Comunicato stampa
Questa volta sono stati i Vigili del Fuoco ad effettuare un sopralluogo sulla scuola materna del prolungamento di via Fiume.
Allertati da alcuni genitori preoccupati dal carente stato di manutenzione della scuola, giorno 27 giugno ultimo scorso un’unità dei Vigili del Fuoco si è presentata presso la suddetta scuola materna per verificarne lo stato di agibilità.
Già in data 21 novembre 2013, sempre su segnalazione dei genitori degli alunni frequentanti la scuola dell’infanzia del prolungamento di via Fiume, l’Azienda Sanitaria della provincia di Bari effettuava un sopraluogo evidenziando, in una relazione anche fotografica particolarmente “eloquente” consegnata all’Amministrazione Comunale, una serie di significativi rilievi.
In diverse occasioni i gruppi civici “Progetto Mola” e “Movimento dei Moderati per Mola” hanno segnalato all’ Amministrazione la necessità di superare l’approccio, ormai consolidato, di intervenire solo sui casi di emergenza, e di predisporre un piano puntuale di verifica e messa in sicurezza degli edifici scolastici di competenza comunale così come per altro dispone l’art. 3 della L.23/96 in attuazione dell’art. 14 della L. 142/90 e così come promesso (e non mantenuto) dal Sindaco Diperna nel piano d’intervento nei famigerati primi centottanta giorni di amministrazione.
In ultimo , e non per ultimo, perché continueremo ad occuparci con la giusta attenzione del problema , il 09 giugno 2014 il nostro Capogruppo in consiglio comunale Francesca Mola ha presentato a riguardo una puntuale interrogazione scritta alla quale l’ Amministrazione, ormai in disarmo, non ha risposto.
Fortunatamente siamo in estate, l’anno scolastico è passato, ma i problemi all’interno e all’esterno della scuola restano tutti, aggravati anche dalle forti precipitazioni temporalesche che sempre più frequentemente investono il nostro paese . Ora le attività scolastiche sono concluse, non ci sono più giustificazioni accettabili, c’è tutto il tempo per intervenire prima dell’inizio del nuovo anno scolastico.
Per questo i gruppi politici di “Progetto Mola con Emiliano per la Puglia” e del Movimento dei Moderati per Mola” continueranno con pervicacia in tutte le sedi a sollecitare interventi risolutivi delle problematiche segnalate, per consentire ad alunni, genitori, insegnanti e personale tutto di riprendere a Settembre le attività didattiche in piena tranquillità.
Giangrazio Di Rutigliano, segretario politico del “Movimento dei Moderati per Mola”
Sabino Pesce, coordinatore di “Progetto Mola con Emiliano per la Puglia”
Bene hanno fatto i due gruppi politici alleati a denunciare la precaria condizione della scuola materna in discorso.
E bene fanno a richiedere di “superare l’approccio, ormai consolidato, di intervenire solo sui casi di emergenza, e di predisporre un piano puntuale di verifica e messa in sicurezza degli edifici scolastici di competenza comunale così come per altro dispone l’art. 3 della L.23/96 in attuazione dell’art. 14 della L. 142/90 e così come promesso (e non mantenuto) dal Sindaco Diperna nel piano d’intervento nei famigerati primi centottanta giorni di amministrazione.”
Tuttavia, per dovere di cronaca va ricordato che le leggi richiamate non sono state adempiute nemmeno dalla precedente amministrazione, nella quale “Progetto Mola” disponeva del Sindaco nonchè Assessore ad interim all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici. E che il “Movimento dei Moderati per Mola” incalzava dall’opposizione.
Infatti, con la precedente amministrazione furono chiuse (perchè in condizioni statiche precarie) ben tre scuole (due materne e una elementare).
Quindi, è opportuno (per onestà intellettuale) che quanti oggi richiedono giustamente un piano organico per la messa in sicurezza degli edifici scolastici ricordino, innanzitutto a se stessi, le loro precedenti inadempienze quando hanno detenuto le leve del comando.
Altrimenti, la politica diventa un mero esercizio del potere e una esclusiva lotta per la sua conquista (o riconquista).
e allora c’erano anche i soldi, bisogna dirlo. Gli autori dell’articolo lo hanno dimenticato. In bilancio Urban pubblicato da città nostra c’erano spese per manutenzione nelle scuole mai fatte. Fatto sta che cadevano a pezzi.
Finita l’ubriacatura di Urban i finanziamenti sono al lumicino, e bisogna fare a gara per averli. Ora speriamo in Renzi e nel piano scuola da 1 miliardo, ammesso che non sia un’altra presa in giro elettorale.
Spero che l’anno prossimo ci siano candidati giovani e mai entrati in politica. Gli altri dovrebbero farsi da parte. Gridate pure al lupo, al lupo, ma i molesi non dimenticano.
Potrei stare qui a riempire pagine e pagine sull’argomento manutenzione e non e della responsabilità in capo all’amministrazione e ai funzionari addetti. Una cosa è certa, per quanto di mia conoscenza, che qui a Mola nessun edificio scolastico e non scolastico di proprieta comunale ha il certificato di prevenzione incendi, senza il quale un edificio qualsiasi non può essere utilizzato e frequentato da nessuno figuriamoci da bambini. Sia ben chiaro non tutte le scuole sono soggette alla prevenzione incendi ad esempio sono soggette strutture dove la popolazione scolastica (alunni, insegnanti, personale ausiliario) supera le 100 unità e dove vi è una potenzialità termica (centrali termiche) superiore ad un certo valore nominale. Che io sappia nemmeno il municipio ha le carte in regola riguardo il certificato di prevenzione incendi che viene rilasciato dal comando dei vigili del fuoco che esaminano tutti i requisiti e gli accorgimenti che dovrebbe avere una struttura per ottenerlo. A questo punto mi chiedo: ma i vigili del fuoco intervenuti hanno chiesto il certificato? Da precisare che detto certificato non ha niente a che vedere con l’agibilità. Vi è anche da dire che in Italia sono migliaia le scuole che non hanno ottenuto il certificato di prevenzione incendi ma di questo non ci si deve affatto vantare o sedere sugli allori. Per quanto attiene il discorso finanziario, a mio parere, l’amministrazione comunale dovrebbe adottare e fare delle scelte anche impopolari, ad esempio dovrebbe introitare denaro dalle tante e tante situazioni di non pagamento che tutti o quasi tutti sappiamo. I soldi comunitari o finanziamenti vari sono tutt’altra storia.
In consiglio comunale dovrebbero presentare una interrogazione al sindaco che senz’altro ci saprà dire. Ma dubito che lo faranno. Hanno di meglio da fare … e poi si lamentano. Chissà perchè si sono candidati, forse per scaldare la sedia o lamentarsi fuori dal CC come vecchie zitelle.