di Andrea G. Laterza
Quanto è andato in scena nella seduta di ieri sera dimostra che il Consiglio Comunale di Mola è ormai in uno stato di ingovernabilità assoluta e insanabile.
Forse sarebbe bene che il Sindaco e i consiglieri, di maggioranza e di minoranza, ne prendessero atto e si dimettessero tutti, consegnando quest’ultimo scampolo di consigliatura al Commissario prefettizio, in attesa delle elezioni della primavera 2015.
E’ una questione di dignità personale, ancor prima che politica. In sostanza, in occasione della surroga del consigliere Vito Angelo Caprio, passato all’incarico assessorile, si è assistito a scontri verbali accesissimi e a dichiarazioni taglienti come la lama di un rasoio, in un clima pesantissimo e fortemente deteriorato. Dispiace molto per l’incolpevole neo consigliere Franco Papeo (subentrato in maggioranza a Caprio) che, al mettere piede nella massima assise cittadina, si è trovato di fronte ad una situazione incandescente e assolutamente caotica. Ma veniamo ai fatti. Che si sarebbe trattato di una seduta non facile lo si era intuito già nel prologo. Infatti, il nervosismo in aula si è fatto palpabile quando si è preliminarmente discusso in merito ai seri problemi di criminalità, che da tempo si susseguono nel nostro paese. L’occasione è stata data da una lettera anonima (firmata genericamente “cittadini di Mola di Bari”), indirizzata alle massime autorità preposte all’ordine pubblico, ricevuta anche dal Sindaco e da alcuni consiglieri comunali, e della quale ha dato lettura la consigliera di opposizione Francesca Mola. Tuttavia, si tratta di una lettera che, per l’indirizzario nutrito e ben dettagliato, sembra essere stata scritta più che da generici e anonimi cittadini, da chi è, invece, bene addentro alla conoscenza delle articolazioni territoriali e di grado delle forze dell’ordine e delle autorità in materia di sicurezza.
Nell’entrare nel merito della lettera, è stato per primo il consigliere Stefano Gaudiuso (“Sinistra Unita”) ad esprimere il forte disagio per il modus operandi che caratterizza il Consiglio comunale da diverso tempo a questa parte. In particolare, Gaudiuso si è detto sconcertato per la nomina di Caprio ad assessore comunale che, sono state le sue testuali parole, “ha messo sotto i piedi la sua dignità”. Lo psico-dramma è però iniziato successivamente, quando, dopo il voto che ha consentito l’ingresso in aula al subentrante consigliere Franco Papeo, si è proceduto a formulare gli “auguri” di buon lavoro sia a Papeo che al neo assessore Caprio. Tuttavia, molti degli “auguri” rivolti all’avv. Caprio sono stati intinti nel curaro prima di essergli scagliati contro. Giovanni Alberotanza (tra i più diplomatici) ha detto: “non condivido il percorso tortuoso con il quale si è arrivati alla nomina dell’Assessore Caprio”. Più forte invece il giudizio di Pino De Silvio (PD), il quale ha criticato Caprio per la “poca linearità e la poca correttezza”. De Silvio ha rimarcato come Caprio, una volta uscito dalla maggioranza, abbia partecipato più volte attivamente ad ogni incontro dei consiglieri di opposizione, con aspre critiche ai suoi ex colleghi del centro-destra. “Il comportamento di Caprio – ha detto De Silvio – non fa bene alla buona politica, non è un modo serio di fare politica”. Ma le punte più accese si sono avute quando si è alzato a parlare Niki Bufo. L’ex consigliere UDC, poi indipendente, ha svolto un intervento al vetriolo (preparato in precedenza) contro Caprio e il centro-destra.
Per Bufo “in cambio di due voti favorevoli (al regolamento comunale sulle tasse comunali e al bilancio di previsione), Caprio ha ricevuto la poltrona di assessore”. Bufo ha ricordato i feroci attacchi di Caprio all’ex assessore Carbonara, che ne avrebbero logorato il percorso amministrativo e accentuato la volontà di dimettersi. Allo stesso tempo, Bufo ha sottolineato le forti critiche di Caprio, al Sindaco Stefano Diperna e ai consiglieri di maggioranza, in merito al provvedimento che ha triplicato i costi dei suoli nella lottizzazione C2.3. Su tale delicata questione urbanistica, con un tono a tratti concitato, Bufo ha evidenziato come Caprio abbia “connotato” molto negativamente il Sindaco e gli ex colleghi (con corollario di sms che egli avrebbe ricevuto da Caprio) e come il neo-assessore andasse in giro dicendo che “stava preparando un fascicolo da inviare alla Procura della Repubblica”, e invece, dopo pochi mesi, “ha dimenticato tutto ed è passato a fare l’assessore”. A conclusione del suo intervento, Bufo ha dichiarato ufficialmente di “non far più parte della maggioranza”, dimettendosi al contempo dalla presidenza della seconda commissione consiliare e dalle deleghe ricevute a suo tempo dal Sindaco. L’intervento di Bufo ha determinato la piccata reazione di Giuseppe Calabrese (NCD), in un crescendo di accuse reciproche tra i due consiglieri, tanto da provocare, con veemenza, l’abbandono dell’aula da parte di Bufo, mentre Calabrese gli inveiva contro, adoperando frasi non proprio lusinghiere, ma criptiche, nei suoi confronti (“buon sangue non mente”, ripetuto più volte, e così via).
Ma la bagarre vera e propria si è scatenata quando De Silvio ha chiesto di intervenire nuovamente, mentre il Presidente del Consiglio Giovanni Vincesilao gli nega la parola. E’ un crescendo di toni aspri e di urla tra i due, con Vincesilao che giunge a chiamare i Vigili Urbani per far allontanare coattivamente De Silvio.
Un tentativo che però non riesce per la forte reazione verbale di De Silvio, mentre il pubblico presente assiste sconcertato al bailamme più totale in atto. Dopo una breve sospensione chiesta da Nico Berlen per calmare gli animi e sedare i bollenti spiriti, si riprende con la parola a Caprio.
Il neo assessore si difende dalle accuse piovutegli dai consiglieri intervenuti, ripetendo di non rinnegare nulla di quanto ha detto e fatto nella sua attività di consigliere comunale. Anzi, Caprio contrattacca: “In quest’aula c’è gente che è qui da vent’anni, ma che non merita di rimanere”. E, allo stesso tempo, contestando gli “attacchi ingiusti” ricevuti, vanta il lavoro che ha già iniziato a svolgere nelle prime settimane dall’incarico ricevuto dal Sindaco. E tocca proprio a Diperna tentare di dare un senso alla fresca nomina assessorile. Un intervento che, tuttavia, non rasserena gli animi. Anzi. Il Sindaco afferma che “lo spettacolo di questa sera (…) è dovuto in gran parte a chi, anziché gioire per l’ingresso di un nuovo collega, ha colto il pretesto per consumare qualche vendetta”.
Il riferimento a Bufo si fa esplicito quando Diperna lo accusa di forti risentimenti per aver chiesto (fin dall’inizio) e non ottenuto una delega assessorile. Assessorato spettante all’UDC che, secondo il Sindaco, per ben due volte ha preferito altri (prima Iacoviello e poi Vavallo) a Bufo. Tutto questo ha provocato la reazione di Bufo, il quale“ha tentato di condizionare più volte la maggioranza”. Insomma, la crisi del centro-destra è ormai dirompente: il recupero di Caprio è costato l’uscita di Bufo e di Quirino (assente ieri sera, ma che ha polemizzato nei giorni scorsi duramente con il suo ex partito “Io Sud”), con strascichi pesanti all’interno della maggioranza. Peraltro, l’ingovernabilità del Consiglio è anche data dal clima di guerra perenne e totale tra Vincesilao e i consiglieri di centro-sinistra. Una guerra che permane nonostante la querela di Vincesilao, nei confronti dell’opposizione, sia stata ormai archiviata dalla Magistratura perché priva di fondamento. Successivamente il Consiglio ha discusso e votato un provvedimento di variazione di bilancio, propedeutico all’approvazione, in una prossima seduta, di un grosso e preoccupante debito fuori bilancio. Ma della copertura di questo debito, dei suoi punti oscuri e delle sue inevitabili ripercussioni, informeremo i lettori in seguito.
Mentre il Consiglio si avviava all’esame degli ulteriori punti all’ordine del giorno, come un fulmine a ciel sereno, è arrivata la richiesta del consigliere Calabrese di procedere alla trattazione in riunione segreta, di una questione non iscritta nei lavori della seduta. Con grande disappunto dei presenti, tutto il pubblico è stato fatto uscire dall’aula. Si è poi saputo che la relazione di Calabrese ai consiglieri rimasti in aula ha riguardato due dipendenti comunali che sarebbero stati “pizzicati” qualche settimana fa a navigare nel web, in particolare sul social network “facebook”.
Il Sindaco e il Consiglio si sono dichiarati incompetenti a procedere, trattandosi di un eventuale provvedimento disciplinare da attivarsi a cura dei capi-settore dei dipendenti … “naviganti”. Pare che sarà la Segretaria comunale, dott.ssa Carbonara, ad occuparsi della segnalazione e ad avviare le procedure del caso. Insomma, mentre Mola è colpita dalla disoccupazione di massa, i negozi chiudono, la micro-criminalità imperversa, il degrado avanza, ci si occupa e preoccupa di due dipendenti che (se l’episodio fosse vero) scrivono amenità… Atteggiamento sicuramente riprovevole, ma chiediamoci: quanti politici locali passano il loro tempo nel pavoneggiarsi su facebook? Non farebbero meglio a studiare i problemi del paese, anziché trastullarsi, alla pari di tanti dipendenti della Pubblica Amministrazione di tutta Italia, con una tra le più pericolose “armi di distrazione di massa” degli ultimi decenni? ******************************************************************************** IL GIORNALE DEI MOLESI, FATTO DA MOLESI, IN TUTTE LE EDICOLE E LIBRERIE DI MOLA ACQUISTALO PROMUOVILO ABBONATI
Dott. Laterza le volevo ricordare che lei è stato consigliere comunale per almeno una legislatura, non credo che abbia dimenticato quando la sua stessa coalizione di centrosinistra(maggioranza)durante i suoi interventi in consiglio comunale pur di non farla intervenire le sottraevano il microfono, le rivolgevano gesti poco carini e tanto altro, mentre iu una commissione lei si è anche azzuffato con un suo assessore.Quindi stia più attento ai suoi articoli, distinguendo la lana dalla seta. Grazie un tempo la stimavo.
Numerouno, sono stato consigliere per due consigliature. Certo che non ho dimenticato quello che lei ricorda e che appartiene alla seconda consigliatura (2000-2005): purtroppo, l’arroganza e la prepotenza non sono solo questioni odierne.
Quanto a quella che lei chiama “zuffa”, fu un atto che, purtroppo, ho subìto, non certo provocato, causato da un consigliere che forse in quel momento era poco in sè.
Ma questo cosa significa? Soltanto perchè in passato sono accaduti episodi spiacevoli, oggi non si dovrebbe parlare di quanto accade? Mi sono semplicemente limitato a fare la cronaca di quanto è accaduto in Consiglio comunale venerdi scorso. I presenti possono testimoniare la veridicità di quanto ho raccontato.
episodi di malapolitica che si verificano in tutte le amministrazioni di ogni colore, che invece si vogliono stigmatizzare a pochi mesi dalle elezioni. Devono dimettersi? e perchè mai? allora per ogni zuffa andiamo a votare. Ad esempio in parlamento si azzuffano ogni giorno, e ogni giorno dovremmo votare? i politici devono chiarirsi le idee, tagliare i rami secchi, ormai sono episodi di sana dialettica. La vergogna sono gli yes-men.
Il sindaco non deve chiedere il permesso a nessuno se vuol nominare o revocare un assessore, se oggi la penso in un modo, posso ricredermi domani. chi è uscito dalla maggioranza è stato eletto grazie a quella maggioranza e ne hanno condiviso il pensiero e programma, quindi se non sono d’accordo si dimettessero. E’ vero che non ci dovrebbero essere vincoli di mandato, ma sono stati eletti grazie al partito non da indipendenti. Come anche succede anche in parlamento.
La minoranza poteva scaldarsi in occasione di provvedimenti importanti. Dimenticavo che siamo in campagna elettorale. E aspetto di leggere le liste dei candidati, cambieranno i nomi di partiti e coalizioni ma i candidati saranno gli stessi? al 90% si, credo di si.
I Consiglieri Gaudiuso e Bufo hanno ben descritto il comportamento politico di quest’ultimo periodo. La dignità personale è stata messa sotto i piedi, ed ognuno è responsabile delle proprie azioni. Penso che il dott. Laterza non abbia colto l’intervento di numerouno il quale non ha contestato il resoconto riportato, ma gli annessi giudizi, inopportuni alla luce degli episodi che hanno visto coinvolto il cronista. Comunque il tono politico non resta alto.
Margarita ante porcos …dal Vangelo di Matteo che riferiva il discorso di Gesù nel quale raccomandava di non dare le perle ai porci .
Quì piu’ che le perle si tratta di una perla dove la perla è Mola di Bari !!!ed e’ chiaro che i porci erano i pagani ed ora gli incapaci amministratori.
Mola, il paese del sud barese che piace a tutti i cittadini della provincia ; il paese della piazza la piu’ bella ; il paese del pesce fresco ; il paese del lungomare stupendo….e così via.
Un così bel paese nelle mani di persone con grossi limiti culturali ed organizzativi. Soltanto la vanità emerge dai nostri amministratori e consiglieri tutti …vanità delle vanità ( la Bibbia: Ecclesiaste).
Mola abbisogna di gente seria, operativa , innamorata del proprio paese !!! mentre qua si fa a gara a chi deve essere assessore, a chi deve partecipare alle processioni , a chi poi deve dire che le colpe sono dell’amministrazione precedente !!!
E’ stata insediata la giunta dei ragazzi , ma che esempio e insegnamento si vuol dare ai ragazzi !!!
Vergogna !
Dignità vuole che ci sia una immediata ritirata e che sia affidato ad un commissario il Comune fino alle prossime votazioni.
Nessuno osi vantarsi dei lavori in atto nel paese perchè sono frutto delle precedenti amministrazioni ( dellE non dellA si badi bene !!! perchè un figlio viene concepito in nove mesi ma un’opera pubblica -ahimè- richiede tanti anni di studio ed iter ) .
Serietà vuole che in evidentissima presenza di incapacità ad amministrare le dimissioni sono il giusto passo per avere il coraggio di riproporsi all’elettorato.
Credo che i giudizi da me espressi nell’articolo sulla ingovernabilità del consiglio comunale nell’attuale fase siano piuttosto comuni tra quanti frequentano, da osservatori, le sedute consiliari. Non mi pare di aver inventato nulla.
La mia considerazione sulle dimissioni in massa dei consiglieri, tiene conto che una fine di consigliatura affidata al commissario prefettizio consentirebbe di placare gli animi e di arrivare alle elezioni comunali con meno diatribe deteriori e più proposte e programmi politici da sottoporre con più serenità ai cittadini.
Quello che sta accadendo per le elezioni regionali in corso in Emilia e Calabria la dice lunga sulla sfiducia dilagante tra gli elettori.
Se in Emilia (regione da sempre con percentuale di votanti tra le più alte) meno del 40% è andato a votare, vuol dire che la democrazia italiana è messa molto, molto male. E’ gravemente ammalata.
Cosa succederà a Mola nella prossima primavera se il clima politico continua ad avvelenarsi, tenuto conto che l’astensionismo a livello nazionale sta dilagando? Temo che a Mola, paese con una percentuale di votanti tradizionalmente bassa, si rischia che a votare siano solo i clientes dei partiti e dei singoli candidati a sindaco.
Condivido quanto commentato dal Sig. Moleseverace. Sicuramente Mola non merita tanto pur riconoscendo che questi amministratori sono stati votati dalla stragrande maggioranza dei Molesi. Speriamo di voltare pagina e che ci sia un risveglio delle coscienze.
DALLA PAGINA FACEBOOK
Francesco Ungolo: Questo è ciò che succede quando pur di prendere una manciata di voti in più, vengono inserite delle amebe in lista…sono e rimango del parere che meglio soli che mal accompagnati.
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Pinuccio Calabrese: qualche professore dimentica quando era consigliere comunale i suoi stessi compagni di Maggioranza …. nei suoi confronti … il resto lo dica lui ?
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Re Di M: E’ fantastico! che mi sono perso! ecco perchè non fanno più le commedie nel teatro Van Westerhout… Sono state semplicemente trasferite in altra sede…
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Pinuccio Calabrese: un mio amico mi dice pinu’ quei tempi era Politica ?
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Francesco Ungolo: Pinuccio l’errore è stato fatto a monte quando avete inserito nelle liste dei candidati IMPRESENTABILI, a causa dei quali la maggioranza sta perdendo dei validissimi consiglieri come Niki che è comunque una persona seria.