Redazionale
Con il Corteo Storico di Isabella di Capua sono entrati nel vivo i riti ed i festeggiamenti inerenti la settimana del Palio dei Capatosta. La giornata di giovedì successiva (oggi) al Corteo Storico sarà sempre dedicata al rito della benedizione degli atleti ed al banchetto di buon auspicio delle Contrade. In ogni chiesa di Contrada avverrà la benedizione di tutti coloro i quali gareggeranno per la propria Contrada per portarla alla Vittoria ed alla conquista del titolo di Campione d’Oro di Mola 2012. Alla messa sono invitati tutti i cittadini della Contrada in maglia del colore principale della Contrada affinchè questo momento diventi esclusivo, intimo e di assoluto valore comunitario.
Il popolo di Contrada si stringe, si abbraccia prima della prova finale. Questo senso di fraternità contradaiola deve necessariamente avvenire nei luoghi simbolo della Contrada, nelle sue chiese, nelle proprie strade e piazze a sottolineare la necessità di dedicarsi un momento familiare in cui si condividano aspettative ed emozioni legate all’imminente inizio dei giochi, alla prova finale del lavoro di tutto l’anno. Ecco l’elenco degli orari ufficiali delle messe di benedizione e delle chiese in cui si svolgeranno:
CONTRADA DELLA TERRA: ore 19 (chiesa Madre di San Nicola di Bari)
CONTRADA DELLA STELLA: ore 20 (giardino della parrocchia S. Maria di Loreto)
CONTRADA DEL FUOCO: ore 19.30 (chiesa di San Giovanni Battista)
CONTRADA DEL DRAGO: ore 19 (parrocchia della SS. Trinità)
CONTRADA DEL GIGLIO: ore 20.15 (chiesa di Santa Maria del Passo in Sant’Antonio da Padova)
CONTRADA DELLA NORIA: ore 19 (parrocchia del Sacro Cuore di Gesù)
La partecipazione è libera ed estesa a tutti coloro i quali vogliono mostrarsi vicini agli atleti della propria Contrada, ai cittadini della propria Contrada.
La religione sembra essere una superstizione che integra la mitologia autoreferenziale del “palio”. Probabilmente che non c’è spazio, in questo tradizionalismo spinto e privo di fondamenti, per “contradaioli” non credenti – non che io avverta il bisogno di unirmi a una delle contrade, che per quanto mi riguarda sono reali quanto le Case di Hogwarts.
La presenza religiosa nel Palio esiste ovunque ed è evidente che Lei non sa di cosa parla. Poco male, c’è sempre tempo per informarsi e per scrivere commenti sicuramente più pertinenti. Si sta parlando di un Palio non delle Case di Hogwarts. Ancora una volta, chi critica, lo fa senza conoscere la CULTURA dei Palii, senza aver letto nemmeno una riga di cosa si propone. Continuate così, tanto chi si è avvicinato, ha capito e si è innamorato di una manifestazione assolutamente SANA. Se i parroci hanno offerto la loro estrema disponibilità è proprio perchè non esiste nessun rischio in merito alla SUPERSTIZIONE. Farebbe meglio a dire che il Palio non le piace a prescindere, farebbe più figura.
PS: c’è spazio per tutti, anche per i non credenti che, perlomeno mostrano più rispetto di Lei e partecipano comunque, se non altro per spirito collettivo e di vicinanza ai propri compagni di Contrada.
Se tra gli innumerevoli impegni che caratterizzano le Sue giornate trova il tempo per tralasciare le Case di Hogwarts, si informi: http://www.youtube.com/watch?v=2AE2y2J2pYE
Attendo una Sua risposta autorevole.
In effetti tutte le manifestazioni goliardiche di una certa rilevanza (vedi palio di siena) hanno un legame con la religione. Il che presuppone che anche la religione oggi, altro non e’ che tradizione goliardica.
Il mio commento non manca di rispetto a nessuno. Non ho insultato nessuno né offeso la sensibilità dei credenti o di chicchessia. Sono responsabile delle mie parole e non di libere interpretazioni, aggiunte o letture tra le righe.
Il palio mi lascia indifferente, è vero. Lo spunto per il commento è la benedizione degli atleti e la messa nella chiesa di “contrada”. Non riesco ad accettare le ubiquitarie presenze religiose nel 2012, evidentemente però richeste e ricercate anche dagli organizzatori (forse anche con spirito di emulazione?). Qual è il bisogno? È un evento laico e aconfessionale, voglio ben sperare. Viviamo in un mondo in cui un numero – fortunatamente – sempre maggiore di persone vive bene senza religione, e in un mondo in cui dobbiamo abituarci a venire a contatto con realtà culturali diverse dalla solita. Mi piacerebbe che le nuove iniziative restino svincolate da questo tipo di ingerenze. Alcuni partecipanti non sono credenti? Bene, ma mi chiedo come mai non si siano interrogati su questi aspetti. E se lo hanno già fatto, mi chiedo perché abbiano deciso di fare spallucce e lasciar correre.
Parliamo di un “palio” (più simile a una edizione ridotta di Giochi senza frontiere, sebbene arricchita da sempreverdi ma sedicenti “rievocazioni” storiche – il tutto IMHO ovviamente), la cui mitologia è stata di fatto costruita a tavolino (proprio come le Case di Hogwarts, appunto): a differenza del ben più illustre palio di Siena (che ha una vera storia alle spalle, e non è un passatempo ludico comunitario) non trovo nulla di concreto nell’evento nostrano. È passato almeno un anno dalla nascita del “palio” e della relativa macchina organizzativa. Uno degli intenti se non erro era quello di spingere affinché grazie all’impegno di tutti – anche con l’espediente del gioco – il paese potesse migliorare concretamente. Eppure vedo che la macchina del “palio” e delle “contrade” si ferma agli intenti goderecci, festaioli e meramente ludici.
Si stupisce di come i non credenti non abbiano detto nulla a riguardo? Evidentemente non conosce la parola RISPETTO. Perchè, se le cose si fanno seriamente, si possono non condividere ma si rispettano. E succede questo tra persone che abbracciano una causa COMUNE, ciò che a voi sfugge (leggendo i commenti). Emulazione? Si, si deve sempre fare riferimento alle realtà SERIE e l’organizzazione sta facendo un Palio serio in questo paese. Giochi senza frontiere? Beh, mi pare evidente che non abbiate compreso nulla di quanto sta accadendo. Poco male, l’importante è che sempre più gente sta aderendo, soprattutto quelle persone che sono state capaci di andare oltre i propri limiti, superando il benedetto tarlo del PREGIUDIZIO. Il Palio è un evento completo, che comprende la dimensione laica e quella religiosa. Se Lei non condivide, può trovare i suoi spazi negli ambiti non religiosi della manifestazione (sempre se è intenzionato a voler trovare spazio..).
Mitologia costruita a tavolino? Questa frase mi dimostra che non ha compreso praticamente nulla. Tutto è stato studiato, spiegato e giustificato abbondantemente, proprio per non lasciare nulla al caso. E’ anche evidente la Sua antipatia ed il suo disinteresse a prescindere nei riguardi della manifestazione, sentimenti che non La indurranno mai a voler capire, a voler andare oltre i Suoi innumerevoli limiti. Perchè leggendo le Sue affermazioni (senza cognizione di causa) è questo quello che emerge.
Già il solo fatto che Lei paragona l’illustre e SECOLARE Palio di Siena al nostro, è un autogoal clamoroso. Il mio link voleva solo indicare non un PARAGONE ma un obiettivo di riferimento, non nell’emulazione della manifestazione ma nel trasferimento di VALORI che hanno permesso a Siena di resistere nei secoli. Forse tra 400 anni anche il Palio di Mola sarà illustre e megari, tra queste pagine di storia, avrei il piacere di scrivere il Suo nome e cognome tra i detrattori di cui i molesi del futuro pietosamente ridicolizzeranno (IMHO).
C’è sempre modo e tempo per informarsi e capire ma la pregherei di rispettare il lavoro gratuito di persone che si impegnano per questo paese se proprio non Le riesce apprezzare una manifestazione che raccoglie sempre più consensi (ovviamente non tra gli snob di questo paese).
BUON PALIO (e si diverta una volta tanto!)
Visto che posturanismo mi spinge ad andare off topic – sembra di discutere con un bot, rispondo un ultima volta per poi ignorare la discussione. Rispondo per punti in modo da essere schematico e diretto.
1. Questo aspetto non c’entra con il “palio” in senso stretto ma è evidente che per i credenti il rispetto esiste solo a senso unico: non è concepibile il rispetto per i non credenti che non vogliono vedersi appioppati quotidianamente ed ubiquitariamente quadretti religiosi in tutte le salse.
2. Se tutto è stato studiato e giustificato, spieghi perché esiste il “palio”. Le risposte possibili ad oggi sono a. per divertirsi b. per migliorare la realtà locale con l’espediente del gioco c. per proseguire una tradizione secolare tramandata da generazioni.
3. Lungi da me il voler paragonare questo evento con il Palio di Siena. Il mio è un non-paragone per smascherare quello che trovo il punto debole della manifestazione.
4. Se lei si sente chiamato in causa dalle mie parole, o in qualche modo offeso, mi dispiace: non è mia intenzione offendere qualcuno. Però lei confonde la critica ad un evento pubblico – suppongo, ma non ne ho la certezza… prontissimo ad essere smentito – sostenuto anche da contributi pubblici, con la mancanza di rispetto e la volontà di essere distruttivi per il gusto di farlo. Ripeto: il palio mi lascia indifferente; non scenderò in piazza per mettere in atto plateali azioni di sabotaggio durante manifestazione, ma mi limiterò a muovere le mie libere critiche.
5. Per terminare la maratona off topic, noto con disappunto che posturanismo non ha risposto alla questione sollevata dall’ultima frase del mio altro commento.
intervengo in questa discussione per apportare il mio punto di vista da consigliere di una delle contrade. Il Palio ha il suo culmine nei giorni della gare… ma per il palio c’è un lavoro di un anno, o meglio…. non si lavora per gareggiare …. lo si fa anche per gareggiare… si lavora per trascinare le persone…. chiuse nel loro isolamento, nella loro solitudine a ritrovare il piacere di stare insieme, di trovarsi una sera e anche più di una sera a parlare, mangiare insieme… ridere…. Si lavora per dare ai nostri figli una realtà fatti di rapporti umani… di legami, di riscoperta di valori quali la comunità, l’amicizia, la condivisione.
Per quanto riguarda la questione della religione, non capisco perché per rispettare chi ha religioni diverse…. non si debba rispettare chi è credente…. la messa di benedizione non era obbligatoria ognuno è stato libero di parteciparvi o no con lo spirito che riteneva più opportuno, e per quanto riguarda la contrada della noria questo è stato ribadito a chiare lettere dallo stesso parroco. Ma mi rendo perfettamente conto che chi non vuole andare oltre alle apparenze, chi non vuole capire può solo giudicare senza conoscere da vicino quello che giudica.
quanti limiti può possedere un essere umano? sono tutti racchiusi in lei ,sig.”strade” ,che evidentemente ha qualcosa da temere.A lasciarmi indifferente sono proprio le persone come lei,disfattisti e detrattori a tutti i costi! Provi lei a far qualcosa per il suo paese ,se ne ha le competenze e la voglia,invece di cercare di demolire il lavoro gratuito di tanta gente! oppure,come i discorsi più grossolani a cui ho assistito fin ora,si aspetta anche lei che un gruppo di giovani(e non ) si mettano a lavoro per sopperire alle mancanze eventuali di un’amministrazione? Spero sia abbastanza intelligente da rispondersi da solo.Per il resto ,la invitiamo ad unirsi a quei intenti goderecci,festaioli e meramente ludici di cui lei parla,se non altro la distoglierebbero un attimo dalla tristezza che la circonda.Noi siamo certamente un astro nascente ,ma anche lei ,si fidi,ne ha da fare di “strada”…
La ringrazio per avermi dato del Bot, evidentemente è il titolo che affibia a chiunque non la pensi come Lei. Complimenti. Rifiuto l’offerta e vado avanti.
Rispondo punto per punto ad ogni Sua critica, non per presunzione ma per eccesso di preparazione.
1) Le ingerenze religiose di cui Lei parla non sono una nostra invenzione. Ci scusi se vogliamo seguire le orme della serietà degli altri palii. Funziona così, persino in Regioni “rosse” come la Toscana. Non vedo perchè lei debba sentirsi esorcizzato dal connubio giustamente religioso presente nel Palio. La religione, checchè se ne dica, fa parte della vita di moltissime persone ed, eliminarla, sarebbe una grossa ingiustizia. Antonella ha già ampiamente testimoniato che nessuno è costretto a nulla. Vige l’assoluto rispetto delle idee religiose, politiche e di altro credo. Tra persone mature funziona così. Se Lei non riesce a rispettare chi crede, è un Suo limite, non possiamo farcene carico.
2) Perchè esiste il Palio? Ahh…benedetta pigrizia! Vada sul sito del Palio, ci sono tutte le info che Lei cerca. Provi per esempio a leggere perchè a Mola nasce il Palio: http://www.paliodeicapatosta.com/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=46&Itemid=49
3) non si può smascherare qualcosa che non porta maschere. L’aumento esponenziale dei cittadini che stanno aderendo forse dovrebbe indurLa a capire che è così tutto trasparente che quasi si stenta a crederlo.
4) Si, il Palio è un evento pubblico perchè si rivolge a tutte le zone di Mola, a tutti i cittadini. Chi vi opera è un VOLONTARIO e l’Amministrazione ha giustamente deciso di destinare dei fondi (come risulta dal bilancio) che se non fossero stati destinati a noi, sarebbero stati dati ad altri (con Sua immensa gioia, I suppose). Ho come l’impressione che il Palio non la lasci proprio indifferente, altrimenti non starebbe qui a convincermi delle sue opinioni fallaci, nè tantomeno a parlare di maschere facendomi credere che il suo è un atteggiamento libero e critico. La libertà è roba per pochi, la critica può essere di molti, spesso è sport di chi non si rimbocca le maniche.
Sono ancora pronto a rispondere ad ogni sua illazione, ma, glielo consiglio fraternamente, Si informi prima di parlare di ingerenze, maschere e giochi senza frontiere…potrebbe rendersi ridicolo involontariamente.
Buon Palio!
@ antonella, sempreinpiedi, posturanismo: la vostra onestà intellettuale ed il vostro essere open-minded dovrebbe farvi riflettere sul fatto che non tutti tessono esclusivamente lodi sul “palio”, come è normale che sia in un mondo dove è lecita la liberà di espressione. Se fossi uno degli organizzatori non trascurerei neppure una critica, chiedendomi “e se avessero ragione loro?”, “queste riflessioni sono fondate? possiamo prenderne spunto per migliorare?”
Invito tutti a rileggere i commenti a mente fredda, per comprendere che le mie parole non hanno intenti disfattisti, ma vogliono portare alla luce delle osservazioni liberamente elaborate.
Ah, i “punti” erano 5, ma leggo 4 risposte. Se realmente gli intenti del “palio” sono solo goderecci, festaioli e ludici – ho chiesto smentite ma a parte l’accusa di condurre una vita triste e solitaria, che mi ha indotto a rompere il silenzio promesso, non ho ricevuto altro – propongo di aggiungere il prossimo anno un torneo di Risiko, così potrei aggregarmi all’allegra combriccola dei goliardi molesi.
perdonami strade…. ma dove sarebbe la componente costruttiva delle tue critiche…. non riesco proprio a leggerla….. ed ognuno può avere un libero pensiero sul palio… ci mancherebbe altro. Però che sia altrettanto permesso ad altri, che hanno “le mani in pasta” e cioè sono immersi in quello che fanno, avendo un punto di vista differente di chi si limita a guardare da fuori, di esprimere le proprie motivazioni. Ti invito davvero…. a conoscere da vicino la realtà della vita delle contrade, dopodiché credo si possa realmente tessere una discussione costruttiva.
A dire il vero l’ho riletto anch’io e non riesco proprio a trovare la componente costruttiva delle critiche che lei muove.Può indicarcele se vuole,in caso fossimo noi a non accorgercene. Ad ogni modo io non mi sognerei mai di criticare qualcosa che non conosco,posso non interessarmene,ma non la critico.Ed è altrettanto evidente che a lei,in un modo o nell’altro,interessa.Ma si sa,il mondo è bello perchè è vario…
La faccenda inizia a diventare stucchevole.
Non ho proposto le mie critiche come “costruttive”. Avevo già scritto di ritenermi responsabile solo per le mie parole e non per le libere aggiunte o interpretazioni; non avevo sbagliato a precisarlo, a quanto pare: la parola “costruttiva” appare solo in post non miei. Le critiche sono critiche e basta. Dimenticate il connotato negativo che evidentemente associate alla parola e fermatevi al significato. Non è forse questo un pregiudizio di chi legge?
Critica, definizione: analisi razionale applicabile a qualsiasi oggetto di pensiero, concreto o astratto, e volta all’approfondimento della conoscenza e alla formazione di un giudizio autonomo. Critica, sinonimi: analisi, esame, giudizio, opinione.
Non leggo riferimenti a barbari attacchi ideologici.
Sta all’onestà ed all’apertura di chi le riceve (sempre che sia disposto a raccoglierle, e chi ha le redini di una manifestazione pubblica dovrebbe esserlo) valutarle con imparzialità e capire se possano essere utili o meno.
Non le trovate interessanti? D’accordo. Spero solo che ci siano motivi fondati ed oggettivi a parte la paventata ma inesistente mancanza di rispetto.
Le trovate interessanti? Me ne rallegro. Significa che la critica ha colto nel segno e che chi l’ha raccolta è stato intellettualmente onesto nell’accettarla ed analizzarla.
@ sempreinpiedi: mi perdoni, ma prima mi accusa di avere “qualcosa da temere”, poi ipotizza che “in un modo o nell’altro” di questa faccenda mi “interessa”. Vivo qui, per cui un poco, anche se non troppo, mi importa di cosa succede. Forse lei suppone di discutere con una precisa persona: in questo caso, di chiunque si tratti, si sbaglia.
Arrivederci.
Da uno qualunque mi intrometto in questa felice discussione per ringraziare questi ragazzi che partendo da zero e con due soldi hanno creato una manifestazione che negli anni avrà sempre maggiore successo. E a mio modesto parere la punta di diamante è il corteo storico.
Il legame del Palio con la religione cattolica si può accettare o meno, ma mi pare che il Palio voglia tramandare o rievocare una tradizione secolare, e non mi pare che qualcuno sia stato obbligato ad assistervi, tant’è che la porta è sempre lì. Ancora complimenti, continuate con maggiore impegno ed entusiasmo.
se dobbiamo prendere spunto per migliorare come lei dice ,ci dovrà pur essere una componente costruttiva che continuo a non vedere.Sono felice di leggere che le importa di quel che succede al nostro paese,tanto che mi rassicura sul suo certo contributo allo stesso.Per ultimo mi preme informarla che sono adeguatamente fornita di dizionari della lingua italiana.
mi permetto un piccolo contributo alla discussione.
Strade, c’è una sostanziale differenza tra chi sgobba sul campo e chi sta comodamente seduto in poltrona a elargire le sue libere e appassionate critiche.. chi lavora ha molto da perdere perchè basta poco (o qualche facile critica) per smontare o deprimere il proprio lavoro.. mentre chi critica non ha niente da perdere. Sta li seduto d’avanti a uno schermo e dispensa critiche a pioggia, magari anche supportate da ragionamenti validi, ma sempre critiche comode e senza rischi.
credo sia questo il motivo di tanta passione nelle risposte alle sue critiche.
ci dica chi è e cosa fa per la comunità, magari senza nome e cognome, ma almeno ci dia un motivo per capire che non è il solito poltronaio che da fiato alla bocca per evitare la noia.
Sig. strade,
le chiedo per favore di poter affrontare questo argomento a voce, tra persone vere, serie, capaci di mettersi in discussione 🙂 Sono sicuro che vorrà accettare… no? 🙂
Giovanni Gallo (mi firmo in modo da essere rintracciabile, amo sapere con chi sto parlando, mi sa di vero, e se ho da dire qualcosa non la lascio dire ad un nickname)