di Andrea G. Laterza
Purtroppo, non c’è soltanto lo spettacolo degradante delle spiagge in questi giorni.
La sera di Ferragosto, la gente presente ha assistito a una scena incredibile in qualsiasi “paese normale”.
In Via Veneto, all’altezza della Chiesa Matrice, un’ambulanza (per fortuna senza pazienti a bordo, in quel momento) in cerca di uscire sul fronte mare, ha dovuto fare inversione di marcia.
Perché? Qualche decina di metri più avanti, una pizzeria occupa, al solito, mezza carreggiata (già stretta di per sé) con tavolini all’aperto. L’altra metà della strada era occupata in quel momento (e quasi come sempre nelle serate estive) da quanti attendevano, in piedi, che si liberasse qualche tavolo… impedendo perfino il normale passaggio dei pedoni.
Ci chiediamo: e se l’ambulanza avesse portato a bordo un malato grave, cosa sarebbe accaduto?
E’ possibile che un’intera via (peraltro, l’unica praticabile da un’ambulanza all’interno del dedalo di viuzze della città vecchia) debba essere occupata in questo modo “selvaggio” e senza che il Comando della Polizia Municipale intervenga?
A cosa siamo ridotti? A dare più importanza al “mordi e fuggi” che a una vita umana?
Sindaco, assessori, consiglieri comunali: uscite dal torpore delle giornate estive e occupatevi del paese, oppure tornate a casa e fate spazio al commissario prefettizio. La situazione è ormai al punto di non ritorno.
Questo evento, che solo fortuitamente non ha avuto conseguenze gravi, non è frutto del caso ma l’effetto diretto di precise scelte amministrative.
Il 27 giugno scorso, con deliberazione n. 88, la giunta comunale ha deliberato all’unanimità una deroga al regolamento per l’utilizzo del suolo pubblico, che è stato approvato a luglio 2013 e MAI MAI fatto rispettare nonostante sia ben più morbido rispetto a quelli dei comuni a noi vicini (Bari, Polignano o Conversano in primis).
Per effetto di questa deroga, la porzione di carreggiata che è necessario lasciare sgombra da tavolini è stata ristretta da 3,5 a 1,5 metri (ossia meno della larghezza di qualunque ambulanza, autopompa dei Vigili del Fuoco o volante di pubblica sicurezza). L’unico blando obbligo in capo agli esercenti è di assicurare la rimozione degli ingombri per permettere il passaggio dei veicoli dei residenti e dei mezzi di soccorso.
Aggiungo: la deroga è prevista per i soli mesi estivi e solo nei giorni di sabato e domenica. Il 15 agosto era festivo ma si trattava di un venerdì e quindi a rigore l’occupazione di suolo pubblico non era prevista e, a norma della stessa delibera, ciò “[avrebbe dovuto] comportare la revoca immediata dell’autorizzazione rilasciata”: l’ennesimo regolamento scritto coi piedi, ma tanto è carta straccia.
Molto bene ha fatto Nicolabel a indicare le precise disposizioni di questa insana modifica approvata dalla Giunta comunale.
Ridurre la carreggiata utile a 1,5 metri è una disposizione che mi pare assolutamente contro ogni regola non solo civile ma anche morale.
Per un pugno di voti si è disposti a barattare la sicurezza dei cittadini?
Il Sindaco provveda immediatamente oppure intervenga il Prefetto.
Le opposizioni cosa fanno??? Dormono beate e/o si preoccupano soltanto di sanare il loro orgoglio ferito?
Ripeto: Sindaco, assessori, consiglieri di maggioranza e di opposizione datevi da fare immediatamente oppure andate a casa: il paese sta sprofondando nel degrado più totale senza che nessuno intervenga.
Un commissario prefettizio saprebbe fare molto meglio in quest’ultimo scorcio di consigliatura. Almeno farebbe rispettare la legge!
Nonn posso che essere daccordo con i Signori Nicolabel e Laterza. Mola sembra un cerchio dantesco dove siamo condannati a vivere in questo degrado socio-culturale. Probabilmente, con questo provvedimentoavranno, avranno catturato qualche voto di chi ha interese, ma ne avranno persi tantissimi da parte degli altri che assistono a questi modi osceni di amministrare il paese.
Se si fosse verificato un triste evento, ognuno avrebbe scaricato la colpa sull’altro. In certi casi anche pochi secondi possono essere vitali- Quanto meno l’esercente avrebbe dovuto avvisare i camerieri e metterci un cartello per gli avventori.
C’è da dire comunque che un’ambulanza o autopompa non potrebbe girare per le viuzze del centro storico, e al massimo potrebbe sbucare sul porto. Anche volendo si perderebbe molto tempo a fare manovra.
Sig. Unoqualunque, Le faccio notare che (speriamo non debba mai accadere) un intervento di emergenza può occorrere anche nella Città vecchia.
Quindi, almeno la strada principale praticabile (cioè Via Veneto, che è perpendicolare a tutte le viuzze) deve essere libera e sgombra per consentire la massima celerità di accesso e di uscita.
Come giustamente Lei dice “anche pochi secondi possono essere vitali”. Non si può attendere che il cameriere sposti i tavoli per far passare l’ambulanza e che gli avventori lascino la pizza a metà…
Credo che cose del genere non accadano in nessun paese civile.
Ripeto: quella modifica al regolamento deve essere assolutamente revocata e il Comando di Polizia municipale deve intervenire con solerzia.
Per inciso, quella sera mi sono premurato di avvertire due vigilesse che, dopo pochi minuti, a fatto già avvenuto e con l’ambulanza ormai lontana, passavano da Via Veneto.
Mi hanno detto “grazie per avercelo segnalato”, ma temo che, alla formula di cortesia nei miei confronti, non abbiano fatto seguire alcun fatto concreto.
Fino a qualche anno fa il refrain era il solito: “i vigili sono pochi, non bastano”. Dopo le assunzioni (ben sei a tempo indeterminato!) la situazione non è affatto migliorata.
Mi viene da pensare che, nel bilancio comunale, i molesi avrebbero potuto risparmiare sei stipendi a vita.
Andiamo alla fonte: chi è il responsabile dei vigili e chi del Municipio?
Ecco fatto!
A proposito, grazie anche della roulotte dei panini che sosta sul lungomare che oltre alla sosta del mezzo si permette anche di sostare in trasversale un auto, occupando parte della corsia.
Grazie per l’inquinamento acustico (gruppo elettrogeno) e visivo.
Questo è il paese dei balocchi….forse qualcuno fa ancora finta di ignorarlo.
Per governare il paese serve gente con glii attributi e gente di questo calibro non se ne vede in giro.
Commissariamo Mola!
dott. Laterza se mi permette, lei ha frainteso le mie parole. Da me nessuna scusante ma allo stato dei fatti, quindi per come è adesso, visto che la frittata l’hanno già fatta, ho scritto: “Quanto meno l’esercente avrebbe dovuto avvisare i camerieri e metterci un cartello per gli avventori”. ciò significa che l’esercente, allo stato dei fatti, avrebbe dovuto almeno, dicasi almeno, questa cosa.
Poi “C’è da dire comunque che un’ambulanza o autopompa non potrebbe girare per le viuzze del centro storico, e al massimo potrebbe sbucare sul porto. Anche volendo si perderebbe molto tempo a fare manovra.” riguarda le viuzze del centro storico e non via Veneto.
Come funzionava quando lei sedeva in consiglio comunale? anche con 2 metri e mezzo sarebbe stato un problema passare da lì. Per un infarto , pochi secondi e gli salvi la vita o lo perdi. ad es. una auto pompa avrebbe avuto grosse difficoltà. Forse allora le strade erano più larghe.Quel regolamento c’era pure allora?
Sig. Unoqualunque, le strade non erano più larghe, ma allo stesso tempo non si erano… ristrette.
Capisce senz’altro cosa voglio dire: all’epoca non si era arrivati a questa occupazione generalizzata del suolo pubblico e delle strade nello specifico.
Ricordo bene che ci si lamentava se i tavolini si spingevano oltre il consentito sui marciapiedi (non addirittura sulle strade!), ma mai mi è capitato in passato di assistere ad un così palese ribaltamento dei ruoli.
Nelle commissioni consiliari, discutevamo di un nuovo regolamento che non solo non minacciasse il passaggio dei pedoni e, in particolare, delle donne con passeggino (meno che mai quello delle ambulanze!), ma che addirittura uniformasse nel colore e nello stile tavolini, sedie, gazebo, coperture, ecc. di bar e ristoranti, in maniera tale da dare un’immagine di eleganza e di decoro alle zone centrali del paese, per il miglior approccio verso il turista.
Volevamo fare di Mola un paese di qualità, ma le forze che remavano per la massima deregulation (per dare ogni comodo al “mordi e fuggi”) alla fine prevalsero, ed ecco la fine che abbiamo fatto!
Peraltro, oggi siamo arrivati ad un punto di non ritorno: quando un’ambulanza deve fare inversione di marcia perchè altrimenti va a collidere con un muro di tavolini, persone sedute e in piedi … e di pizze… allora vuol dire che abbiamo smarrito il senso del vivere civile e non abbiamo una scala di priorità e di valori fondanti.
Significa che la classe dirigente (di governo e di opposizione) ha fallito e deve passare la mano a una nuova generazione, sperando che in essa vi siano risorse motivate all’altezza del compito.
Ha ragione il Dott. Laterza siamo a un punto di non ritorno. Guardo sempre le difficoltà che ha le gente comune che non riesce nemmeno a camminare sui marciapiedi. Poi vedo donne che con il passeggino vanno per strada perchè il marciapiede è impraticabile c’è di tutto (sedie, tavolini, fioriere, transenne, escrementi di animali e anche transenne comunali lasciate lì fisse), poi vedo le persone disabili che praticamente nemmeno si avventurano e si rassegnano a percorrere le strade tra auto, motori e quant’altro. Direi proprio che tutto questo è una vera vergogna per un paese che dovrebbe essere civile e vivibile e garantire una certa sicurezza. I nostri amministratori come al solito pensano alle grandi imprese. Difatti questa classe dirigente ha fallito e ha seriamente danneggiato questo paese e la gente onesta e civile che per fortuna esiste ancora.
Stesso parere. Tutti a casa. Alle prossime elezioni si facciano avanti volti nuovi, giovani con tanto entusiasmo, magari una lista civica. Ma si ricandideranno sempre gli stessi. Come avete scritto, siamo in punto di non ritorno.
Per i vigili, propongo un corso di aggiornamento sui regolamenti di polizia urbana e codice della navigazione. Visti gli eventi, penso che ne hanno veramente bisogno.