di Marco Sciddurlo
L’attuale Governo italiano ha avviato una serie di finanziamenti sull’edilizia scolastica distinta in tre programmi: “scuole-belle” (per piccola manutenzione, decoro e ripristino funzionale), “scuole-sicure” (per messa in sicurezza, rimozione amianto e barriere architettoniche) e “scuole-nuove” (sblocco del patto di stabilità –primo blocco– ed immediatamente cantierabili).
Si tratta di un piano di interventi per un totale di € 1.094.000.000 (per il biennio 2014-2015).
Riguardo alle “scuole-belle” il Governo ha previsto, per l’anno in corso, un finanziamento di 150 milioni; di questi circa 23 milioni sono destinati a 2.676 scuole pugliesi e, per quanto riguarda la provincia barese (comprensiva della BAT), sono 903 istituti scolastici (con 3.270 milioni). Il piano per l’edilizia scolastica parte da lunedì 21 luglio, con i primi interventi di piccola manutenzione per il ripristino del decoro e della funzionalità degli edifici scolastici. Anche per Mola sono previsti un finanziamento di € 214.000, per il programma “scuole-sicure”, ed altri sei finanziamenti per complessivi € 134.570 riguardanti “scuole-belle” (precisamente € 25.200 – 8.400 – 25.242,5 – 16.842,5 – 14.042,5 – 44.842,5).
Si tratta indubbiamente di una buona notizia per l’edilizia scolastica molese, dato il suo stato disastrato; però a leggere tutti i finanziamenti, notiamo che a molti altri comuni della provincia (ed anche della regione) è andata meglio sia per il programma “scuole-sicure” che per quello “scuole-belle”.
Per “scuole-sicure”, gli altri comuni baresi che hanno ottenuto finanziamenti sono Binetto (€ 450.000), Bitonto (€ 410.000; tra l’altro riceverà € 703.818,31 per “scuole-nuove” ed € 344.867,5 per “scuole-belle”), Corato (€ 1.000.000; oltre ad € 2.793.896,38 per “scuole-nuove” ed € 326.425 per “scuole-belle”), Locorotondo (€ 538.000; a parte € 75.727,5 per “scuole-belle”), Molfetta (€ 229.600; oltre ad e 328.152,5 per “scuole-belle”), Noci (€ 640.000; inoltre € 95.327,5 per “scuole-belle”), Putignano (€ 990.000, oltre ad € 144.327,5 per “scuole-belle”), Sannicandro (€ 285.000; oltre ad € 54.442,5 per “scuole-belle”), Santeramo in Colle (€ 246.800; ed anche € 190.570 per “scuole-belle”) ed infine Turi (€ 256.000; oltre ad € 67.327,5 per “scuole-belle”). Dunque, Mola ha ottenuto il finanziamento più basso della provincia (ed il quint’ultimo della regione) nel programma “scuole-sicure”.
Oltre a Bitonto e Corato, gli altri comuni della provincia che usufruiranno dei finanziamenti per “scuole-nuove” sono Casamassima (€ 136.259,76; oltre ad € 124.685 per “scuole-belle”), Terlizzi (€ 705.000; ed anche € 169.527,5 per “scuole-belle”) e Triggiano (€ 600.000; insieme ad € 175.170 per “scuole-belle”).
È evidente che Mola non prevede più di costruire nuovi edifici scolastici e, probabilmente, si sarebbe potuto ottenere più finanziamenti dal Governo nell’ambito dei programmi “scuole-sicure” e “scuole-belle”; comunque, c’è da sperare che si possa accedere ad altre erogazioni, in quanto le somme attualmente a disposizione del nostro Comune non consentono di risolvere tutti i problemi dell’edilizia scolastica molese.
Significa anche che tanti comuni stanno messi male a manutenzione scolastica. Chi ha avuto più soldi forse sta peggio.
Dire che ci sono Comuni che hanno avuto ricevuto più soldi semplicemente perché stanno messi peggio è una cosa fuori dalla realtà, considerati i meccanismi dei finanziamenti. Basti pensare che Mola ha ricevuto un solo finanziamento per “scuole-sicure”, mentre più edifici scolastici necessitano di interventi straordinari. Ci sono Comuni che hanno ricevuto più finanziamenti per il programma “scuole-sicure” (ristruttureranno più scuole). Inoltre, ci sono Comuni in cui si stanno realizzando nuovi edifici (Bitonto e Corato hanno ottenuto finanziamenti per tutti e tre i programmi, per un totale rispettivamente di € 1.458.685,81 e 4.120.321,38)
è così in tutti i casi? se hanno chiesto e avuto finanziamenti significa che c’è da mettere in sicurezza e che fino ad ora non l’hanno fatto, se si tratta di mettere qualcosa in più allora va bene, se c’è da costruire scuole nuove bisogna conoscere i presupposti.
Bisogna finirla di sottovalutarci rispetto agli altri comuni della provincia, alcuni stanno meglio e tanto di cappello, ma altri stanno come noi o quasi o peggio. In estate mettono il vestito nuovo per sembrare più belli ma sotto il vestito niente.
Vengono in villeggiatura a cozze come i russi a forte dei marmi, ma stanno pieni di debiti e forse pagano le tasse al comune di mola (imu, tares, ecc).
fatevi un giro e vedete con i vostri occhi percorsi di guerra come a mola. Alcuni servizi vanno meglio ma altri vanno peggio, bisogna fare i paragoni a parità di condizioni, abitanti, superficie, frazioni, ecc. La crisi ha toccato tutti i comuni, e non solo mola.
Una mazzata l’ha data il riordino ospedaliero, tanti comuni vivevano del piccolo ospedale che attirava turismo ospedaliero se possiamo chiamarlo così. Quindi ogni comune ha le sue problematiche post-crisi.
Chi ama il proprio paese, lo ama anche con tutti i difetti. Se ad es. un conversanese mi dice che mola fa schifo, gli rispondo che ha ragione? o gli dico di guardarsi allo specchio per non dirgli un’altra cosa? la stessa cosa succede per l’Italia all’estero, che è diventata l’italietta.
Ovviamente c’è libertà di opinione, ma non consideratevi molesi al 100% e se non vi sta bene non vi trattiene nessuno.
Giusto per chiarire. Finora gli articoli pubblicati su Città Nostra (sia on-line che sul cartaceo) sono sempre supportati da dati e documenti (evitiamo di parlare a vanvera). Purtroppo tutti i dati (economici e sociali) confermano Mola come tra i paesi più poveri della nostra provincia e con preoccupanti evoluzioni sociali-demografiche. Questa è la realtà, contra facta non valent argumenta dicevano i latini. Ma prendere atto di questa realtà ed illustrarla non significa non amare il proprio paese, anzi è il contrario, perché si conosce ciò che si ama.
È proprio l’amore per Mola che ci spinge a documentarci, studiare, diffondere, stimolare le istituzioni.
Da quanto fu reso noto all’epoca del lancio del programma Renzi per l’edilizia scolastica, dalla nostra Giunta fu richiesto un solo finanziamento per mettere in sicurezza la scuola materna di Via Fiume. Nessuna richiesta venne fatta per la scuola elementare De Amicis di Via Trento.
E’ chiaro che se non si chiede non si può ottenere…
Quindi, male ha fatto la Giunta a richiedere troppo poco. Evidentemente altri Comuni hanno chiesto di più e non perchè l’edilizia scolastica sia messa peggio che da noi.
Non si finirà mai di ricordare che il Sindaco Diperna vinse le elezioni con due fondamentali cavalli di battaglia: 1) la ristrutturazione delle scuole (colpevolmente trascurata dal Sindaco Berlen); 2) la manutenzione delle strade (anch’essa omessa per anni da Berlen fin dai suoi anni di assessore ai lavori pubblici).
Purtroppo, Diperna non ha ottemperato al patto con gli elettori su questi due punti fondamentali.
Ricordarlo non significa non essere dei buoni molesi. Anzi. Voler bene al proprio paese non significa voltarsi dall’altra parte e chiudere gli occhi. Voler bene a Mola significa occuparsi della cosa pubblica e mettere in evidenza tutto quello che non va, per pungolare le amministrazioni comunali (non importa il loro colore) a fare sempre meglio e di più.
Questo è il compito che svolge Città Nostra, fin dalla sua fondazione nel maggio 2002.
i panni sporchi si lavano in casa propria, ciò che scrive Laterza lo ritengo corretto cioè dei problemi bisogna parlarne ma senza sottovalutarci di fronte a comuni della provincia. Purtroppo non riusciamo ad azzeccare una amministrazione comunale con gli attributi.
Anche gli altri comuni hanno problemi, anche diversi dai nostri. Quindi per ognuno va fatta una analisi, e i dati di Sciddurlo li ritengo una base ma non di più. Per il resto pensatela come volete.
Tutto questo è amare il proprio paese a prescindere dall’amministrazione che lo governa-
Comè difficile essere obiettivi!!!!
Non voglio entrare nel merito dell’articolo dell’Avv. Sciddurlo. Mi preme solo evidenziare alcune informazioni non corrette inserite nell’articolo ed in alcuni commenti, oltre ad alcune omissioni, spero involontarie.
Sul piano Renzi.
Si afferma che Mola avrebbe potuto ottenere di più. Giusto, mai accontentarsi. Peccato che Renzi nella famosa “e.mail” chiedeva di segnalare un solo istituto scolastico, altro che “male ha fatto la giunta a richiedere troppo poco”, sig. Laterza…
Intanto SOLO 10 comuni della Provincia di Bari hanno ottenuto finanziamenti per la misura #scuolesicure. finanziamento che permetterà la messa in sicurezza dell’asilo prolungamento di via fiume, oggetto in questi giorni di vergognose strumentalizzazioni dai soliti noti che nella loro attività politica passseranno alla storia per aver aperto numerosi comitati e chiuso altrettante scuole..
Al finanziamento #scuolesicure, si aggiungono dei piccoli finanziamenti per #scuolebelle che, sia chiaro, non sono finanziamenti richiesti dal Comune ma sono finanziamenti richiesti ed attribuiti direttamente alle scuole, per piccola manutenzione e giardinaggio.
Altra inesattezza conteggiare come finanziamenti gli interventi #scuolenuove.
Ora, a parte il fatto che il problema principale di Mola è rendere sicure quelle aperte, bisogna chiarire che gli interventi #scuolenuove non riguardano nuovi finanziamenti!!!
Sono intatti i 404 interventi che saranno esclusi dal vincolo del patto di stabilità per le annualità 2014 e 2015. I Comuni individuati sono stati inseriti nei DPCM del 13 e 30 giugno 2014 tra queste sono stati individuati i comuni che hanno segnalato di avere opere immediatamente cantierabili e di poter effettuare gli interventi esclusivamente con risorse proprie e per le quali sbloccare il patto senza chiedere nessun altro tipo di finanziamento!
Eppure bastava leggere la circolare del Governo per avere queste informazioni
http://www.anci.puglia.it/index.php/news/top-news
Non si può inoltre esprimere un giudizio complessivo sui finanziamenti sull’edilizia scolastica parlando solo di questo programma e facendo credere che l’amministrazione in questi anni non si è mossa per recepire finanziamenti.
A tal proposito cito solo alcuni finanziamenti ottenuti:
Per la scuola dell’Infanzia Arianna finanziamento ulteriore (oltre a quello CIPE) di quasi 400 mila €.
Sono solo sei i progetti finanziati dalla Regione su tutto il territorio regionale: tra questi vi è quello presentato dal Comune di Mola di Bari per il plesso scolastico di Via Massimeo.
Finanziamento di 3000 mila€ per la Dante, sempre dalla Regione
Rientra invece nelle 31 scuole pugliesi finanziate attraverso il Piano Straordinario Nazionale dell’Edilizia Scolastica la Scuola Secondaria di I grado “Luigi Tanzi” di via del Frascinaro i cui lavori sono stati aggiudicati ed inizieranno tra qualche giorno.
1 milione di € per le strutture sociali, anche qui i lavori inizieranno a breve, per la ristrutturazione, tra le altre cose, della Ludoteca di via Massimeo.
Inoltre sono stati effettuati già lavori di manutenzione straordinaria alle scuole Albero Azzurro, Rodari, (conclusi si poche sett fa), Peter Pan e Montessori.
Qualche giorno fa è stato inoltre firmato il contratto per la manutenzione ordinaria per l’importo € 410.000 nel biennio 2014-15..e mi pare che le scuole rientrino nel patrimonio comunale..
Tutto ciò attingendo ad ogni finanziamento possibile (ogni richiesta è stata finanziata!) e senza Urban, epoca in cui le scuole si chiudevano, nonostante le vagonate di soldi giunte da Bruxelles!
Buona giornata
Ringraziamo delle precisazioni (che, per lo più, si tratta di altri dati) l’avv. Colonna (mi preme evidenziare che i dati e le informazioni nell’articolo sono di fonte della Presidenza del Consiglio; inoltre, nell’articolo sono stati indicati tutti i comuni che hanno ottenuto i finanziamenti per “scuole-sicure”); ma, se come egli dice, si poteva richiedere un solo finanziamento per il programma “scuole-sicure”, per quale motivo Noci ne ha ottenuti 3 (oltre a 5 per “scuole-belle”) e Santeramo in Colle addirittura 8 (oltre a 9 per “scuole-belle”)?
Il perchè lo dice la stessa circolare: si tratta di interventi già presenti nelle graduatorie regionali predisposte per il DL Fare n. 69/13, convertito nella L. 98/13, art. 18, c. 8 ter.
In pratica il Governo ha raccolto le graduatorie regionali attive e le ha inserite nel programma #scuolesicure.
D’altronde, la lettera del Primo Ministro, era chiarissima.
http://www.corriere.it/scuola/14_marzo_04/edilizia-scolastica-lettera-renzi-sindaci-133cc67a-a3aa-11e3-85bd-aff5c7c5e706.shtml
C’è qualcosa che non torna nel discorso del sig. Colonna. Se si poteva segnalare una sola scuola per la campagna governativa “scuole sicure”, perchè non è stata segnalata la scuola elementare De Amicis di Via Trento che giace abbandonata, degradata, vandalizzata da ben oltre cinque anni?
Si tratta della maggiore emergenza scolastica cittadina dopo che la Giunta Berlen la chiuse per gravi motivi di staticità, non valutati per tempo a seguito della ubriacatura collettiva del Piano Urban.
Ricordo perfettamente che nel programma elettorale di Diperna la ristrutturazione della De Amicis fu messa tra le massime priorità.
Vinte le elezioni, dopo qualche tempo, vi fu una consulenza assegnata al prof. Vitone… e a seguire solo l’oblio e l’abbandono ad un destino infame di ratti e sporcizia. Dove risuonavano le voci dei bambini ora c’è solo desolazione.
La scuola segnalata al governo Renzi (materna di Via Fiume), trattandosi di un intervento di portata più limitata, ben poteva invece essere ristrutturata con altri fondi.
Se Santeramo in colle ha ottenuto 8 finanziamenti nel programma “scuole sicure”, come mai Mola non era presente negli “interventi già presenti nelle graduatorie regionali predisposte per il DL Fare n. 69/13, convertito nella L. 98/13, art. 18, c. 8 ter.” segnalati dallo stesso sig. Colonna e utilizzati proprio dal comune di Santeramo, che evidentemente (a differenza di Mola) ha saputo farsi parte diligente per tempo?
Quando si citano elementi a discolpa bisogna avere la memoria buona, caro sig. Colonna…
Caro sig. Laterza, naturalmente lei omette nella sua replica di riportare tutti i finanziamenti presi per le altre scuole e concentra, come suo solito modo di fare, l’attenzione sulla De Amicis per il cui recupero occorrono oltre 1 milione di €, così come stimato in maniera generica dal prof. Vitone.
Già, Santeramo ha avuto ben 8 finanziamenti.
#scuolesicure SANTERAMO IN COLLE € 6.400,00
#scuolesicure SANTERAMO IN COLLE € 9.600,00
#scuolesicure SANTERAMO IN COLLE € 9.600,00
#scuolesicure SANTERAMO IN COLLE € 15.200,00
#scuolesicure SANTERAMO IN COLLE € 16.000,00
#scuolesicure SANTERAMO IN COLLE € 56.000,00
#scuolesicure SANTERAMO IN COLLE € 116.000,00
#scuolesicure SANTERAMO IN COLLE € 18.000,00
ma ha visto gli importi? la somma non arriva nemmeno a quella di Mola!
Se Mola ne ha ottenuto solo un finanziamento e perchè, forse, quelle graduatorie regionali l’hanno già vista vincitrice per un importo che arriva quasi a 2 milioni di €????
Sulla scelta della De Amicis. Se lei avesse 10 case, tutte in cattivo stato ed una di queste fosse chiusa, cosa avrebbe fatto? Avrebbe ristrutturato le 9 abitate per renderle sicure? o le avrebbe abbandonate ristrutturando l’unica chiusa? L’amministrazione ha deciso di recepire finanziamenti (tanti, tantissimi), per ristrutturare le scuole utilizzate, dedicando alla De Amicis (sul quale io ho una mia idea personale..) attenzione una volta sistemate le altre.
Non mi pare sia un comportamento da “cattivo padre di famiglia”..
No, sig. Colonna, il suo discorso non è coerente. I finanziamenti si richiedono in funzione del tipo di intervento da fare, secondo un programma specifico, non per la convenienza del momento.
Bene ha fatto il Comune di Mola a richiedere e ottenere in precedenza finanziamenti cospicui per diverse scuole, ma di recente il Presidente del Consiglio Renzi è stato ben chiaro.
Infatti, nella sua lettera ai Sindaci ha scritto in chiusura: “Ma è fondamentale che nel giro di poche ore arrivino da voi – all’email sindaci@governo.it che abbiamo appositamente aperto – una sintetica nota sull’individuazione di un edificio scolastico – uno – che riteniate la priorità del Vostro comune.”
Torno a chiedere: perchè la priorità del Comune di Mola segnalata a Renzi è stata la scuola materna di Via Fiume (che ripeto, poteva essere finanziata con altri interventi come, ad esempio, il decreto del “Fare”, da lei richiamato) e non la scuola di Via Trento che giace, per colpa dell’amministrazione Berlen prima e di quella Diperna poi, in stato di estremo e grave degrado?
Le ricordo che il programma elettorale di Diperna era chiarissimo nel dare assoluta priorità al recupero della scuola di Via Trento. Poi, quell’impegno si è perso per strada e oggi, da quanto lei dice, viene rimandato alle calende greche.
Circola anche la voce che si voglia abbattere quell’edificio per costruire (naturalmente, come da prassi decennale nel nostro Comune…) altre abitazioni sulla falsariga del PRU del Cozzetto.
Spero e mi auguro che quella voce non sia vera: la migliore smentita è che l’Assessore all’Urbanistica e il Sindaco dicano con estrema chiarezza cosa intendono fare di quella struttura per il cui recupero (oggi dimenticato…) hanno preso precisi impegni in campagna elettorale, peraltro accusando (giustamente) di inerzia la precedente amministrazione.
Altre abitazioni dopo PIRP, c2.3 e Pirp2? Non mi sembra.
Io invece realizzerei altro.
Saluti
Non è corretto quanto affermato dal già segretario e “braccio destro” del Sindaco Diperna, ossia che i finanziamenti ottenuti da Santeramo in Colle per il programma “scuole-sicure” non arrivano a quanto assegnato a Mola; infatti, Santeramo riceve complessivamente € 246.800, mentre Mola riceve € 214.000 (correttamente nell’articolo è riportato che Mola ha ottenuto la somma più bassa per la provincia di Bari nel programma “scuole-sicure”).
Riguardo alle “scuole nuove”, quanto precisato dall’avv. Colonna ci consente di fare una riflessione, premettendo, come indicato dalla Presidenza del Consiglio, che “sono 404 interventi che saranno esclusi dal vincolo del patto di stabilità per le annualità 2014 e 2015. I Comuni individuati sono stati inseriti nei DPCM del 13 e 30 giugno 2014. Si tratta delle risposte che i Sindaci hanno inviato direttamente al premier Renzi a seguito delle richieste del 3 marzo e del 16 maggio u.s., tra queste sono stati individuati i comuni che hanno segnalato di avere opere immediatamente cantierabili e di poter effettuare gli interventi esclusivamente con risorse proprie e per le quali sbloccare il patto senza chiedere nessun altro tipo di finanziamento. Questi Sindaci riceveranno una comunicazione dalla Ragioneria dello Stato per le procedure gestionali” e che “la Presidenza del Consiglio inoltre invierà, a breve, una ulteriore comunicazione a quei Sindaci che hanno richiesto finanziamenti e lo sblocco del patto dal 2015, e le cui richieste per il momento non sono state accolte, indicando ulteriori forme di finanziamento cui poter far riferimento”. I comuni che oggi hanno a disposizione le somme per opere edilizie rientranti nel programma “scuole-nuove”, per la provincia di Bari, sono Bitonto, Casamassima, Corato (questo comune con due opere che prevedono gli importi maggiori, uno di € 1.500.000,00 e l’altro di € 1.293.896,38); ebbene, ciò dimostra che, con politiche di edilizia scolastica e di bilancio intelligenti, efficienti e lungimiranti, è possibile realizzare nuovi edifici scolastici avendo a disposizione ingenti somme per la loro costruzione, sconfessando quei politici che si trincerano dietro la solita lagnanza: “non ci sono soldi”.
Non è forse superfluo ricordare che l’attuale Sindaco di Mola è anche Assessore provinciale alla Pubblica Istruzione ed Edilizia Scolastica (fermi restando i diversi ambiti).
Riguardo alla De Amicis mi sorge una piccola curiosità; quanto è venuta a costare la perizia (praticamente inutilizzabile e sostanzialmente inutile) redatta dal prof. Vitone? (per avere soldi a disposizione bisogna iniziare dal non sperperarli)
Ce lo faccia sapere, visto che lei è un portavoce dell’amministrazione.
Ovvimente mi riferisco al sig. Colonna.
Ho dimenticato di inserire, nel commento precedente, i comuni di Terlizzi e Triggiano; anch’essi hanno due opere ciascuno rientranti nel programma “scuole-nuove”
Prendo atto che, al centesimo, gli 8 progetti di santeramo, presi ad esempio di eccellenza, hanno un importo di 32.000€ maggiore rispetto alla bistrattata Mola.
Inoltre, a differenza dei comuni “virtuosi” che hanno ottenuto il nullaosta per utilizzare propri fondi x le scuole nuove, Mola i finanziamenti li ha ottenuti. Non li ripeterò di nuovo.quindi vuol dire che ha fatto i progetti, li ha candidati ed è stata premiata.
Inoltre anche Mola ha richiesto un finanziamento di 700 mola € per l’iniziativa scuole nuove e quindi anch’essa aspetta la comunicazione da te riportata..
Sig’ Laterza lei è un uomo di mondo, non è un politico di primo pelo..quindi sa perfettamente che il compenso del prof. Vitone è disponibile sull’altbo pretorio del comune. Nonché con un accesso agli atti. Da portavoce e braccio destro, incarico mantenuto sino a dicembre 2012, non ero tenuto a sapere il compenso di professionisti nè di avvocati. Non essendoci stato un bando per l’incarico presumo sia sotto i 20000€. Detto questo mi sembra che l’incarico ad un professionista fosse necessario ed indispensabile per capire quali fossero gli effettivi danni all’edificio.
Non mi pare che essere portavoce o “braccio destro” del sindaco detto in maniera dispregiativa dall’avv. Sciddurlo, sia meritevole di attenzione, soprattutto in questi termini. Piuttosto prendo atto della solita strategia di offuscare quello che c’è di buono a discapito della città x creare la solita polemica. Non ho visto nessun articolo quando il comune ha ottenuto il finanziamento per altre scuole. D’altronde non sono state citate nemmeno in questo. Ciò a differenza di quanto accade anche in altri paesi dove le notizie positive come quella di finanziamenti alle scuole vengono evidenziate non a vantaggio di un’amministrazione ma a vantaggio della collettività esercitando il doveroso diritto di critica nei modi piu corretti.
No, sig. Colonna, la mia domanda non era rivolta a conoscere la parcella pagata al prof. Vitone (quella domanda gliel’ha fatta Marco Sciddurlo).
Era invece rivolta a sapere cosa si vuol fare della scuola De Amicis di Via Trento, in risposta alla sua affermazione: “Altre abitazioni dopo PIRP, c2.3 e Pirp2? Non mi sembra.Io invece realizzerei altro.”
Caro Giuseppe Colonna l’indicazione di “braccio destro” non era offensiva (il virgolettato è dovuto perché non si tratta di un qualcosa di formale, a differenza dell’essere segretario). Detto ciò, sull’albo pretorio non è possibile reperire “vecchia” documentazione (forse sono io ad avere problemi col computer) e, con riferimento alla perizia del prof. Vitone, se ne hai la possibilità, facci pervenire il testo e la determina di liquidazione, perché ci sono perizie e perizie (alcune utili, altre che non dicono molto e non servono a granché), liquidazioni e liquidazioni(a volte eccessive rispetto al lavoro svolto). Non è vero che non diamo spazio alle notizie dei finanziamenti ottenuti, come tanti altri comuni, dal comune di Mola, tanto è vero che questo articolo parla proprio di questo argomento.
Direi, che per valutare le condizioni statiche di una scuola non era assolutamente necessario affidare un incarico ad uno strutturista, quale è il prof. Vitone, Ordinario al Politecnico di Bari e consulente affermato a livello nazionale … perchè? … la sua parcella costa molto di più di tante altre, di professionisti che avrebbero dato più o meno lo stesso responso … PER MOLTI MOLTI MENO SOLDI!
Ho letto con interesse e attenzione tutti i commenti. Nessuno ha mai fatto riferimento o si è chiesto il perchè le scuole sono arrivate in determinate condizioni e si aspetta il finanziamento dedicato per operare e renderle sicure e/o agibili. A casa mia come penso in tutte le case per tenere conservata una coosa in buono stato si esegue la normale manutenzione che fatta sistematicamente e periodicamente prolunga la vita a tutte le cose. Se invece trascurassimo le piccole cose da fare poi gli apparati o le strutture sono da rifare. Il concetto è chiaro! la bravura non è quella di dire che “abbiamo ottenuto 100.00,00 euro per finanziare i lavori straordinari” ma bensì di eseguire una semplice e esigua manutenzione costante con fondi di bilancio comunali. Ad esempio la recinzione della scuola media L. Tanzi ha iniziato a dare cenni di essere manutenzionata anni addietro. Bene nessuno si è interessato ed ora è tutta crollata e necessita di tanto denaro. Io non darei nessun finanziamento per negligenza o inettitudine chiederei qual’è stato il piano di manutenzione dell’edificio. Diverso è quando vi sono calamità o scuole vecchie dove i pilastri (come la De Amicis) sono a rischio e dove l’intervento è oneroso. Purtroppo si continua a dire e a discutere e a fare poco non solo nelle scuole ma dappertutto. Accadrà, mi auguro di no, che dopo gli interventi di ristrutturazione aspetteremo 20 anni prima di eseguirne un’altro. Bisogna ammettere che ci sono delle responsabilità ben precise riguardo allo stato in cui versano le scuole e gli immobili in genere a cui tutti si defilano dando la colpa a chi stava prima e chi stava prima ancora, ad urban, di cui pochi sanno a quali misure si riferisse, e ai dipendenti pubblici. La responsabilità è di chi amministra il nostro patrimonio e su questo non vi è molto da opinare.
In riferimento all’ultimo commento. E’ stato affidato ed è attivo da qualche giorno un apalto di manutenzione ordinaria degli immobili comunali per il biennio 2014-2015 per un importo di oltre 400 mila€.
Ritengo che se questo appalto fosse stato presente diversi anni fa non avremmo strutture scolastiche fatiscenti.
A giorni partono i lavori per la Tanzi (già aggiudicati) , si tratterà dell’ennesimo edificio scolastico interessato in questi anni da interventi. C’è molto da fare, ma dire che in questi anni non è stato fatto niente è politicamente scorretto (e non cito le gare già attive per Dante e Arianna).
Sig. Erpomata qui non è in discussione l’appalto o i soldi, io mi riferisco al metodo. Le porto un’altro esempio. La scuola dell’infanzia di via Vitulli aveva all’interno di un’aula sul soffitto una macchia di circa 30 cmq dovuta sicuramente ad infiltrazioni di acqua dal terrazzo. Il periodo era anno 2012. Nulla e nessuno ha fatto niente nonostante le segnalazioni e diversi sopralluoghi effettuati da personale tecnico comunale. Una mia parente che abita proprio lì vicino dal terrazzo notava e segnalava a chi di competenza che a causa dei pluviali intasati (mancanza di controlli e manutenzione), quando pioveva si creava un lago da cui poi col tempo ha dato i suoi effetti, praticamente ha rovinato irreparabilmente tutto il solaio. Da poco (2014), come Lei sicuramente sa, sono stati eseguiti i lavori di impermeabilizzazione del terrazzo e ovviamente di ripristino di parte di intonaci ammalorati e della tinteggiatura che le infiltrazioni avevano rovinato. La spesa per detto intervento ho letto sull’albo pretorio è stata di € 135.000,00. Si rende conto di quanto è venuto a costare alla collettività le riparazioni per danni che potevano essere evitati con un minimo di manutenzione e controllo acosto zero? Mi sa dire di chi è la responsabilità? Tenga conto che per permettere i lavori di urgenza la scuola è stata chiusa è stata trasferita altrove con notevoli disagi per bambini e genitori e con aggravio di spesa per traslochi, pulizie, etc. Se vuole potrei fare lo stesso esempio per il palazzetto dello sport e per la scuola dell’infanzia di via Moro in cui le cause sono state le stesse e dove si sono spesi un sacco di quattrini. Lei che sicuramente è addentro e dotato di intelligenza e razionalità si è posto queste domande? Questo risultato è fallimentare pur realizzando le opere in quanto non vi è metodo non vi è una programmazione. Lei dice che tutto questo è parlare politicamente scorretto? Per quanto mi riguarda è una pessima gestione della cosa pubblica e della saòlvaguardia del patrimonio comunale che svuota le casse della collettività e non porta risultato. Poi mi scusi ma l’amministrazione comunale ha fatto e fa delle scelte. Ad esempio Lei dice che prima non vi erano soldi, invece io Le dico che per il giro d’Italia i soldi si sono trovati. Come vede chi fa le scelte poi si prende le proprie responsabilità e deve dar conto alla popolazione che stia tranquillo osserva e contempla, come d’altronte dovrebbe fare.
Sirio ha illustrato molto bene un chiaro esempio di “disattenzione”.
Se un pluviale non viene disintasato nonostante le ripetute segnalazioni, si rischia di pensare molto male, ma forse di azzeccarci. Andreotti docet.
Mi chiedo se queste “disattenzioni” non siano volute (o quanto meno tollerate) al fine di determinare, a lungo andare, quei danni che dovranno poi essere riparati con grande dispendio di denaro pubblico per foraggiare mangiatoie a geometrie variabile…
Stappare un pluviale costa 10 euro. Vuoi mettere rifare una scuola…