Redazionale
Prosegue l’attività di strutturazione del coordinamento provinciale di Bari della Lega Sud Ausonia e ci si prepara alla presentazione delle liste elettorali per le elezioni amministrative della prossima primavera del 2015 con la definizione di liste e candidati. Lo stesso coordinatore provinciale barese della Lega Sud Ausonia, Pasquale Paccione, fa sapere in una sua nota, che mentre il lavoro di composizione della lista per le elezioni Regionali in Puglia è ancora da definire, lo schieramento per i comuni dell’area Bari, Andria e Barletta, unitamente con il coordinatore della provincia di Andria della Lega Sud Ausonia, Leonardo Falcetta, è stato pressochè definito e verrà ufficializzato nella meta del mese di gennaio 2015.
Al momento, con l’investitura ufficiale fatta lo scorso settembre alla presenza del segreterio federale nazionale del principale movimento indipendentista del Mezzogiorno, Gianfranco Vestuto, è già stata presentata la candidatura a sindaco per Mola di Bari di Domenico Paccione, agente immobiliare, molto conosciuto sul territorio soprattutto negli ambienti giovanili per le sue molteplici attività e iniziative sociali e aggregative.
Domenico Paccione e Gianfranco Vestuto
Con i suoi 20 anni, Domenico Paccione, natio proprio di Mola di Bari e qui residente dalla nascita, vuole dare un reale segnale di cambiamento della politica, proponendosi come il nuovo che agisce ed è al servizio dei problemi del territorio e dei suoi cittadini.
L’apertura nei giorni scorsi di una serie di sportelli di servizi, messi a disposizione della cittadinanza è stato il primo segnale concreto che il giovane aspirante sindaco fa sul serio, anteponendo l’azione alle parole. “Puntiamo – ha detto a margine della sua nota il coordinatore di Bari Pasquale Paccione – ad essere catalizzatori di tutte quelle liste civiche, associazioni territoriali, movimenti e di tutti quei cittadini liberi che, come noi, credono che le vere risposte ed il reale cambiamento possano arrivare dai nostri territori e non certo dai palazzi romani o dalle segreterie di qualche partito nazionale, distante ormai mille anni luce dai problemi della gente che continua a soffrire indegnamente”.
