Non sono assolutamente d’accordo su come il Carnevale molese si sia ridotto. Non è questa la via giusta.
Quello che viene organizzato a Mola, a mio parere, è una festicciola per bambini che può essere tranquillamente organizzata in una parrocchia (senza offese per nessuno).
Il prossimo assessore al turismo mi auguro faccia il possibile per riportare il Carrettone poichè è questo, l’unico elemento davvero tradizionale della nostra cittadina ed è un elemento che può distinguerci dalle altre città.
Non è possibile incentrarsi su Minnie e Topolino. Per poter parlare di un evento turistico bisogna porsi la domanda:” perchè venire a Mola?”
Per vedere Minnie e Topolino? Beh, credo che le persone a questo punto, optino per il carnevale di Putignano (e giustamente aggiungerei).
il Carrettone satirico invece può attirare anche persone dei paesi limitrofi a patto che la satira, si sposti dal locale al regionale e nazionale in modo che tutti possano capirla.
Ma quando si deciderà di fare un accordo con l’Accademia di Belle Arti per la manipolazione della cartapesta in modo da creare dei piccoli carri allegorici o l’occasione per vestire a festa la nostra piazza centrale?
Bisogna creare un qualcosa che altrove non esiste. Il baluardo degli eventi turistici è la loro UNICITA’. Con questa festa di carnevale in piazza, si accontentano i bambini ma lo spirito del Carnevale non è questo.
Il Carnevale appartiene a tutti e chi non concepisce questa cosa, non potrà mai capire come valorizzare un carnevale.
penoso
18 Febbraio 2010 alle 00:27 -
si , Post,
ma desivio cosa c’entra con tutto questo?
un cittadino che ha scelto da oltre trentanni di vivere a mola
18 Febbraio 2010 alle 05:29 -
ancora sperpero di danaro pubblico. e solo propaganda elettorale. il carnevale è finito, stiamo in quaresima.
Quaresima
18 Febbraio 2010 alle 08:51 -
La Quaresima è iniziata e questi continuano a gozzovigliare. E’ solo una manovra elettorale per far dimenticare ai genitori lo sfascio delle scuole e rabbonirli attraverso i giochi dei loro bimbi. Che schifo!!!
Quaresima
18 Febbraio 2010 alle 08:56 -
Consiglio a tutti i genitori di non portare i bambini in piazza come forma di protesta contro lo sfascio delle scuole provocato dal sempiterno assessore ai lavori pubblici Berlen.
giuseppe
18 Febbraio 2010 alle 13:18 -
per il problema delle scuole, non serve non portare i bambini in piazza per protesta (anche perchè per loro poverini in questo paese non c’è da fare altro), in altri paesi, si sarebbero già organizzate manifestazioni di protesta non tanto per la chiusura della scuola De Amicis ma per lo stato in cui versano tutte le altre.
Informo i lettori che presso la scuola De Filippo, solo grazie alla buona volontà di alcuni genitori, si è provveduto a ripulire e tinteggiare alcune aule assumendosi le spese e le responsabilità, cose che non succedevano nemmeno 35 anni fa quando frequentavo la scuola elementare di via Rutigliano (ex orfanotrofio)
@ Penoso: Desilvio c’entra perchè è lui l’assessore al turismo ed è lui l’organizzatore della manifestazione. 🙂
A tutti voglio fare un piccolo appello: leggo spesso dichiarazioni di condanna verso le “festicciole” quasi fossero un capro espiatorio delle defaillances di questo paese.
Disoccupazione e Tradizioni sono due ambiti diversi.
La tradizione, per una regione come la Puglia, può diventare fonte di attrazione turistica e di conseguenza di sviluppo e di benessere. Le attuali feste religiose che abbiamo, nel corso del tempo, hanno perso il loro “appeal” turistico. Fossi l’assessore al turismo, troverei un modo per valorizzare e rivalutarle, scavando a fondo nella tradizione riportando alla luce un fortissimo elemento caratteristico di enorme fascinazione.
Sono d’accordo con voi che esistono cose più serie, però credetemi, e lo dico col cuore, queste “festicciole” hanno scandito il tempo della nostra cittadina e di chi è venuto prima di noi. In ambito universitario si sta rivalutando positivamente la storia delle tradizioni popolari perchè sono patrimonio culturale di tutti noi. Cerchiamo di pensare anche ad esse, cerchiamo di trovare una soluzione per tutto. Il paese ne potrà beneficiare. 🙂
Scusatemi questo piccolo inciso, ma tenere al proprio paese, significa anche salvaguardare ciò che gli appartiene da secoli e da anni. 🙂
penoso
19 Febbraio 2010 alle 09:02 -
Post;
So benissimo che desilvio è l’assessore al turismo, appunto per questo mi chiedo cosa c’entri nel contesto, nel senso che lui, oltre alla delega, di turismo non ha alcuna competenza, come dimostra la sagra della porchetta o del polpo che dir si voglia.
Sono d’accordo sulla conservazione delle tradizioni, appunto per questo, il “carrettone” andava recuperato proprio dal desilvio; ma per l’appunto, lui che c’entra?????
Pen, continuo a non capire la tua domanda… 🙁 Se il turismo passa anche dalle tradizioni, lui, in quanto assessore al turismo (non in quanto persona) avrebbe potuto perlomeno tentare qualcosa…
Ho saputo che il ritorno del Carrettone è scomodo a buona parte della nostra classe politica…per questo non si fa nulla per riportarlo alla luce (e questo, credimi, è molto molto molto grave..).
Non sono assolutamente d’accordo su come il Carnevale molese si sia ridotto. Non è questa la via giusta.
Quello che viene organizzato a Mola, a mio parere, è una festicciola per bambini che può essere tranquillamente organizzata in una parrocchia (senza offese per nessuno).
Il prossimo assessore al turismo mi auguro faccia il possibile per riportare il Carrettone poichè è questo, l’unico elemento davvero tradizionale della nostra cittadina ed è un elemento che può distinguerci dalle altre città.
Non è possibile incentrarsi su Minnie e Topolino. Per poter parlare di un evento turistico bisogna porsi la domanda:” perchè venire a Mola?”
Per vedere Minnie e Topolino? Beh, credo che le persone a questo punto, optino per il carnevale di Putignano (e giustamente aggiungerei).
il Carrettone satirico invece può attirare anche persone dei paesi limitrofi a patto che la satira, si sposti dal locale al regionale e nazionale in modo che tutti possano capirla.
Ma quando si deciderà di fare un accordo con l’Accademia di Belle Arti per la manipolazione della cartapesta in modo da creare dei piccoli carri allegorici o l’occasione per vestire a festa la nostra piazza centrale?
Bisogna creare un qualcosa che altrove non esiste. Il baluardo degli eventi turistici è la loro UNICITA’. Con questa festa di carnevale in piazza, si accontentano i bambini ma lo spirito del Carnevale non è questo.
Il Carnevale appartiene a tutti e chi non concepisce questa cosa, non potrà mai capire come valorizzare un carnevale.
si , Post,
ma desivio cosa c’entra con tutto questo?
ancora sperpero di danaro pubblico. e solo propaganda elettorale. il carnevale è finito, stiamo in quaresima.
La Quaresima è iniziata e questi continuano a gozzovigliare. E’ solo una manovra elettorale per far dimenticare ai genitori lo sfascio delle scuole e rabbonirli attraverso i giochi dei loro bimbi. Che schifo!!!
Consiglio a tutti i genitori di non portare i bambini in piazza come forma di protesta contro lo sfascio delle scuole provocato dal sempiterno assessore ai lavori pubblici Berlen.
per il problema delle scuole, non serve non portare i bambini in piazza per protesta (anche perchè per loro poverini in questo paese non c’è da fare altro), in altri paesi, si sarebbero già organizzate manifestazioni di protesta non tanto per la chiusura della scuola De Amicis ma per lo stato in cui versano tutte le altre.
Informo i lettori che presso la scuola De Filippo, solo grazie alla buona volontà di alcuni genitori, si è provveduto a ripulire e tinteggiare alcune aule assumendosi le spese e le responsabilità, cose che non succedevano nemmeno 35 anni fa quando frequentavo la scuola elementare di via Rutigliano (ex orfanotrofio)
@ Penoso: Desilvio c’entra perchè è lui l’assessore al turismo ed è lui l’organizzatore della manifestazione. 🙂
A tutti voglio fare un piccolo appello: leggo spesso dichiarazioni di condanna verso le “festicciole” quasi fossero un capro espiatorio delle defaillances di questo paese.
Disoccupazione e Tradizioni sono due ambiti diversi.
La tradizione, per una regione come la Puglia, può diventare fonte di attrazione turistica e di conseguenza di sviluppo e di benessere. Le attuali feste religiose che abbiamo, nel corso del tempo, hanno perso il loro “appeal” turistico. Fossi l’assessore al turismo, troverei un modo per valorizzare e rivalutarle, scavando a fondo nella tradizione riportando alla luce un fortissimo elemento caratteristico di enorme fascinazione.
Sono d’accordo con voi che esistono cose più serie, però credetemi, e lo dico col cuore, queste “festicciole” hanno scandito il tempo della nostra cittadina e di chi è venuto prima di noi. In ambito universitario si sta rivalutando positivamente la storia delle tradizioni popolari perchè sono patrimonio culturale di tutti noi. Cerchiamo di pensare anche ad esse, cerchiamo di trovare una soluzione per tutto. Il paese ne potrà beneficiare. 🙂
Scusatemi questo piccolo inciso, ma tenere al proprio paese, significa anche salvaguardare ciò che gli appartiene da secoli e da anni. 🙂
Post;
So benissimo che desilvio è l’assessore al turismo, appunto per questo mi chiedo cosa c’entri nel contesto, nel senso che lui, oltre alla delega, di turismo non ha alcuna competenza, come dimostra la sagra della porchetta o del polpo che dir si voglia.
Sono d’accordo sulla conservazione delle tradizioni, appunto per questo, il “carrettone” andava recuperato proprio dal desilvio; ma per l’appunto, lui che c’entra?????
Pen, continuo a non capire la tua domanda… 🙁 Se il turismo passa anche dalle tradizioni, lui, in quanto assessore al turismo (non in quanto persona) avrebbe potuto perlomeno tentare qualcosa…
Ho saputo che il ritorno del Carrettone è scomodo a buona parte della nostra classe politica…per questo non si fa nulla per riportarlo alla luce (e questo, credimi, è molto molto molto grave..).