di Andrea G. Laterza

PolignanoA Polignano si “vola” (è la città di “Mister Volare”…) con il porto turistico.

Dalla scorsa settimana 100 barche sono ormeggiate nel porto nuovo di zecca di Cala Ponte, che ha una capienza complessiva di 316 natanti. Ecco la notizia sul “Corriere del Mezzogiorno”.

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/bari/notizie/cronaca/2014/21-luglio-2014/turista-viene-marecala-ponte-perla-dell-adriatico-223604439175.shtml

A Mola invece il porto targato Bohigas non ha superato nemmeno la fase degli schizzi del noto architetto di Barcellona.

Il Piano Urban, che avrebbe dovuto finanziarlo (e ben prima di quello di Polignano), sappiamo tutti com’è finito: con contributi distribuiti a pioggia tra le attività commerciali, senza alcun impatto occupazionale: nemmeno un posto di lavoro aggiuntivo è stato creato.

E con un fronte-mare che, sebbene abbia il pregio di connettere la città al suo mare, presenta molte criticità: dalle pendenze sbagliate, allo scarso verde, all’arredo insufficiente, all’eccesso di cemento industriale, all’anfiteatro fruibile solo pochi mesi all’anno, alla mancanza di elementi di pregio (fontane artistiche, sculture, parco, ecc.).

In ogni caso, del porto turistico molese si è persa nel frattempo ogni traccia. E, ormai, con il porto di Polignano a due passi, sarà molto difficile realizzare un’altra opera che abbia una sua plausibilità logistica e commerciale.

Un altro “treno” è passato senza fermarsi alla nostra stazione sempre più sgangherata, e senza neppure un “capostazione” che tentasse di “intercettarlo”.

Nel frattempo le realtà a noi vicine crescono per qualità dell’offerta turistica, mentre noi ci attardiamo con la solita Sagra del polpo (destinata al turismo locale “mordi e fuggi”) e con le nuove polemiche (molto provinciali) sul Palio dei Capatosta.

Buonanotte, Mola!

GUIDA MOLA

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