di Andrea G. Laterza
Ormai non si contano più gli anni.
E’ da un tempo infinito che la Chiesa del cimitero risulta inagibile.
Prima la Giunta Berlen e ora quella Diperna non sono riusciti a riconsegnarla ai cittadini.
Peraltro, fu il Sindaco Diperna a promettere, nel suo programma dei 180 giorni, che la ristrutturazione della Chiesa sarebbe stata tra le sue più importanti priorità.
L’appalto, anche se decorso il termine della promessa, fu alla fine assegnato. Tuttavia, dopo un primo avvio del cantiere, è ormai da un paio d’anni che non si vedono operai al lavoro: tutto è rimasto fermo, immobile, congelato, morto… davvero in tema con il luogo.
Non si sa se nel frattempo la ditta sia fallita, se ci sono intoppi di carattere tecnico, se è stato deciso un riaffidamento dei lavori. Insomma, il nulla totale circonda questo importante ma sfortunato luogo di culto, rimasto allo stato di “incompiuta”, non consentendo neppure di dire Messa al chiuso nel giorno della commemorazione dei defunti.
E’ davvero sconcertante che non si vada avanti con i lavori, senza neppure fornire spiegazioni ai cittadini.
Peraltro, ricordiamo l’ulteriore promessa del Sindaco: la statua di San Pio, attualmente allocata in una rientranza del fronte mare, verrà spostata nella Chiesa del cimitero una volta terminati i lavori. Sì, ma quando termineranno i lavori? In quale futuribile anno, il 2 novembre potrà essere commemorato nella Chiesa resa nuovamente agibile?
Una cosa è certa: ormai al termine del suo mandato, il Sindaco Diperna ha mancato clamorosamente un altro dei suoi principali cavalli di battaglia elettorale.
L’appalto dei lavori e ‘ stato vinto dalla ditta con un progetto migliorativo e con una diminuzione dei tempi contrattuali che hanno permesso all’azienda di piazzarsi al primo posto.
La maggior parte dei lavori vengono appaltati con questo criterio, guardate come vengono eseguiti ed in quanto tempo.
Ultimamente si è appaltato il lavoro del Pirp con la stessa modalità con un ribasso del 3% e con uno scarto di punteggio che vale 1.000.000,00 di euro rispetto alla seconda classificata, soldi che pagheranno in più tutti i soci del Pirp.
Purtroppo siamo messi proprio male in questo paese.
Il fatto del cimitero … tutto, è lo specchio della situazione nel paese di Mola.
Meditare
Purtroppo gli appalti si aggiudicano così. E’ la legge. L’amministrazione Diperna almeno ha cantierizzato questi lavori, e mi pare che chi stava prima se n’è disinteressato completamente.
Poi succedono inconvenienti che bloccano i lavori che possono essere tanti. Se il sindaco o l’assessore ai ll.pp. ci legge, ci chiarisca in merito.
La legge sui LL. PP. prevede anche che i lavori vengano appaltati al massimo ribasso e se sotto soglia con la media dei ribassi.
Quando invece si applica, come nel ns. Caso l’offerta migliorativa è perché si vuole un progetto migliore fatto dall’impresa e soprattutto diminuire i tempi di esecuzione.
In questo caso gli inconvenienti non possono esserci, perché l’impresa ha redatto un suo progetto.
È da chiarire, comunque che chi deve controllare i lavori è l’ufficio tecnico non il Sindaco o L’assessore.
Comunque tornando alla gara del Pirp negli ultimi anni in Italia non si è visto un ribasso del 3%.
Questo a discapito di chi paga cioè noi.
Però sicuramente sanno qualcosa e magari ce la spiegheranno.
Signori non preoccupatevi più di tanto, in quanto alla prossima campagna elettorale il candidato sindaco prometterà che in 180 giorni o forse meno sarà tutto completato. Abbiate fede!?
Forse non vogliamo capire che l’amministrazione che noi eleggiamo rappresenta la cittadinanza.
Chi esercita il potere esecutivo è la macchina comunale.
l’Amministrazione deve controllare e dare l’input ai dipendenti comunali, ma ricordate che questi ultimi sono pagati da noi, quindi non è sbagliato se davanti a disservizi e ritardi proviamo a ribellarci ed a chiedere conto.
Per esempio voglio vedere adesso se i soci del Pirp mi seguiranno nel chiedere spiegazioni al milione di euro che pagheremo in più.
Sig. Pesce Pietro, per cortesia vuole spiegare più nel dettaglio il meccanismo che ha portato all’incremento del milione di euro da Lei evidenziato? Credo che sia di interesse per i lettori. Grazie.
Devo verificare alcune informazioni ed appena fatto, spiegherò nel dettaglio il meccanismo che ha portato al minor risparmio per i lavori di urbanizzazione del Pirp.
Ho già provveduto ad informare il coordinatore delle cooperative.
La ringrazio anticipatamente per l’interesse mostrato alla questione.
Confermo che l’amico Pietro Pesce mi ha richiesto di voler avere un confronto con l’amministrazione in merito alla gara del Pirp per chiarire la questione. Dal canto mio, nella qualità di coordinatore delle coop, ho provveduto a chiedere all’assessore Delrè un incontro a riguardo in cui possano intervenire i soci delle coop ed in particolare l’amico Pietro che in materia di LL.PP. ne sa sicuramente più di noi soci cooperatori. E’ chiaro che le conclusioni le potremo tirare solo dopo aver ascoltato e soprattutto dopo aver visto. In quanto seppur vero è difficile spiegare 1.000.000 di euro in migliorie (specie se si parla di strade e di infrastrutturazioni urbane) su una superficie che insedierà un migliaio di abitanti. E’ fondamentale parlare con cognizione di causa, e sono certo che l’amministrazione sarà ben disponibile a dare tutte le spiegazioni del caso specie alla vigilia di una campagna elettorale dall’esito tutt’altro che scontato. Appena avrò la disponibilità dell’assessore a fare l’incontro, farò come al solito una comunicazione, via mail e attraverso il social FB del Pirp invitando tutti i contatti. Sono comunque certo dell’azione e dell’operato in buona fede dell’ufficio tecnico guidato dall’ing Vito Berardi, per cui sono fiducioso che tutto si chiarirà, e che tutte le domande avranno risposta. Voglio ricordare che il Pirp Cerulli è un intervento di natura sociale, che si sta collocando in momento storico/temporale che risente di una forte recessione, per cui è importante da un lato assicurarsi che i soldi dei cittadini vengano spesi bene, e dall’altro evitare che malintesi generino ritardi che puntualmente pagano i soci delle coop alla fine di ogni mese per l’affitto. Cordiali saluti
Giuseppe Battista
PS sempre in tema di campagna elettorale, vi informo che sto comunicando alle varie forze politiche il punto programmatico relativo al Pirp che noi ci aspettiamo venga inserito tra le priorità della prossima amministrazione qualunque essa sia
Sembra strano che l’interlocutore delle cooperative con l’amministrazione, di lunga data, non abbia ancora percepito il filo conduttore della gestione del PIRP. Il RUP (buona fede?) sta utilizzando milioni di euro. Come? Come diceva gola profonda nel film “Tutti gli uomini del Presidente”: indagate seguendo l’odore dei soldi
Caro deepthroat2014
1) a differenza tua conosco personalmente Vito Berardi.
2) se verranno accertate delle responsabilità sarà sicuramente sulla base di fatti e non di “fili conduttori”.
3) non ho fatto mai segreto con nessuno sul fatto che io stesso, in diverse occasioni ho dovuto cedere anche davanti ad aspetti non proprio ottimizzati, pur di andare avanti (vedi la questione della tassa di registro che ad oggi non sono ancora stati recuperati i soldi pagati in piu all’inizio dell’anno e oggi staremmo fermi), quindi non ti nascondo che il compromesso è stato il più delle volte una necessità specie di fronte a cose che potevano essere fatte meglio, ma che per ottimizzare avremmo perso ulteriore tempo e sfiduciato ulteriomente i soci e le famiglie che da anni aspettano di farsi la casa.
4) personalmente ci ho sempre messo la faccia, e la firma e no mi sono mai nascosto dietro alias o nickname
Cordiali saluti
Giuseppe Battista
Città Nostra ospiterà senz’altro ogni chiarimento che provenga dai sigg. Pietro Pesce e Giuseppe Battista in merito all’aggravio di spese di € 1.000.000,00 che sembra prospettarsi a carico dei cooperatori per la realizzazione del PIRP di c.da Cerulli.
AL momento non abbiamo elementi per esprimerci compiutamente, tuttavia è chiaro che se un aggravio per una somma così rilevante fosse confermato, ci troveremmo di fronte ad un impegno gravoso per famiglie che già oggi devono fare i conti con le difficoltà della crisi economica e occupazionale in atto.
Se altri lettori hanno ulteriori elementi possono evidenziarli scrivendo un post con nome e cognome, oppure inviarci le informazioni alla nostra casella postale: citta.nostra@libero.it
Sig. Laterza, non è corretto parlare di un aggravio di spesa, è del tutto fuori luogo. Si parla al massimo, di un mancato risparmio, sempre che i fatti dimostreranno che la “seconda offerente” aveva presentato progetti validi quanto quella che ha fatto la ditta aggiudicataria. Dobbiamo essere precisi nel come ci esprimiamo, perchè se no sembra che i soci delle coop debbano pagare 1 milione in più, e la cosa non è assolutaemnte vera.Qualcuno potrebbe strumentalizzare queste parole per gettare discredito sul piano che tanto faticosamente si sta cercando di avviare.
Sono ben lieto dell’interessamento di Città Nostra a cui riconosco aver avuto sempre un attenzione particolare per le vicende del pirp aiutandoci a raggiungere l’opinione pubblica.I chiarimenti verranno dalle persone e dalle sedi preposte, non da me o da Pietro Pesce,anche perchè è giusto rirdarlo che sia io che l’amico Pietro lottiamo per lo stesso obiettivo essendo entrambi soci di cooperative (tra l’altro confinanti di lotto).
Sono altrettanto certo che anche grazie a Città Nostra,e all’opinione pubblica, questo incontro per fornire i chiarimenti arriverà molto più celeremente.
Grazie e buona giornata.
Giuseppe Battista
Come coordinamento delle coop, noi comunque aggiorniamo prontamente il sito https://pirpcerulli.wordpress.com con tutte le novità, specie subito dopo gli incontri con gli amministratori.
Sig. Battista, non disponendo di altri elementi mi è sembrato di capire dalle parole del sig. Pesce che ci sarebbe un aggravio di spesa.
In ogni caso, se la seconda offerente aveva proposto un milione di euro in meno per le opere da realizzare e il progetto aveva pari validità a quello della ditta aggiudicataria ci troveremmo di fronte, in effetti, ad un aggravio di spesa e non ad un mancato risparmio…
Bisogna vedere cosa è previsto nel capitolato e cosa è stato offerto sia dalla ditta aggiudicataria che dalla seconda classificata.
In ogni caso, ci rimettiamo ai vostri approfondimenti, ben sapendo che seguite l’intera vicenda nell’interesse complessivo dei cooperatori.
Dal canto nostro, continueremo a dare ogni informazione utile e necessaria agli interessati e alla cittadinanza.
Sig Laterza per correttezza non possiamo fare alcuna supposizione al momento, poichè nessuno ha elementi per poter fare tali valutazioni, e ritengo sia corretto nei confronti dei lettori e dei soci, puntualizzare che fino a che non avremo visto i progetti e confrontati fra loro, non possiamo e non dobbiamo assolutamente speculare nel dire che si sarebbe potuto risparmiare, poichè se i fatti dovessero dimostrare che il progetto aggiudicatario vale effettivamente un milione di euro in più rispetto al secondo, cosa farà tutta quella gente che ha preso per buona la frase “aggravio di costi per un milione di euro”? Commenti del genere spesso fanno propendere la gente per il non entrare in cooperativa,e a quel punto le coop con qualche socio mancante subiranno PER CERTO un danno, poichè pur di partire si accolleranno (come fecero nel 2012 per gli oneri acquisitivi) le quote dei soci mancanti, con la speranza che vedendo i cantieri, le persone realizzino che il pirp è una realtà.
Come abbiamo sempre fatto, andremo in fondo alla questione e quando sarà fatta piena luce potremo parlare con piena cognizione di causa. Adesso dobbiamo solo attendere che l’amministrazione accolga il mio invito ed organizzi un incontro che faccia piena chiarezza.
Cordialità
Giuseppe Battista
Non si può dire aggravio di spesa, ma mancato risparmio, in quanto il ribasso d’asta si detrae dall’importo lordo dei lavori; la questione è il criterio di gara adottato ed il meccanismo di sviluppo dei punteggi.
Voglio precisare che io parto dal presupposto della buona fede, ci sono degli organi competenti che controllano l’operato degli amministratori.
Non sono d’accordo sul fatto che si spaventano dei potenziali soci, anzi secondo me, se la gente capisce che si fa’ chiarezza su alcuni punti, è incentivata ad entrare nel progetto.
Non dimentichiamo che ormai sono due anni che abbiamo versato i soldi per l’acquisizione delle aree,paghiamo la polizza ed abbiamo firmato una convenzione dove le parti si impegnavano in tempi certi ad obblighi da adempiere, e questo non è avvenuto non certo per colpa di chi ha versato gli oneri.
Gent.mi Sigg. Battista e Pesce, mi rendo conto che sia necessario fare ogni approfondimento, però nel parlare di aggravio di spesa ho semplicemente ripreso quanto scritto dal sig: Pesce e cioè:
“Per esempio voglio vedere adesso se i soci del Pirp mi seguiranno nel chiedere spiegazioni al milione di euro che pagheremo in più.”
Scrivere in questo modo significa aggravio di spesa e non mancato risparmio.
Attendiamo comunque le vostre verifiche, consapevoli che i soci abbiano il diritto di vederci chiaro in ogni passaggio politico e burocratico della tortuosa e complessa vicenda.