di Andrea G. Laterza

foto con f 2La conferenza stampa tenuta dall’Associazione “Chiudiamo la discarica Martucci” ha avuto immediate ripercussioni sui lavori della Commissione intercomunale dei Consigli comunali di Mola e Conversano, riunitasi nel Municipio di Mola nella stessa giornata di ieri dopo una prolungata stasi vacanziera, nonostante la gravità dei problemi.

La Commissione – alla presenza dell’avv. Chiusolo e del dott. Di Marino, esperti designati dai due Comuni -, ha deciso che Mola e Conversano si costituiscano parte civile nell’instaurando procedimento penale a carico dei vertici della Lombardi Ecologia e di alcuni dirigenti e funzionari regionali, per i numerosi capi d’imputazione elencati nella richiesta di rinvio a giudizio formulata dal Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Bari.

Un procedimento penale che, come ha rilevato l’avv. Chiusolo, rischia di chiudersi prima del tempo per la prescrizione dei reati individuati: infatti, alcuni capi d’imputazione si prescriveranno addirittura nei primi mesi del 2015.

Sicuramente la lentezza con la quale gli accertamenti della Magistratura hanno proceduto non giova. Peraltro, l’intera procedura è stata ritardata dall’incidente probatorio invocato dalla difesa sulle due vasche di servizio-soccorso. E, in ogni caso, al momento non è stato neppure deciso il rinvio a giudizio da parte del Giudice per le indagini preliminari.

L’avv. Chiusolo ha evidenziato l’unico modo per tenere aperto il processo senza la spada di Damocle della prescrizione: l’emergere, durante il dibattimento, dell’ipotesi di disastro ambientale che, essendo un reato continuato, di fatto non si prescrive.

Molto dipenderà, ha detto Chiusolo, dalla deposizione del principale teste: Domenico Lestingi, l’ex operaio della Lombardi Ecologia che, per primo, ha scoperchiato il vaso di Pandora della discarica Martucci.

Prima della chiusura dei lavori della Commissione, è stato ammesso a parlare Vittorio Farella, Presidente dell’Associazione “Chiudiamo la discarica Martucci”. Farella ha portato a conoscenza dei commissari i dati già illustrati nella conferenza stampa tenutasi poco prima.

Dati che hanno allarmato i consiglieri comunali di Mola e Conversano e che richiederebbero da parte dei Sindaci dei due Comuni, Diperna e Lovascio, un preciso e fattivo impegno per andare al cuore del problema: l’accertamento del nesso di causalità tra la crescita dei tumori sul territorio molese e conversanese e la presenza ultra-trentennale della discarica in contrada Martucci.

Di seguito pubblichiamo il grafico che mostra la progressione dei casi di esenzione da codice 048, il quale viene riportato sulle impegnative per cure mediche e accertamenti nel caso di patologie tumorali.

Percentuali codice 048_Comuni

Si nota facilmente come, dal 2006 al 2013, Mola sia purtroppo in testa, per casi rapportati alla popolazione, tra i quattro Comuni evidenziati nonché rispetto alle medie provinciali e regionali.

E’ un “primato” negativo, e molto preoccupante, che conferma la netta percezione ricavata empiricamente da diverso tempo dai molesi sull’incidenza delle malattie oncologiche nel nostro paese.

Peraltro, vi è da sottolineare che i casi di patologie tumorali ai quali viene attribuito il codice 048 non esauriscono il totale dei pazienti ammalati di neoplasie.

Infatti, si apprende che nel 2011 ben il 36% dei pazienti identificati come oncologici non era in possesso di un’esenzione ticket 048 perché già esenti per reddito e/o per età.

Quindi, il fenomeno evidenziato dalle esenzioni 048 è in sostanza molto sottostimato rispetto al totale dei casi di malati di tumore presenti sul nostro territorio. Il che deve fare ulteriormente agire senza indugio le Autorità istituzionali e sanitarie, al fine di capire fino in fondo la portata reale del drammatico problema.

ns. oubblicità 008 Città Nostra

 

 

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