che è stata smentita.
Rimane il fatto che Zaccaria è un frequentatore assiduo della parrocchia e da lui si chiede una certa coerenza che aiuti gli altri giovani a credere in ciò in cui crede lui.
Naturalmente ciò vale per tutti coloro che credono in qualcosa, e nella consapevolezza che tutti possiamo sbagliare, dobbiamo aiutarci vicendevolmente a superare le ns. incoerenze.
gioele
18 Aprile 2009 alle 17:05 -
sig. Donato
grazie per questo suo educatissimo post da predicatore, certo dovrebbe capire che ognuno di noi sa quello che è giusto e sbagliato fare, non si tratta di venire qui a fare il moralizzatore bensì di confrontare opinioni.
Se si chiede giustamente coerenza ad un semplice consigliere comunale la si dovrebbe pretendere a gran voce da chi ricopre o ha ricoperto cariche e ruoli importantissimi per la comunità italiana o da chi si permette di scambiare un ruolo evangelico e pastorale con un luogo di potere, lusso e spreco.
Questa sarebbe coerenza, lei che giudica Zaccaria cosa ne pensa della Cei e di Casini e Cesa rappresentanti politici dei cristiani e cattolici?
aggiungo che l’essere cattolici non può essere circoscritto all’Azione Cattolica o alla frequentazione di ambienti necessariamente cattolici. Conosco persone che pur militando nelle parrocchie, militano anche in Rifondazione Comunista senza che io veda nessuna contraddizione in termini.
Marco Sciddurlo
19 Aprile 2009 alle 07:20 -
Non entro nel merito del caso Zaccaria, ma vorrei dire qualcosa sulla Dottrina Sociale della Chiesa e sui cristiani in politica. Il Pensiero sociale della Chiesa fa parte integrante della Dottrina della Chiesa ed è un “capitolo” dell’evangelizzazione. Se certi cristiani politici peccano e non danno una buona testimonianza, benché ciò sia una brutta cosa, non fa venire meno la validità e l’importanza del Pensiero sociale cristiano, perché questo non vale a seconda della santità e della coerenza delle persone (il Vangelo non viene meno perché l’uomo è peccatore, anzi, è proprio perché peccatore che il Vangelo è messaggio di salvezza).
Aggiungo che non è possibile pensare di essere cristiani fuori della Chiesa, perché è Cristo che l’ha fondata e non esiste un cristianesimo che non sia comunitario.
Si può essere cristiani e militare in Rifondazione Comunista? Sì, ma solo se il pensiero comunista non sia contrario al pensiero sociale cristiano (che fa parte del Credo cristiano), altrimenti, il credente comunista può essere una brava persona religiosa, ma non un cristiano.
Esattamente Marco. Così come la Dottrina sociale della Chiesa rivolge il suo pensiero agli ultimi ed ai deboli della società, così anche Rifondazione Comunista (d’altronde molti cristiano-sociali si ritrovano all’interno di Rifondazione stessa) che da tempo ha condannato qualsiasi forma di dittatura come strumento antitetico della libertà e dell’autodeterminazione dei popoli. E’ il concetto di uguaglianza sociale, di pari opportunità, (e non di un appiattimento sociale come credono alcuni) di diritti ai bisogni fondamentali quali il lavoro ed una casa a muovere gli intenti della Dottrina sociale della Chiesa ed allo stesso tempo di Rifondazione Comunista. 🙂
Marco Sciddurlo
19 Aprile 2009 alle 15:16 -
Non voglio fare un “botta e risposta” su temi così profondi e delicati, anche perché andrebbero discussi personalmente e non nella sinteticità e asetticità di un blog, però, devo sottolineare che è riduttivo considerare che la Dottrina sociale della Chiasa riguardi sol gli aspetti economico-sociali e sia rivolta solo ad alcune fasce sociali, quando invece è rivolta a tutti, cioè è rivolta all’uomo; non così il comunismo, almeno secondo i suoi “padri fondatori”, che non hanno mai parlato dei diritti individuali, bensì solo dei diritti del popolo. La giustizia sociale, per la Chiesa, può esserci solo nel pieno rispetto della dignità e di tutti i diritti di ogni uomo.
Marco sono pienamente d’accordo con te. Il popolo non è un’entità che annulla l’uomo nella sua individualità e nella sua dignità di singolo. 😉
Penso che le divisioni possano subentrare sulle questioni riguardanti i diritti civili e le questioni morali…
gioele
19 Aprile 2009 alle 20:53 -
concordo con voi infatti secondo me il problema, il corto circuito, la “cosa sporca”, si crea quando gruppi si ergono a rappresentanti politici dell’area cattolica, cristiana, religiosa e svolgono la loro propaganda su queste basi ma la loro opera da tutt’altra con una incoerenza direi offensiva
Invece sulla Cei il discorso si fa più delicato…
–La giustizia sociale, per la Chiesa, può esserci solo nel pieno rispetto della dignità e di tutti i diritti di ogni uomo.–
Mamma mia!!!! La storia della Chiesa racconta ben altro…. Poi ci sono dei preti che fortunatamente FANNO ciò che dice il Vangelo, ma mi sembra che la Chiesa non li ami particolarmente. Vedi per esempio i Teologi della Liberazione, Romero, Don Gallo….
Marco Sciddurlo
20 Aprile 2009 alle 12:29 -
Effettivamente ci sono persone della Chiesa che in passato ed anche tutt’ora commettono peccato, questo però non toglie nulla alla bellezza ed alla forza rinnovatrice della Dottrina Sociale della Chiesa, anzi, il suo messaggio è più grande del peccato degli uomini. Attenzione però a giudicare semplicemente con i titoli dei giornali (che spesso seguono il sensazionalismo più che la ricerca della verità) la Dottrina della Chiesa (che è vasta e complessa). Attenzione alle troppe semplificazioni. Attenzione a parlare di storia attraverso i luoghi comuni e senza conoscerla approfonditamente. Le tante pagine belle della storia della Chiesa sono molte più di quelle brutte e, nonostante la storia della Chiesa sia essenziale alla cooscenza e comprensione della storia del mondo e d’Europa in particolare, essa è praticamente ignorata nei banchi di scuola e all’università.
gioele
20 Aprile 2009 alle 16:44 -
“Le tante pagine belle della storia della Chiesa sono molte più di quelle brutte”
perdonami, ma questo è storicamente falso
gioele
20 Aprile 2009 alle 16:49 -
…..e comunque è impossibile mettere in dubbio la bellezza della dottrina della chiesa, ma non ci si può limitare sempre e soltanto alla teoria, alla filosofia seppure è innegabile come sia la spiritualità l’elemento fondamentale di un credente.
Il problema è che come al solito nessuno qui come altrove ha il coraggio di parlare della Cei, che è un organo ufficiale del Vaticano, nessuno ha la voglia di parlare dei partiti cattolici. Forse non lo sapete ma la loro opera è, purtroppo, determinante per la società in generale e per la credibilità della Chiesa.
Sarà difficile che Zaccaria, da persona incoerente ed opportunista com’è, abbandoni del tutto il centro-sinistra e così preferirà rimanere a “metà strada”, nel gruppo misto (così non deve dare conto a nessuno, nemmeno ai suoi elettori di centro-sinistra). Poi l’anno prossimo andrà dove gli farà più comodo.
Che politica schifosa.
Zaccaria non è un bell’esempio di servizio ai fratelli attraverso la politica. Anche se si dice cattolico, fa il contrario di quello che dice la Dottrina Sociale della Chiesa. Ma mi chiedo: è solo lui ad avere questo comportamento? O questa “devianza” politica è ormai diffusa nella mentalità comune, in particolare fra i giovani che ricevono modelli di comportamento politico deviato?
“Non è un bell’esempio di servizio ai fratelli attraverso la politica”.
Perchè cosa ha fatto di male Vito? Ha rubato? Ha mandato in dissesto il nostro comune? Ha ottenuto finanziamenti illeciti? E’iscritto sul registro degli indagati?
E cosa c’entra la dottrina sociale della Chiesa con tutto ciò? E chi sono i politici cattolici che meritano rispetto?
Mastella? Andreotti? Buttiglione?
Ma di cosa parlate? Ma che state dicendo?
Ma lavatevi la bocca prima di parlare!
Non so cosa c’entri la dottrina sociale cattolica con Zaccaria. Di certo però Zaccaria non è un bell’esempio per nessuno, giovani compresi. Ha dimostrato di andare dove gli fa più comodo, insomma, un arraffone, se poi non è capace nemmeno di arraffare, questo è solo perché non è capace. La coerenza rappresenta (non sempre però) rettitudine morale, che Zaccaria non ha
Chi si muove con tale indifferenza tra sinistra e destra dovrebbe smettere di fare della politica almeno fino a quando non ha ben chiari i valori per cui impegnarsi. O bisogna pensare che in politica non esistono valori? E che destra e sinistra non hanno più senso di esistere ancora? Posso capire chi si sposta tra gruppi politicamente caratterizzati da affinità ideologiche di base, ma non cambi di tale portata. Ritengo che questo sia indice di scarsa serietà e rispetto per chi si impegna in politica seriamente sia a destra che a sinistra. Ma è anche e sopratutto mancanza di rispetto per i cittadini, perché alimenta la perdita di credibilità della politica stessa e quindi dei politici. Spero che tali comportamenti non si diffondano, perché in tal caso riscontreremo un forte calo di partecipazione al voto. Ma veramente vogliamo far finire tutto in barzellette? Che pena.
Ho sempre letto le offese su Vito Zaccaria e sono sempre stato incerto se intervenire o meno ma credo si stia esagerando. Conosco personalmente Vito e non voglio prendere le sue difese perchè se avesse voluto, le avrebbe prese da solo. Ci tengo solo a dire che in italia non esistono partiti ATEI. Ci sono cattolici ovunque. Alcuni di convenienza politica, altri sinceramente, nella vita e nella pratica quotidiana per gli ultimi ed i deboli della società.
Fatto questo piccolo inciso, tengo anche a precisare che Vito non è mai stato tesserato in un solo partito politico. La lista civica PROGETTO MOLA è nata per appoggiare Berlen come persona e non tutte le persone confluite sono necessariamente di centrosinistra.
Possiamo essere contrari alla nascita delle liste civiche sui candidati sindaci? Questo è già un altro discorso che può trovarmi sicuramente d’accordo.
Per il resto, credo che Vito voglia continuare ad appoggiare LA PERSONA ed in questo caso, ha scelto Schittulli. Scelta che io personalmente non condivido ma che rispetto profondamente. C’è gente che a livello nazionale è passata da Lotta Continua a Forza Italia e dobbiamo scandalizzarci se un ragazzo passa da una lista civica ad un’altra?
Oppure guardiamo la pagliuzza per non renderci conto che a vergognarsi dovrebbero essere molti personaggi ADULTI presenti da secoli nel consiglio comunale?
Con la scusa di appoggiare le persone (Berlen o Schittulli), si hanno le “mani libere” di andare dove si vuole (col più forte, ovviamente, perché può dare di più). Zaccaria, secondo le sue dichiarazioni apparse sulla stampa, non ha lasciato il centro-sinistra (Berlen, fino a prova contraria è sindaco di una giunta di centro-sinistra) al comune, e contemporaneamente (qui c’è il massimo della schifezza) va nella lista Schittulli (che, fino a prova contraria, è candidato presidente del centro-destra alla provincia).
Nelle liste civiche di centro-sinsitra stanno gli uomini di centro-sinistra; nelle liste civiche di centro-destra stanno gli uomini di centro-destra. Zaccaria, che è solo un opportunista, sta in entrambi gli schieramenti (credo sia questa l’immoralità del suo comportamento)
E’ vero che uno possa ritornare sulle sue scelte e cambiare, ma Zaccaria non sta cambiando la sua collocazione politica, sta a Mola nel centro-sinistra perché gli conviene, alla provincia sta nel centro-destra perché così gli conviene. Zaccaria non si muove per ideali o progetti, ma va dove può arraffare di più.
x Donato
“Zaccaria non è un bell’esempio di servizio ai fratelli attraverso la politica. Anche se si dice cattolico, fa il contrario di quello che dice la Dottrina Sociale della Chiesa”:
praticamente stai descrivendo l’UDC e la CEI.
(Come già detto in altri post) l’UDC ha come segretario un divorziato (a cui addirittura in molte parrocchie viene negata l’eucarestia) e come presidente un mezzo bandito; la CEI è un luogo di lotta di potere, di lusso e di denaro sprecato a FIUMI.
Altro che Zaccaria….
Mi dispiace dissentire da quanto dice il (presumo) giovane Posturanismo. Non mi pare che i giovani ci stiano facendo una bella figura con questa vicenda. E non ce l’hanno nemmeno fatta con la lista Progetto Mola a suo tempo.
E spiego il perchè. Con le liste “fai da te” che appoggiano questo o quell’esponente politico (che sia di centro-destra o di centro-sinistra non fa nessuna differenza) si alimenta soltanto il “personalismo”. In sostanza, si esce da quello che dovrebbe essere la politica, cioè condivisione di un programma e di un’azione politica esercitata in maniera organizzata attraverso partiti o movimenti, per entrare nel terreno dubbio della politica legata alla singola persona o a un gruppo di persone che, solitamente, si muovono per interessi personali e di potere.
In questo modo, la politica si svilisce e perde di significato, legandosi mani e piedi alle fortune e ai capricci del singolo personaggio.
E’ ad esempio, quanto è accaduto a Mola con la lista di Berlen che dopo le elezioni del 2005 è letteralmente “desaparecida”: non un incontro pubblico, non un manifesto, non una presa di posizione. I giovani della lista sono stati semplicemente utilizzati da “Nico” per fare pronta cassa al mercato elettorale. Poi basta.
Quella logica è stata fortemente diseducativa, tant’è vero che ora Zaccaria ora la utilizza per stare di qua e di là, senza alcun imbarazzo. Ma l’imbarazzo lo dovrebbe invece provare perchè non sta dando un bello spettacolo e, soprattutto, perchè svilisce il significato della politica alla stessa stregua di quanto hanno fatto negli anni certi dinosauri rotti ad ogni camaleontismo.
Dai giovani in politica ci si aspetta una ventata di novità, il coraggio di mettersi in gioco senza tornaconti personali, il disinteresse ideale, il gettare il cuore oltre l’ostacolo, il guidare il cambiamento che non può essere solo di facciata ma deve essere sostanziale, vero, maturo.
Non ho mai creduto negli “uomini della provvidenza”: e sicuramente non lo sono nè Nico Berlen, nè Schittulli, nè Divella. Credo ad una politica che nasce dal basso, dalla comune volontà, non dai personalismi o dal “pret à porter” intonato al vestito di giornata.
@ Marte: capisco il tuo punto di vista. E’ innegabile che tu analizzi Zaccaria dal punto di vista politico e la sua scelta può apparire opportunistica ma io che conosco Vito personalmente, posso continuare a dire che la sua permanenza nel centrosinistra molese è soltanto una questione di correttezza visto che, appoggiando quel candidato sindaco, e siccome Berlen è ancora sindaco di Mola, Zaccaria non ha fatto il salto della quaglia ma continua ad appoggiare Berlen e la sua coalizione. Dopo Berlen molto probabilmente entrerà definitivamente nel centrodestra se dovesse candidarsi alle comunali? Questo non lo potremo dire fino a quando Vito non deciderà se il candidato di centrodestra o centrosinistra per lui saranno validi.
Ripeto, io non condivido questo modo di fare politica. Esistono i partiti, esistono degli ideali di società ai quali i partiti fanno riferimento. Sposarne gli ideali credo sia meglio che sposare le persone ma tant’è, viviamo la fase dei “personalismi” a causa del fallimento della politica dei partiti nel corso degli ultimi anni. Per questo capisco il tuo ragionamento ma non me la sento di dire che Vito è un opportunista…lo conosco da troppo tempo ormai e mi risulta difficile dire una cosa simile ad una persona genuina come lui.
@ Vito S. : si, sono giovane anch’io e concordo pienamente col tuo ragionamento al punto tale che ho sempre rimproverato l’atteggiamento delegante dei cittadini italiani e molesi nello specifico. La politica, se non parte dal basso e dall’attenzione dei cittadini, diventa soltanto strumento baronale per la preservazione della poltrona e degli interessi personali a scapito di quelli collettivi. 🙂
Aggiungo Vito, non facciamo l’errore di credere che un giovane sia il rappresentante della gioventù intera…esistono altri giovani nei partiti molesi che militano con serietà e spirito di abnegazione (non mangiando nulla). Ne conosco diversi e sono trasversali. Da Rifondazione all’Udc sino al PdL…altri che invece ereditano il peggio dei loro maestri ADULTI. Insomma quello che vorrei dire è che non dobbiamo mai generalizzare altrimenti cosa dovremmo dire noi giovani dei politici della vostra generazione? Eppure ora al governo di ogni cosa ci sono loro… 🙂
Posturanismo, non dubito che esistano giovani che intendono la politica in modo genuino. Però, l’esempio della lista Progetto Mola è stato molto negativo e i suoi effetti continuano ancora a prodursi come il caso Zaccaria dimostra.
Alla base c’era la visione personalistica di Berlen, un personaggio che con i suoi metodi verticistici e tecnocratici ha distrutto la partecipazione democratica a Mola e condannato i partiti di centro-sinistra a popolarsi di yesmen e i giovani ad essere solo delle comparse. Se non sei con lui, sei contro di lui. Questa è la sua mentalità.
Del caso Zaccaria abbiamo già dibattutto alcuni giorni fa. Non è il caso di attendere le sue dichiarazioni ufficiali ed il presumibile dibattito in Consiglio per capire meglio la situazione?
E’ la prima volta che partecipo a questo dibattito on line. E’ interessante leggere i commenti e le opinioni degli altri (non sicuramente i luoghi comuni o i pre-giudizi o le accuse gratuite lanciate senza neanche riflettere). Come sarebbe bello incontrarsi, uscire dall’anonimato e assumersi le responsabilita’ di ciò che si dice e confrontarsi serenamente per aiutarci a crescere dal punto di vista sociale e politico. Di questo oggi ha bisogno la ns. societa’.
Per quanto riguarda Zaccaria, pur rispettando la persona (come dovremmo fare sempre e con chiunque) stiamo discutendo su un atteggiamento, che non si può condividere e non c’è bisogno di aspettare il suo intervento in Consiglio Comunale, perchè dal suo punto di vista cercherà di giustificarsi, ma rimane sempre una cattiva testimonianza, come sono cattive testimonianze quella di tanti altri uomini politici locali o nazionali, a maggior ragione se si professano cattolici.
Il problema della testimonianza di cattolico è venuta fuori dopo aver letto sul giornale che la sua candidatura era espressione dell’Azione Cattolica, circostanza che è stata smentita.
Rimane il fatto che Zaccaria è un frequentatore assiduo della parrocchia e da lui si chiede una certa coerenza che aiuti gli altri giovani a credere in ciò in cui crede lui.
Naturalmente ciò vale per tutti coloro che credono in qualcosa, e nella consapevolezza che tutti possiamo sbagliare, dobbiamo aiutarci vicendevolmente a superare le ns. incoerenze.
sig. Donato
grazie per questo suo educatissimo post da predicatore, certo dovrebbe capire che ognuno di noi sa quello che è giusto e sbagliato fare, non si tratta di venire qui a fare il moralizzatore bensì di confrontare opinioni.
Se si chiede giustamente coerenza ad un semplice consigliere comunale la si dovrebbe pretendere a gran voce da chi ricopre o ha ricoperto cariche e ruoli importantissimi per la comunità italiana o da chi si permette di scambiare un ruolo evangelico e pastorale con un luogo di potere, lusso e spreco.
Questa sarebbe coerenza, lei che giudica Zaccaria cosa ne pensa della Cei e di Casini e Cesa rappresentanti politici dei cristiani e cattolici?
aggiungo che l’essere cattolici non può essere circoscritto all’Azione Cattolica o alla frequentazione di ambienti necessariamente cattolici. Conosco persone che pur militando nelle parrocchie, militano anche in Rifondazione Comunista senza che io veda nessuna contraddizione in termini.
Non entro nel merito del caso Zaccaria, ma vorrei dire qualcosa sulla Dottrina Sociale della Chiesa e sui cristiani in politica. Il Pensiero sociale della Chiesa fa parte integrante della Dottrina della Chiesa ed è un “capitolo” dell’evangelizzazione. Se certi cristiani politici peccano e non danno una buona testimonianza, benché ciò sia una brutta cosa, non fa venire meno la validità e l’importanza del Pensiero sociale cristiano, perché questo non vale a seconda della santità e della coerenza delle persone (il Vangelo non viene meno perché l’uomo è peccatore, anzi, è proprio perché peccatore che il Vangelo è messaggio di salvezza).
Aggiungo che non è possibile pensare di essere cristiani fuori della Chiesa, perché è Cristo che l’ha fondata e non esiste un cristianesimo che non sia comunitario.
Si può essere cristiani e militare in Rifondazione Comunista? Sì, ma solo se il pensiero comunista non sia contrario al pensiero sociale cristiano (che fa parte del Credo cristiano), altrimenti, il credente comunista può essere una brava persona religiosa, ma non un cristiano.
Esattamente Marco. Così come la Dottrina sociale della Chiesa rivolge il suo pensiero agli ultimi ed ai deboli della società, così anche Rifondazione Comunista (d’altronde molti cristiano-sociali si ritrovano all’interno di Rifondazione stessa) che da tempo ha condannato qualsiasi forma di dittatura come strumento antitetico della libertà e dell’autodeterminazione dei popoli. E’ il concetto di uguaglianza sociale, di pari opportunità, (e non di un appiattimento sociale come credono alcuni) di diritti ai bisogni fondamentali quali il lavoro ed una casa a muovere gli intenti della Dottrina sociale della Chiesa ed allo stesso tempo di Rifondazione Comunista. 🙂
Non voglio fare un “botta e risposta” su temi così profondi e delicati, anche perché andrebbero discussi personalmente e non nella sinteticità e asetticità di un blog, però, devo sottolineare che è riduttivo considerare che la Dottrina sociale della Chiasa riguardi sol gli aspetti economico-sociali e sia rivolta solo ad alcune fasce sociali, quando invece è rivolta a tutti, cioè è rivolta all’uomo; non così il comunismo, almeno secondo i suoi “padri fondatori”, che non hanno mai parlato dei diritti individuali, bensì solo dei diritti del popolo. La giustizia sociale, per la Chiesa, può esserci solo nel pieno rispetto della dignità e di tutti i diritti di ogni uomo.
Marco sono pienamente d’accordo con te. Il popolo non è un’entità che annulla l’uomo nella sua individualità e nella sua dignità di singolo. 😉
Penso che le divisioni possano subentrare sulle questioni riguardanti i diritti civili e le questioni morali…
concordo con voi infatti secondo me il problema, il corto circuito, la “cosa sporca”, si crea quando gruppi si ergono a rappresentanti politici dell’area cattolica, cristiana, religiosa e svolgono la loro propaganda su queste basi ma la loro opera da tutt’altra con una incoerenza direi offensiva
Invece sulla Cei il discorso si fa più delicato…
–La giustizia sociale, per la Chiesa, può esserci solo nel pieno rispetto della dignità e di tutti i diritti di ogni uomo.–
Mamma mia!!!! La storia della Chiesa racconta ben altro…. Poi ci sono dei preti che fortunatamente FANNO ciò che dice il Vangelo, ma mi sembra che la Chiesa non li ami particolarmente. Vedi per esempio i Teologi della Liberazione, Romero, Don Gallo….
Effettivamente ci sono persone della Chiesa che in passato ed anche tutt’ora commettono peccato, questo però non toglie nulla alla bellezza ed alla forza rinnovatrice della Dottrina Sociale della Chiesa, anzi, il suo messaggio è più grande del peccato degli uomini. Attenzione però a giudicare semplicemente con i titoli dei giornali (che spesso seguono il sensazionalismo più che la ricerca della verità) la Dottrina della Chiesa (che è vasta e complessa). Attenzione alle troppe semplificazioni. Attenzione a parlare di storia attraverso i luoghi comuni e senza conoscerla approfonditamente. Le tante pagine belle della storia della Chiesa sono molte più di quelle brutte e, nonostante la storia della Chiesa sia essenziale alla cooscenza e comprensione della storia del mondo e d’Europa in particolare, essa è praticamente ignorata nei banchi di scuola e all’università.
“Le tante pagine belle della storia della Chiesa sono molte più di quelle brutte”
perdonami, ma questo è storicamente falso
…..e comunque è impossibile mettere in dubbio la bellezza della dottrina della chiesa, ma non ci si può limitare sempre e soltanto alla teoria, alla filosofia seppure è innegabile come sia la spiritualità l’elemento fondamentale di un credente.
Il problema è che come al solito nessuno qui come altrove ha il coraggio di parlare della Cei, che è un organo ufficiale del Vaticano, nessuno ha la voglia di parlare dei partiti cattolici. Forse non lo sapete ma la loro opera è, purtroppo, determinante per la società in generale e per la credibilità della Chiesa.