di Donatello Biancofiore

Mattia De Simone

Mattia De Simone

L’Ares ha ripreso a correre.

Il ritorno ai tre punti serviva come ossigeno ad una squadra che a Palermo, complice una giornata storta, l’ossigeno lo aveva smarrito.

Col Matera è stata rispettata la legge del Pala Pinto, il nostro fortino, autentico ricarica-batterie naturale: vittoria, sofferta, contro un avversario scorbutico, vittoria che complice lo stop del Sant’Isidoro vale il secondo posto dietro il Sammichele, e soprattutto vittoria senza subire gol. Gara accorta, di sacrificio, pazienza e carattere, quella dei ragazzi di Mister Di Bari bravi a cogliere l’attimo fuggente dell’espulsione di Lopez e capitalizzare la superiorità numerica, gara fantastica invece quella del guardiano della porta Ares, Mattia De Simone.

Un autentico muro di gomma sul quale puntualmente rimbalzavano tutte le conclusioni a rete dei lucani: da lontano o a tu per tu, la musica non cambiava, ogni proposta di segnatura avversaria veniva rispedita al mittente.

E’ stata una partita dura – riconosce il ventiquattrenne portierone di Fasano – dove entrambe le squadre potevano portare a casa la vittoria, bravi noi a crederci fino in fondo perché avevamo tanta voglia di riscattare la brutta prestazione di Palermo“. Sincero Mattia, ragazzo semplice, poche parole ma essenziali, ultimo baluardo spesso insormontabile di una squadra che fa dell’esuberanza e dell’esperienza – a dispetto di una carta d’identità ancora giovane – di questo fantastico interprete del ruolo di estremo difensore, uno dei propri punti di forza per questa nuova stagione.

Ultimo anno al Csg Putignano, sempre in B, ma campionati giocati già in categorie ben superiori: biennio a Fasano in A2, con la chicca della convocazione in nazionale Under 21 durante il secondo, e l’esperienza sul primo palcoscenico assoluto di questo sport (serie A) con la maglia dello Sport Five Putignano.

Un curriculum da stropicciarsi gli occhi, come le parate di sabato quando ha tirato giù la saracinesca della propria porta e ha nascosto la chiave per 40 minuti. La testa però è già a Reggio Calabria, contro la Fata Morgana, 4 punti frutto proprio della vittoria interna con Kroton e del pari con Melito, per una gara che si annuncia assai complicata: “Ora andiamo a giocare su un campo difficile – aggiunge Mattia contro una squadra di certo alla nostra portata ma che fa del fattore campo uno dei suoi punti di forza. Ci arriviamo tranquilli piscologicamente, agguerriti e ben coscienti delle nostre qualità pronti a continuare la strada ritracciata sabato con Matera. Se ricalchiamo il parquet con quella stessa cattiveria agonistica negli occhi, non potremo che portare a casa un risultato positivo“. Se poi Mattia ri-blinda la porta e lascia le chiavi nel cassetto di casa sua, allora non ci sono fate che tengano.

città nostra

 

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