di Donatello Biancofiore

??????????Niente punti per l’Ares ed è l’unica nota stonata – certo quella alla fine dei conti, più pesante – di un ennesimo grande sabato di futsal.

Dopo Sammichele un’altra grande, grandissima sfida al Pala Pinto, contro il Cisternino, squadra dal valore assoluto che al termine di 40 minuti al fulmicotone, di quelli che fanno impazzire le coronarie, si ritrova sul parquet a festeggiare un 5-4 rocambolesco e 3 punti pesantissimi sotto una pioggia di applausi, quelli calorosi dei suoi tantissimi supporter e quelli convinti degli sportivi tifosi molesi che al di là del risultato hanno apprezzato una bellissima sfida.

Complimenti al Cisternino, squadra che siamo certi potrà lottare per il titolo, e complimenti al suo pubblico, encomiabile nel sostenere i propri beniamini per tutta la gara, autentico sesto uomo che sia in casa che soprattutto in trasferta può far la differenza.

Complimenti anche all’Ares alla quale è davvero arduo poter rimproverare qualcosa, una gara giocata col cuore senza mai risparmiarsi, una gara che se fosse finita in partià o con la vittoria per i ragazzi di mister Di Bari non avrebbe sorpreso tanta è stata sottile quella linea rossa che ha regalato tre punti agli ospiti e ha lasciato per la seconda settimana di fila Ferdinelli e compagni all’asciutto. Ares in debito col destino quella che rientra negli spogliatoi dopo una battaglia leale e tachicardica, ma che siamo certi saprà rialzarsi in fretta perchè ha una scorza durissima.

LA PARTITADopo la beffa degli ultimi 29’’ di Sammichele mister Di Bari riparte da De Simone, Colaianni, D’Eclessiis, Garofalo e il capitano Ferdinelli, mister Castellana reduce con i suoi da quattro vittorie prova a centrare il pokerissimo con questo quintetto d’approccio: Gelsomini a difendere la porta, Lisi centrale, De Matos e Baldassarre esterni e Solidoro pivot.

Nemmeno il tempo di assestarsi e i passanti trovano il vantaggio: azione personale del brasiliano De Matos che la mette nell’area piccola forte e tesa, all’appuntamento col cuoio si presenta Baldassarre lesto ad anticipare la difesa Ares e De Simone. 0-1, dopo appena 1 minuto e 25 secondi. L’impatto con la gara e con l’incredibile tifo ospite (almeno 100 persone venute da Cisternino) coglie un attimo impreparata l’Ares che per un pò accusa il colpo e fatica a riordinare le idee.

Prova a prenderla per mano il suo uomo più talentuoso, Roberto Ferdinelli: dai suoi piedi nascono le giocate che sguinzagliano maglie biancazzurre davanti a Gelsomini per la proposta di pareggio come quella di Colaianni che trova però l’estremo ospite a sbarragli la via della rete. Cisternino costruisce trame ficcanti e si presenta davanti a De Simone con pericolosità: uscita del portierone su Baldassarre prima e parata in tuffo su una bomba da metà campò di De Matos. Grande condizione fisica degli atleti in casacca rossa ma la troppa irruenza e il funambolo Ferdinelli costringono presto, già al minuto 8, ad esaurire il bonus dei cinque falli, che però fino a metà gara non sara sfruttato dai padroni di casa.

Con la spada di Damocle del tiro libero sul collo il Cisternino diminuisce la propria irruenza e l’Ares ne approfitta al volo per far male: minuto 10 magia di Garofalo che smarca sull’out destro la locomotiva Satalino, Gelsomini gli si para davanti in uscita disperata, palla al centro e Impedovo entrato da poco con un guizzo da rapace d’area di rigore riporta il punteggio in parità, 1-1.

La partita già godibile, diventa bellissima: gli ospiti non ci stanno e riprendono a caricare in cerca del nuovo vantaggio, l’Ares caricata a molla dal pari moltiplica le forze. 20 secondi dopo il pari Garofalo è strepitoso a salvarein acrobazia una palla a campanile destinata a gonfiare il sacco, pochi secondi dopo Martellotta tutto solo a centimetri dalla riga di porta non riesce a spingere una palla velenosissima proveniente dai piedi dell’imprendibile De Matos, poi ancora De Simone cala la saracinesca su un tiro di Galan. Il minuto 13 è il culmine dei sobbalzi al cuore: gran ripartenza Cisterinino e palo di Baldassarre, la palla ritorna tra i piedi di Galan che impegna De Simone in un’altra parata spettacolo, capovolgimento ed è Ferdinelli ad impattare il palo dopo aver saltato Lisi. La gara è un cumulo di emozioni, il Pala ribolle, le squadre non si risparmiano un attimo. Minuto 17: Ferdinelli piglia palla da metà campo si sposta sul lato destro del campo e con una giocata magica manda al mare l’intera difesa in rosso, asssist per Colaianni appostato davanti alla porta sguarnita e 2-1 servito in carrozza.

La sfida è un elastico e le velocità sono elevatissime: Martellotta da lontanissimo, De Simone a smanacciare in angolo, Satalino al volo su palla a campanile da fallo laterale, palo clamoroso. Negli ultimi 2 minuti il Cisternino pigia ancora sull’accelratore: De Simone si oppone a Baldassarre prima e Solidoro, ma nulla può sull’ultima punzione del primo tempo, schema palla a centro area del solito De Matos e per lo spagnolo Galan è un gioco da ragazzi trovare la rete a De Simone ormai superato dalla traiettoria della palla. Si va negli spogliatoi sul 2-2 e sono 10 minuti meritati di riposo per i 10 in campo e per i cuori in subbuglio sugli spalti. L’avvio del secondo tempo è una fotocopia del primo, Ares che fa fatica a risitemarsi al meglio sul parquet e cistranesi ancora letali in ripartenza. Gelsomini con le mani lungo, D’Ecclesis non ci arriva di testa palla a De Matos che vede Galan tutto solo assist e piattone a freddare De Simone.

Ancora una volta i bianco azzurri ci mettono un po’ a scrollarsi di dosso il cattivo impatto: brutta difesa su rimessa laterale e Punzi dall’angolo trova il palo esterno. Il pericolo scampato dà finalmente la scossa all’Ares che nella ripresa trova un Garofalo nuovamente in cattedra: minuto 7 e 30 secondi, fa tutto da solo il capocannoniere del campionato, palla sul lato sinistro rientro con due difensori in ritardo di virata e staffilata che brucia la rete. 3-3, il Pala Pinto è tornato caffettiera. L’inerzia è molese, contropiede ficcante palla a Ferdinelli triangolo chuso con Garofalo che davanti a Gelsomini non sbaglia e fa doppietta, minuto 29, in 120 secondi ennesimo ribaltamento è di casa. Ferdinelli prova il gol impossibile, sul lancio lungo di De Simone mette il turbo e sulla lina del fallo laterale anticipa di una frazione di secondo sia Martellotta che Gelsomini in uscita avventata, palla che si dirige in palombella verso la porta sguarnita ma per il palo ed il destino suo alleato non è il momento giusto. Garofalo è tarantolato e attiva il terzo polmone.

Cuce, stoppa e riparte senza sostasull’ennesima ripartenza arriva con l’ultimo spicciolo d’ossigeno su assist al bacio di Ferdinelli, palla di un soffio a lato. E’ il momento migliore dell’Ares e come era avvenuto nel primo tempo quando nel trend di massimi sforzo e pericolosità degli ospiti era arrivato il pari di Impedovo, giunge come doccia ghiacciata il pari del Cisternino: contropiede a ritmi vertiginosi assist di Galan e De Matos appostato da avvoltoio sul secondo palo non deve far altro che orientare il piede. 4-4, minuto 34. I residui tatticismi saltano, entrambe le squadre vogliono la posta per intero: Ferdinelli in fuga solitaria coglie il secondo palo del pomeriggio e l’urlo testa intrappolato in gola.  L’Ares prova a lanciare il cuore oltre l’ostacolo, ma è uno slancio pericolosissimo: fallo di Gelsomini su Colaianni al limite dell’area e punzione, calcio di Satalino, sulla ribattuta parte l’ennesima alta velocità sul binario preferito dagli ospiti, De Matos per Lisi in permesso premio dalla difesa, De Simone in allungo disperato ma per il centrale cistrense l’occasione è troppo ghiotta, rete gonfiata, porta abbattuta e 4-5 che ha il sapore della beffa.

Quinto uomo di movimento per mister Di Bari, D’Ecclesiis in casacca a provare il pari, ma Gelsomini fa guardia attentissima: prima para in volo un terra-aria di Ferdinelli poi fa il capolavoro a 40 secondi dalla fine con un salvataggio clamoroso con la punta del piede in allungo su un diagonale di Gaorfalo. Non c’è più tempo per l’aggancio: il fortino del Cisternino resiste agli ultimi attacchi e la sirena cala il sipario su una sfida bellissima, ancora uno spot per questo sport magnifico. Il rammarico per due gare guerriere sfuggite sui titoli di coda è forte ma gli appalusi convinti del Pala Pinto sono parziale lenitivo e nuova iniezione di fiducia per un gruppo che oggi ha avuto l’ennesima conferma, se mai ce ne ne fosse ancora bisogno, di poter lottare ad armi pari con qualunque avversario. Il percorso è lungo ancora e tempo per rialzarsi e riprendere a correre ne abbiamo. L’imperavito è credere sempre in se stessi, perchè questa squadre vale. Tantissimo.

angioino - In attesa della felicità13.12

 

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