di Andrea G. Laterza

_discarica_martucciVenerdi 11 aprile, presso il Tribunale Penale di Bari, davanti al Giudice per le indagini preliminari (GIP) dott.ssa Annachiara Mastrorilli, si è concluso l’incidente probatorio relativo alla vasca A della discarica di servizio-soccorso dell’impianto complesso di contrada Martucci.

Ricordiamo che la richiesta di incidente probatorio, finalizzata ad accertare l’idoneità di tale vasca, fu avanzata dalla difesa della società Progetto Gestione Bacino Bari 5 che gestisce l’impianto complesso. Un accertamento che, in realtà, maschera la richiesta di dissequestro delle vasche sequestrate e che, sostanzialmente (ma inspiegabilmente dal punto di vista della tutela dell’ambiente e della salute), trova d’accordo la Regione Puglia, con Vendola e Nicastro in prima linea a difesa dell’impianto complesso.

Nonostante il fuoco di sbarramento dei legali del gestore dell’impianto complesso, il gip ha ammesso, ai fini della  decisione finale, la relazione del consulente tecnico d’ufficio, l’ing. Boeri. A breve, a cura del GIP, si conosceranno gli esiti dell’incidente probatorio.

Tali esiti verranno acquisiti al fascicolo dibattimentale, in vista del probabile rinvio a giudizio delle numerose persone indagate nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria condotta dal sostituto procuratore dott. Baldo Pisani.

Alle due udienze è stato presente il presidente dell’Associazione “Chiudiamo la discarica Martucci”, Vittorio Farella, con diversi attivisti al seguito.

Le due udienze dell’incidente probatorio hanno visto la partecipazione attiva della Procura della Repubblica, con il PM Baldo Pisani e il procuratore aggiunto dott. Bruno. Altresì, molto incisiva è stata la presenza dei legali della Progetto Gestione Bacino Bari 5 (avv. Laforgia) e della Lombardi Ecologia (avv. Sisto).

Non altrettanto si può dire per i legali delle parti offese (Regione, Provincia e Comuni di Mola, Conversano e Polignano). In particolare, non risulta alcun intervento degli avvocati che rappresentano anche il nostro Comune, né è stata registrata la presenza all’udienza dell’11 u.s. dei Sindaci o degli Assessori dei Comuni offesi. Risulta anche l’assenza del legale del WWF, costituitosi parte civile.

Dagli osservatori presenti è stata segnalata perfino l’assenza fisica di alcuni dei predetti legali per lunghe parti della discussione in aula davanti al GIP.

Sarebbe opportuno che i Sindaci dei tre Comuni coinvolti chiariscano al più presto ai loro cittadini il perché di tali vistose assenze e quale tattica difensiva ha consigliato ai legali di fiducia il silenzio messo in atto.

Concerto di Pasqua

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