Redazionale

Nella sesta edizione di Comuni Ricicloni 2013 sono quattro i Comuni che ricevono il riconoscimento di Legambiente per aver avviato un modello di gestione dei rifiuti orientato al recupero, con oltre il 65% di raccolta differenziata. Quest’anno svetta al primo posto della classifica generale il Comune barese di Rutigliano. Nel 2012 il Comune con 18.157 abitanti ha superato decisamente il limite minimo del 65% di RD imposto dalla legge nazionale, con una percentuale media del 79,7%.

Rutigliano rappresenta così un esempio virtuoso di ottima politica di gestione dei rifiuti e della raccolta differenziata. Segue immediatamente il Comune di Monteparano che, piazzandosi al secondo posto con il 70,3% nel 2012, perde il primato mantenuto per tre anni consecutivi. Al terzo posto il Comune di Cellamare, con 5.827 abitanti, che raggiunge il 70% nel 2012 e, infine, Troia, con il 65,9% di RD nel 2012.

Sono invece quindici i Comuni pugliesi a cui va il Premio di Seconda Categoria, per aver raggiunto nel 2013 la media percentuale pari o superiore al 57% e/o al 65%, raggiungendo rispettivamente l’obiettivo di piano regionale e/o quello della normativa nazionale fissati per il 2012. Ricevono il riconoscimento Casalnuovo Monterotaro (71,3% RD), Roccaforzata (69,5% RD), Casalvecchio di Puglia (69,4% RD), Torre Santa Susanna (69% RD), Canosa di Puglia (68,7% RD), Erchie (67,9% RD), Andria (66,8% RD), Mola di Bari (65,4% RD), San Pancrazio Salentino (64,7% RD), Ostuni (63,4% RD), Ginosa (61,8% RD), Mesagne (61,1% RD), San Michele Salentino (61,1% RD), Latiano (57,9% RD), San Severo (57,2% RD). Per Mola il premio è stato ritirato dal Sindaco Diperna e dall’Assessore Palazzo, presenti alla manifestazione.

Diciassette Comuni invece ricevono la Menzione Speciale Start Up per aver avviato sistemi di raccolta differenziata innovativi, riuscendo ad ottenere, almeno in uno dei primi sei mesi del 2013, percentuali superiori al 50% di RD. E sono: Motta Montecorvino (Fg), Laterza (Ta), Fasano (Br), Sava (Ta), Crispiano (Ta), San Ferdinando di Puglia (Fg), Cassano delle Murge (Ba), San Vito dei Normanni (Br), Triggiano (Ba), Montemesola (Ta), Anzano di Puglia (Fg), Putignano (Ba), San Pietro Vernotico (Br), Francavilla Fontana (Br), Oria (Br), Monteleone di Puglia (Fg), Margherita di Savoia (Fg).

Questi sono solo alcuni dei dati dell’edizione pugliese di “Comuni Ricicloni”, la storica iniziativa nazionale di Legambiente che dal 1994 premia comunità locali, amministratori e cittadini che hanno ottenuto i migliori risultati nella gestione dei rifiuti e nelle buone pratiche.

La sesta edizione pugliese di Comuni Ricicloni è stata realizzata da Legambiente Puglia grazie al contributodell’Assessorato alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia e al patrocinio di Anci Puglia. Le classifiche sono state elaborate incrociando i dati raccolti mediante l’invio dell’apposito questionario alle Amministrazioni locali e quelli forniti dai Comuni al Servizio Ciclo dei Rifiuti e Bonifica della Regione Puglia e pubblicati sul Portale Ambientale della Regione Puglia. In graduatoria compaiono i Comuni che hanno risposto al questionario di Legambiente e i Comuni che hanno trasmesso le 12 comunicazioni mensili alla Regione. Pertanto, su 258 Comuni pugliesi, è stato possibile prenderne in esame 248 (pari al 96,12% del totale), mentre i Comuni che hanno risposto alla scheda inviata sono stati 62, ossia il 24,3% del totale.

Il dossier è stato presentato ieri mattina, a Bari, da Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia, alla presenza di Nichi Vendola, Presidente della Regione Puglia, Luigi Perrone, Presidente dell’Anci Puglia, Lorenzo Nicastro, Assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia, Nicola Giorgino, Sindaco di Andria, Walter Facciotto, Direttore Generale di CONAI e Stefano Ciafani, Vice Presidente Nazionale di Legambiente.

«La svolta non è dietro l’angolo – dichiara Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia Sì, perché nella nostra regione si registrano percentuali di raccolta differenziata ancora troppo basse, intorno al 18%. Questo anche a causa della continua proroga dell’entrata in vigore dell’ecotassa (L.R. 38/2011), che in altre regioni, come ad esempio Marche e Sardegna, ha portato ad un incremento annuale della differenziata di dieci punti percentuali. I Comuni virtuosi devono essere premiati economicamente e l’ennesima proroga dell’ecotassa al 2015 sarebbe un grave errore. La Puglia continua ad essere fra le regioni che continuano ad affidarsi alla discarica per smaltire la maggior parte dei propri rifiuti urbani (pari al 59%). A confermarlo pure il trend decisamente negativo dei Capoluoghi di Provincia – continua Tarantini Ad eccezione del Comune di Andria, che da settembre 2012 ha avviato la raccolta differenziata porta a porta, raggiungendo percentuali in linea con gli obiettivi regionali e nazionali, la situazione resta desolante, con solo 22 Comuni sopra la soglia del 40% di RD. La dittatura delle discariche e dei termovalorizzatori in Puglia finirà solo quando le buone pratiche di raccolta differenziata saranno le protagoniste non solo in quattro città ma in tutti i 258 Comuni pugliesi».

«Per fare in modo che si possa ridurre e riciclare prima di tutto – conclude Stefano Ciafani, vice presidente nazionale di Legambiente occorre infine rivedere il sistema degli incentivi: la discarica e il recupero energetico devono essere le due opzioni più costose, il riciclaggio e la prevenzione quelle più economiche. Solo così potremo rendere l’Italia “rifiuti free”, facendola diventare uno dei paesi capofila di quella società europea del riciclaggio ben delineata nella normativa comunitaria più recente».

Vendola: “Nessun rinvio dell’ecotassa”

Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo a Bari ieri mattina alla premiazione dei Comuni ricicloni 2013 organizzata da Legambiente Puglia.

Il messaggio alla politica – ha detto Vendola – è di non provarci quest’anno, nella sessione di bilancio, a fare pressione perchè ci possa essere ancora una volta un rinvio. L’ecotassa è un incentivo alla civiltà e un vantaggio per cittadini, nel senso che più si fa raccolta differenziata e meno si paga. Il messaggio quindi è chiaro e lo voglio ribadire alla mia maggioranza, all’opposizione e a tutti coloro che pensano che dietro le quinte si possa organizzare una pressione. Io non sono disponibile neanche a cominciare la discussione su questo argomento. Se ci fosse una pressione – ha aggiunto il Presidente – per rinviare ancora una volta l’entrata in vigore di una modalità di tassazione che premia la virtù e punisce il vizio, noi avremmo beffato tutti quei cittadini che hanno cominciato a comprendere l’importanza della raccolta differenziata”. Per Vendola “la raccolta differenziata è un sfida ineludibile e necessaria e non ci potranno essere più alibi per permanere in una condizione di regione insensibile su questa battaglia essenziale”.

Anzi la sfida per Vendola è quella di giocare una partita con Legambiente affinchè “il 2014 possa essere davvero l’anno della grande svolta per la raccolta differenziata in tutta la Puglia”. Per poter raggiungere questo obiettivo, Vendola ha suggerito di “mettere in atto iniziative di stigmatizzazione dei comuni peggiori, così come invece si premiano i comuni virtuosi, perché forse occorre che i cittadini protestino contro il proprio sindaco e contro la propria amministrazione laddove ci siano percentuali di raccolta differenziata da vergogna”.

Nicastro:” Buone prospettive ma serve non rinviare ecotassa”

 “Oggi siamo ad un bivio: il rafforzamento di questo percorso virtuoso attraverso una responsabilizzazione delle amministrazioni locali che passa per la rimodulazione dell’ecotassa che il Governo Regionale ritiene non più rinviabile. Il lavoro di sostegno all’impiantistica pubblica che la Puglia sta facendo insieme alla possibilità, attraverso indagini di mercato sugli impianti privati attualmente esistenti sul territorio, di razionalizzare i costi ed ottenere i benefici per i cittadini in termini di servizi deve avere come naturale sbocco – afferma Nicastro – in una modulazione dell’ecotassa pensata in una prospettiva di premialità per i comuni che avviano percorsi virtuosi di gestione. E’ il sistema che definiamo di controllo sociale da parte dei cittadini sull’operato dei propri amministratori, un controllo che, a giudizio del Governo Regionale, non è ulteriormente differibile”.

 

 

Condividi su: