Redazionale

1I ricordi di tempeste a ripetizione così violente si perdono nella memoria dei tempi. Addirittura c’è chi cita un evento simile verficatosi in piena estate nel 1954. Le bombe d’acqua abbattutesi sul territorio di Mola, ma anche su altri comuni del sud-est barese e di gran parte della Puglia, sono state davvero devastanti. Tuoni, lampi, vento, pioggia e grandine contemporaneamente hanno provocato danni per decine e decine di migliaia di euro a molte attività commerciali, a strutture pubbliche, alle coltivazioni. Non si contano gli interventi dei Vigili del Fuoco per svuotare dall’acqua scantinati e depositi allagati.

I disagi a cui sono stati sottoposti i molesi in questi giorni sono stati sicuramente tanti. Fortunatamente non si segnalano danni alle persone. Così non è per i negozi e le abitazioni al piano terra, ripetutamente allegati dall’eccezionale quantità e dalla violenza della pioggia. La viabilità è andata in tilt, il sottopasso di via Manzoni è stato chiuso al traffico veicolare più volte nel corso di questi giorni. Stamane sono dovuti intervenire i mezzi meccanici per liberarlo da detriti, tango e terreno. Le strade trasformate in autentici torrenti in piena in più parti risultano danneggiate: in piazza XX settembre la pavimentazione è stata divelta in più punti. Alcuni tombini sono saltati e portati via dalla violenza delle acque.

Letteralmente distrutte le colture nell’agro di Mola. A rischio anche la produzione del prelibato pomodoro e di altre verdure. Danni hanno subito anche vigneti ed uliveti.

2Facebook è stata invasa da migliaia di foto che riproducono le terribili immagini degli incredibili temporali che hanno flagellato Mola. Ne pubblichiamo due delle più rappresentative, riguardanti la piazza XX Settembre ed il sottopasso di via Manzoni.

Sulla situazione molto grave dell’agricoltura messa in ginocchio interviene la CIA Puglia con un comunicato in cui si chiedono interventi efficaci e rapidi delle istituzioni per salvare dal fallimento numerose aziende agricole.

Questo il comunicato:

Nubifragi, vento, grandine: non si ferma l’ondata di maltempo in Puglia e nelle campagne aumentano danni e disagi. Migliaia di ettari di terreno coltivati sono sommersi o ridotti a un cumulo di fango. Si registrano perdite e danni per milioni di euro. Sale la preoccupazione per le condizioni dei vigneti, della prima ortofrutta estiva e del grano duro, la cui produzione è compromessa alla vigilia della raccolta.

Flagellato il Salento dove interi vigneti sono stati completamente distrutti dalla grandine. Situazioni catastrofiche si registrano nei comuni di  Guagnano, Salice Salentino, Campi Salentina, Carmiano e Arnesano, dove i danni ammontano al 100 % della produzione di uva da vino con i produttori in ginocchio.

Una situazione a macchia di leopardo si registra, invece, in provincia di Taranto dove danni si sono avuti nei frutteti, negli agrumeti e nei vigneti.

Nella Bat, invece, la grandine ha fatto danni soprattutto negli agri di Andria e Canosa compromettendo i raccolti di uva da vino e di grano duro.

L’unica provincia “risparmiata” dalla grandine è quella di Brindisi dove gli unici danni sono dovuti agli allagamenti dei terreni nella zona a sud di Brindisi e tra i comuni di Ostuni e Fasano.

Critica la situazione in provincia di Bari dove ai gravi danni dei violenti eventi atmosferici delle settimane scorse che hanno fortemente compromesso la cerasicoltura, si aggiungono le frequenti piogge di questi giorni che stanno dando il colpo di grazia alle ciliege. A ciò si aggiunge il violento nubifragio di ieri e quello dello scorso fine settimana che ha fortemente interessato le superfici  a vigneto ed oliveto.

Anche in provincia di Foggia gli allagamenti hanno provocato danni alle coltivazioni di pomodoro, grano duro e vigneto.

La Cia Puglia (Confederazione italiana agricoltori) è impegnata a monitorare la situazione per verificare la possibilità di attivare le misure previste in caso di calamità nelle zone più colpite.

La Cia Puglia chiede la immediata quantificazione dei danni con relativo risarcimento, per le aziende colpite dal maltempo,  al fine di mettere nelle condizioni le imprese danneggiate di riprendere le normali attività, e chiede, inoltre, che siano messi subito a disposizione  fondi straordinari ed adeguati. Servono interventi istituzionali tempestivi ed efficaci ed è necessaria la convocazione della commissione consiliare regionale all’agricoltura al quale far partecipare anche le organizzazioni agricole per valutare tutte le azioni utili per venire incontro agli ingenti danni subiti dagli agricoltori pugliesi.
Si ribadisce, infine, la necessità di rivedere il sistema assicurativo di protezione delle colture, attualmente assolutamente penalizzante, tanto da non far trovare alcuna convenienza agli agricoltori ad assicurarsi. 

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