Redazionale

Esseri umani. Essere.Nella vita, nei percorsi, nelle età, nei luoghi e nei non luoghi. Particolarmente sensibili sono gli argomenti che tratteremo domani e dopodomani nel Festival di Cinema&Letteratura “Del Racconto, il Film”. Una due giorni, tutta molese, che vanta la collaborazione con associazioni che lavorano in prima linea per il riconoscimento dei diritti umani.

Venerdì 27 giugno a Mola di Bari, alle 20.30, la serata è dedicata all’umanità nella sua interezza, ai diritti umani.“Del Racconto, gli Esseri umani”è il titolo dell’appuntamento realizzato in collaborazione con LasciateCIEntrare, Ordine degli Avvocati di Bari e l’Associazione Nazionale Magistrati. Il tema principe dell’incontro è “Dai migranti a Erri De Luca…voci dai CIE”. Un modo per parlare della campagna LasciateCIEntrare, nata nel 2011 per contrastare una circolare del Ministero dell’Interno che vietava l’accesso agli organi di stampa nei Centri di Identificazione ed Espulsione e nei C.A.R.A., i Centri di accoglienza per richiedenti asilo. LasciateCIEntrare, appellandosi al diritto/dovere di esercitare la libertà di stampa garantita dall’art. 21 della Costituzione, ha ottenuto l’abrogazione della circolare (anche se raccontare cosa accade in quei luoghi è ancora difficile) e oggi si batte per la chiusura dei CIE e la revisione delle politiche sull’immigrazione. Di quanto ancora si può e si deve fare parleremo con la portavoce della campagna LasciateCIEntrare, Gabriella Guido. Continueremo a parlare di diritti proiettando il film di Giuseppe Bonito “Pulce non c’è” tratto dall’omonimo libro di Gaia Rayneri. La storia di Giovanna Camurati, una ragazzina di tredici anni come tante altre, ma con una famiglia speciale. Al centro di questa famiglia, infatti, c’è la piccola Pulce, per gli altri Margherita, la sorellina di Giovanna. Pulce ha otto anni, va pazza per il tamarindo, la musica di Bach e il tango. Pulce non parla, perché è autistica, ma questo non significa che non sappia comunicare. Un giorno, però, la mamma va a prenderla a scuola e scopre che Pulce non c’è perché il padre è sospettato di avere abusato di lei. Un’opera prima in cui il regista non si lascia andare a facili sensazionalismi o pietismi, ma racconta questa storia difficile con un rispetto profondo nei confronti dei protagonisti. Ospiti della serata, oltre a Gabriella Guido, il regista Giuseppe Bonito.

Sabato 28 giugno a Mola di Baria partire dalle 19.30, una serata dedicata ai “Bambini (ci guardano)” con Save the children, Unicef, Ordine degli Avvocati di Bari e Associazione Nazionale Magistrati. La prima parte dell’appuntamento è riservata alla sezione “Il gioco serio del Teatro”. In scena lo spettacolo allestito con gli allievi del corso di Teatro di Mola di Bari: “Guanto di velluto, pugno di ferro” della regista, autrice a attrice Angela Iurilli. Un modo diverso, creativo, emozionale ed espressivo per parlare di diritti e di infanzia grazie al talento di chi, il teatro ed i suoi insegnamenti, li condivide con il pubblico per migliorare. Parleremo poi del lavoro di Save the Childrencon Maria Storelli, e di bambini con il presidente provinciale Unicef di Bari Michele Corriero.

Ma cosa guardano i bambini e da chi imparano? Cercheremo di rispondere a questa domanda nella seconda parte della serata, con la proiezione del film di Pif “La mafia uccide solo d’estate”, l’educazione sentimentale e civile di Arturo, un bambino nato a Palermo lo stesso giorno in cui Vito Ciancimino, mafioso di rango, è stato eletto sindaco. Arturo è un ragazzo come tanti altri dell’Italia degli anni ’70, ma a differenza dei suoi coetanei del Nord, è costretto a fare i conti con le infiltrazioni e le azioni criminose della mafia nella sua città.

Cosa ci aspetta ce lo dirà Lia Sava, procuratore aggiunto della Procura di Caltanissetta, impegnata nelle indagini sui traffici di rifiuti, nel processo sulla trattativa Stato-Mafia, da sempre in prima linea contro ogni forma di illegalità.

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