Da alcuni giorni il sito web del Comune è andato in tilt e non è possibile accedervi.
Cliccando “Comune di Mola” non compare neppure nella pagina di Google.
Per i tanti lettori che ci hanno telefonato o scritto per segnalare l’inconveniente, al momento l’unica notizia certa è che i tecnici del server sono al lavoro per ripristinare la visibilità del sito.
E’ probabile che come accaduto ultimamente a tanti siti pubblici italiani, anche quello del Comune di Mola sia stato attaccato da hacker jihadisti oppure da altri, come il famoso “Anymous”.
Nei giorni scorsi gli hacker informatici hanno però attaccato anche altre pagine web. Il 15 novembre, infatti, il sito della Procura di Torino è stato messo fuori uso per manifestare solidarietà verso i tre attivisti No Tav feriti e per i quali i pm hanno chiesto nove anni di carcere.
Tre giorni prima, invece, le spie hanno rubato dei dati dal sito del sindacato di polizia (Sap), diffondendo informazioni personali e conversazioni private fra gli iscritti. Il motivo: un atto di solidarietà verso la famiglia di Stefano Cucchi, la quale, sostiene Anonymous, è stata umiliata da una sentenza ingiusta e dalle dichiarazioni del sindacato.
Il fenomeno degli attacchi informatici si è moltiplicato in modo particolare negli ultimi mesi. La Polizia Postale sta cercando di contrastare in ogni modo questo fenomeno che mette a repentaglio i siti, i dati e le informazioni.
Adesso, il sito del Comune è di nuovo online.
A me sembra comunque molto improbabile che sia stato oggetto di attacco hacker a scopi rivendicativi, come accade da parte di Anonymous o dei jihadisti: in primo luogo perché i siti da violare sono scelti accuratamente e non vi sono ragioni per ritenere che il comune di Mola sia un obiettivo simbolico. In secondo luogo, questi gruppi (diversissimi tra loro, occorre ricordarlo) rivendicano sempre l’attacco, spesso con la pubblicazione nell’homepage del sito stesso di un messaggio propagandistico (defacement), che per il sito del Comune non mi pare sia comparso.
Diverso sarebbe il caso in cui l’attacco mirasse a carpire dati in modo fraudolento. In generale, in questi casi, rendere nota l’esistenza di una falla nel sistema facendo sparire il sito è proprio l’ultima delle preoccupazioni degli hacker.
Non so come funziona il sito del comune, ma se il “rasoio di Occam” è un principio ancora valido, l’ipotesi più plausibile è il semplice malfunzionamento.
A me ed ad altri utenti che mi hanno telefonato anche pochi minuti fa non c’è possibilità di accesso. Probabilmente accedono solo coloro che hanno il sito fra i preferiti, come accade nell’ambito del palazzo municipale, dove già stamattina mi assicuravano che il problema era stato risolto.
Non so che interpretazione dare: nei giorni scorsi l’accesso era precluso anche a me, sia da pc con rete fissa sia da smartphone.
Confermo come detto da Nicola che da questa mattina il sito è nuovamente disponibile (ho,provato su OC, tablet e smartphone).