di Andrea G. Laterza

cozzetto 2Il Consiglio Comunale di Mola si riunirà questa sera in prima convocazione, oppure venerdì 28 in seconda, per deliberare il riconoscimento di un ragguardevole debito fuori bilancio.

Si tratta di una somma complessiva pari a € 918.885,78 riveniente da una sentenza della Corte d’Appello di Bari (n. 570/13 del 19/02/2013) riguardante una causa, promossa dagli Eredi Calvario, che ha visto soccombere in giudizio il Comune di Mola.

E’ una questione che arriva dal remoto 1974, quando la Regione approvò il Piano per l’Edilizia Economica e Popolare di Mola, per la zona situata oltre Via De Gasperi. Successivamente, nel 1985, il Sindaco pro-tempore autorizzò l’occupazione temporanea d’urgenza del terreno di proprietà degli Eredi Calvario, avente un’estensione di mq. 2879, ai fini dell’edificazione in cooperativa.

Con atto di citazione notificato il 10/3/1993 l’Avv. Pasquale Calvario, convenne il Comune di Mola a giudizio innanzi al Tribunale di Bari chiedendo:

– di dichiarare illecita a far tempo dal 2/11/1986 l’occupazione effettuata dal Comune di Mola di Bari di tutti i terreni di proprietà degli Eredi Calvario previa declaratoria dell’intervenuta irreversibile trasformazione di detti fondi, occupati permanentemente con il decreto sindacale di esproprio del 18/5/1990 n.1;

– di condannare il Comune al risarcimento dei danni derivati dalla illecita occupazione e dalla conseguente irreversibile trasformazione dei terreni, con interessi e rivalutazione, ed al maggior danno per diminuzione del valore della residua proprietà.

In sostanza, dopo un giudizio durato vent’anni, la Corte d’Appello di Bari ha dato ragione ai Calvario, condannando il Comune di Mola:

–          al pagamento, in favore degli Eredi Calvario, a titolo di risarcimento danni da perdita del suolo della somma già rivalutata comprensiva di interessi di €.728.373,42;

–          al pagamento,  in favore degli Eredi Calvario, a titolo di risarcimento danni da occupazione illegittima, della somma già rivalutata e comprensiva di interessi di €.106.611,40.

Con le spese di giudizio, le spese per varie indennità e di registrazione, nonché per ulteriori interessi legali al 30-11-2014, si giunge alla notevole somma di € 918.885,78.

La sentenza è già esecutiva, anche se il Comune di Mola ha proposto ricorso per Cassazione.

I debiti fuori bilancio, come spiega il Collegio dei Revisori dei Conti nella sua relazione, devono essere immediatamente riconosciuti dal Consiglio Comunale, al fine di evitare di caricare di ulteriori oneri le casse del Comune.

Tuttavia, il Consiglio Comunale di Mola non è stato chiamato dalla Giunta Comunale a tale riconoscimento nel corso del 2013 (la sentenza è del 19/02/13 ed è stata notificata al Comune di Mola in data 12/06/2013) e, pertanto, vi è un maggiore aggravio per interessi legali maturati nel frattempo.

Il rilevante debito fuori bilancio verrà coperto attingendo:

–           all’avanzo di bilancio del 2013;

–          alla parte degli oneri di urbanizzazione destinabili, secondo la legge, alle spese correnti;

–          alle alienazioni dei beni disponibili dell’Ente in riferimento all’anno 2014.

Tuttavia, restano dubbi sull’intera operazione contabile che si spera vengano chiariti nel corso della seduta di Consiglio Comunale.

In particolare, sarà da verificare la correttezza, in termini di “quantum”, dello storno verso la spesa corrente (cioè per il pagamento del debito fuori bilancio) di una parte degli oneri di urbanizzazione secondo l’articolo 2, comma 8, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, modificata ed integrata dalla legge n.64 del 6/6/2013, art. 10 comma 4 ter.

Inoltre, il piano delle alienazioni degli immobili comunali è stato appena varato e non è prevedibile quale sarà l’ammontare del concreto incasso per il Comune.

Infine, l’azzeramento dell’avanzo di bilancio non consentirà al Comune di Mola di avere un paracadute per altre eventuali situazioni d’emergenza.

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