Lettera aperta delle sorelle povere di Mola

La visita di Mons. Cacucci, Arcivescovo di Bari-Bitonto

La visita di Mons. Cacucci, Arcivescovo di Bari-Bitonto

Carissimi amici, il Signore vi dia pace!

Vi raggiungiamo attraverso Città Nostra per un saluto ed una preghiera.

Il legame della città di Mola con il nostro Monastero è di lunga data; sin dal 1626, quando la Signora Pasqua De Lillo destinò i suoi beni per la costruzione di un monastero francescano femminile dell’Ordine di Santa Chiara qui in paese. Le motivazioni che la spinsero a ciò furono diverse: la mancanza di eredi diretti cui destinare il patrimonio favoriva le donazioni alla Chiesa; a quei tempi il popolo era interessato a che le giovani generazioni ricevessero una buona educazione religiosa, anche nell’ipotesi che volessero prendere i voti.

La presenza di un monastero salvaguardava anche l’integrità patrimoniale cittadina, in quanto ciò che veniva donato in eredità non era dato in amministrazione a gente forestiera.

Nel 1677 prese finalmente vita la volontà di questa santa donna e da allora, ininterrottamente, le Clarisse sono presenti a Mola, non nella sede originaria, ma attualmente in via Cesare Battisti. La storia ha voluto che la comunità subisse varie vicissitudini, fino ad essere privata più volte della propria dimora; in ultimo, le sorelle furono cacciate dal loro monastero settecentesco, costruito con sacrificio e dedizione, agli inizi del novecento.

In ogni momento di necessità, però, la cittadinanza ha sempre sostenuto e incoraggiato la comunità, sia moralmente, sia concretamente. Molti di voi ricorderanno la costruzione dell’attuale Chiesa e dell’annesso Monastero, avvenuta negli anni ’50-’60, ad opera di Madre Angelica Gaudiuso e poi di Madre Raffaella Giacobelli. Ardite nei progetti e fiduciose nella Provvidenza di Dio e nell’affetto della popolazione molese, impiegarono ogni energia e mezzo a loro disposizione per l’edificazione di questa santa dimora.

Madre Angelica ebbe a diffondere anche una richiesta pubblica con le seguenti parole:

suore 2Amici, benefattori, fedeli tutti, nutriamo viva fiducia che vi compenetrerete nella nostra condizione di povere Clarisse in tempo di bisogno. Abbiamo dato fondo a tutte le nostre sostanze per le spese sinora sopportate… Compite cristianamente un gesto di bontà generosa. Date il vostro obolo, grande o piccolo che sia. Per voi tutti, per le vostre famiglie, per i vostri cari defunti, per chi vi sta a cuore, promettiamo di offrire giornalmente le nostre preghiere e particolari atti di pietà. Mentre vi ringraziamo di cuore, imploriamo dal cielo abbondanza di grazie e di benedizioni” (cit. da Le “povere dame” di S. Chiara di Mola di Bari – Storia, vita, monasteri, conventini – Rosa Antonacci De Marco, 2013).

Oggi, pur consapevoli della crisi generale che attanaglia il nostro paese ed anche la città di Mola, torniamo a chiedervi di venirci nuovamente incontro con un “piccolo obolo” di generosità.

Ormai da due mesi, la nostra Chiesa è diventata un cantiere: sono in corso lavori di manutenzione straordinaria, causati dalla risalita dell’umidità, e di adeguamento del presbiterio, con la rimozione di alcune barriere architettoniche, per favorire la partecipazione di tutte le sorelle, anche le più anziane e con difficoltà motorie, alla liturgia.

Il buonsenso dei nostri antenati ci ha trasmesso il detto: “ogni pr’t ialz parait” (scusate il molese, che ho ormai imparato, pur non essendo di Mola). Sarebbe sufficiente donare l’equivalente di un caffè, di un pacchetto di sigarette, o semplicemente mettere da parte i fastidiosi centesimi di cui spesso non sappiamo come disfarci. Piccoli gesti, che se fatti da tanti diventano tanto.

Nel nostro parlatorio c’è una cassetta in cui potrete deporre in modo anonimo i vostri risparmi; la storia ci insegna che sono i poveri ad aiutare i poveri, per questo speriamo nella vostra bontà.

Sin da ora vi assicuriamo la nostra speciale e riconoscente preghiera per tutti coloro che vorranno partecipare a quest’opera e coloro che si impegneranno in essa.

Per l’affetto e la solidarietà che la città di Mola ci ha sempre dimostrato, ci affidiamo ancora una volta a voi, sicure che non ci deluderete. Francesco e Chiara intercedano per voi ogni bene che il vostro cuore desidera.

Con affetto e gratitudine.

Sr. Chiara Angelica De Marco e le Sorelle Povere di Mola di Bari

*****************************************************************************

L’UNICO GIORNALE DEI MOLESI FATTO DA MOLESI. SOSTENIAMOLO!

copertina dicembre

Condividi su: