di Nicola Rotondi

foto pdA tutti gli effetti, si può ritenere iniziata la campagna elettorale per le elezioni amministrative del 2015.

Non quella che si consuma di tanto in tanto sui social network, in cui, l’un contro l’altro connessi, si fanno volare gli stracci e si scambia la normale dialettica per propaganda.

Stavolta, c’è un luogo fisico con persone fisiche. Per i contenuti, si vedrà.

Il primo botto lo accende il Pd con l’incontro pubblico tenutosi giovedì sera nel Palazzo Roberti. La convocazione parlava chiaro: farsi carico del successo elettorale delle elezioni europee e lanciare la sfida all’amministrazione di centrodestra e alla maggioranza che la sostiene.

Da maggio a settembre sono passati quattro mesi: evidentemente, per il Pd locale la vittoria è una cosa non da poco. Quanto abbiano inciso nelle urne il fattore Renzi, il suo piglio da velocista e il bonus degli 80 euro è materia per sondaggisti.

L'intervento di De Silvio, unico consigliere comunale del PD

L’intervento di De Silvio, unico consigliere comunale del PD

Rimane il fatto che il Pd molese deve fare i conti con qualche nodo irrisolto: dai rapporti con le altre forze di centrosinistra alla voglia di emergere delle nuove leve (leggasi rottamazione?). Senza sottovalutare che da metà consigliatura l’unico rappresentante presente nell’assise comunale è Giuseppe De Silvio, rimasto solo dopo la confluenza dell’ex sindaco Nico Berlen e Franco Battista nel gruppo Progetto Mola.

Meritoria l’apertura alle proposte dei cittadini, raccolte anche tramite sms; tuttavia, poche e comunque insufficienti per dare un contorno popolare a una piattaforma programmatica, invocata dal presidente Vito Demonte, da condividere con gli altri partiti del centrosinistra.

Il presidente Vito Demonte durante il suo intervento

Il presidente Vito Demonte durante il suo intervento

Lo stesso De Silvio ha invitato le altre forze dello schieramento a dare vita a un percorso comune, mettendo da parte attriti e lotte intestine. Non sarà facile: l’ultimo evento di carattere pubblico organizzato dalle minoranze risale al settembre 2011. Altri successivi tentativi di ridare forma a un’alternativa sono naufragati tra veti incrociati e antichi dissapori.

I buoni propositi, in caso di raggiunto accordo, troveranno convergenza nelle primarie di coalizione. Non si sa ancora chi sarà l’uomo di punta del Pd. Eppure, il vociferato ritorno del “padre nobile” Pino Cristino sembra accreditato da molti: sarà in grado di mettere d’accordo militanti giovani e meno giovani?

Come auspicato da più interventi, la convention del Roberti avrà un seguito, ma nel frattempo entrerà in fase di tessitura la tela delle alleanze: se non si tratterà di quella cara a Penelope, lo si vedrà molto presto.

23 settembre - concerto prov.

 

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