di Donatello Biancofiore

Benny Garofalo dell'Ares Mola

Benny Garofalo dell’Ares Mola

Ares in Sicilia, parte seconda. Garofalo: “Sant’Isidoro ottima squadra e in forma, ma noi siamo consci delle nostre potenzialità”

Partenza migliore non si poteva chiedere, due gare, sei punti, quindici gol all’attivo, prova di forza e carattere servita in bello stile nella trasferta catanese, questa Ares di inzio stagione sembra davvero un gruppo coeso e pieno di risorse, più forte della sfortuna che si abbatte sui muscoli dei suoi atelti dall’inizio della preparazione: Giannuzzi, Schiavone, Potente, De Simone, Colaianni, tutti vittime di noie muscolari che nel tempo hanno un pò rappresentato bastoni tra le ruote, per ora spezzati per fortuna, di questo ingranaggio perfetto manovrato dalla sapienza di mister Pietro Di Bari. Poi con un Garofalo travestito da Re Mida del parquet -ogni palla toccata si trasforma in rete gonfiata – non c’è bastone che tenga.

Proprio lui, il protagonista assoluto di questo avvio, Benny Garofalo, ci introduce a questa sfida al vertice di sabato (PalaLoreto, orario insolito, ore 14.00) contro una neopromossa che finora si è espressa al meglio, con uno sguardo alla splendida partita di San Giovanni La Punta al cospetto di un avversario davvero forte a cui vanno i nostri complimenti.

“Partiamo da Catania – esordisce il forte universale di Castellana Grotte – dove siamo stati protagonisti di una partita intensa e giocata molto sui nervi. Loro avevavano delle individualità eccellenti e pericolosissime nell’uno contro uno, noi dalla nostra abbiamo ribattuto colpo su colpo e siamo stati molto bravi a sfruttare le occasioni che ci siamo creati, ma soprattutto abbiamo dimostrato di avere carattere e attributi da vendere perché sul 5-5 dopo essere stati sempre in vantaggio e su un campo così difficile molte squadre sarebbero andate in tilt e perso la partita, noi no, anzi, abbiamo rialzato la testa e ci siamo andati a prendere tre punti importantissimi. Davvero una grande prova di forza.

Adesso arriva il Sant’Isidoro, neopromossa, due gare sei punti come l’Ares, tutti giocatori italiani, con buone individualità, come il pivot Cascino (5 reti) l’estremo difensore Scianna, il centrale Puleo e il laterale Centineo. Si preannuncia nuova sfida per cuori caldi e impavidi:

Si, sarà assolutamente così. Per Palermo stiamo ricaricando le pile perché partita e viaggio di Catania sono stati dispendiosi, inoltre siamo consapevoli di affrontare un’ottima squadra e in forma, ma consci delle nostre potenzialità andremo lì cercando di fare una grande partita sempre restando umili e compatti come lo siamo stati fino ad ora, perché questa è stata e sarà sempre l’arma in più dell’Ares.”

Due gare disputate, una tirpletta e un poker, patto col diavolo per il titolo di capocannoniere?

Sorride (ndr): “Assolutamente no, segnare è sempre bello e fa sempre piacere, ma lascerei volentieri questo temporaneo primato personale in cambio del primato della squadra senza ombra di dubbio, anche perché sicuramente in questo girone c’è gente molto più accreditata di me per il titolo dì capocannoniere. Vi svelo un segreto però, ho messo una scommessa col presidente Scarpelli legata al numero dei miei gol, se dovessi raggiungere il numero magico, che per pudore non vi svelo, (stavolta la risata è a tutto spiano) pagherò una cena. “

E allora noi tifiamo, senza pudore, per la cena.

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