Redazionale

266px-Facebook_svgUna bufala si aggira per il web frequentato dai locali aficionados. Si tratta di un sedicente Movimento Italiano Liberazione Femminile, autodenominatosi MILF per Mola. Presunte femministe che, senza mai rendere noti i propri nomi, si stanno abilmente beffando di non pochi sprovveduti, spacciandosi per un gruppo politico che si presenterà alle prossime elezioni comunali, cercando apparentamenti con i partiti.

Nel tranello è anche caduto un settimanale locale che dedica al fantomatico MILF un articolo a tutta pagina, riportando quanto le pretese femministe scrivono per rendere nota la loro presunta veridicità.

Per le sedicenti femministe, si tratterebbe di un movimento costituito nel 2009 a Monza e che ora vanta presenze organizzate in ben 60 Comuni italiani, da Nord a Sud. A Mola, sempre a

quanto si legge, al momento conta 23 donne aderenti dai 25 ai 50 anni di diversa estrazione sociale, con adesioni da tutto il sud-est barese.

In realtà, c’è voluto ben poco per appurare che si tratta di un’autentica beffa giocata ai danni dei tanti molesi “boccaloni” che popolano le pagine di facebook.

Infatti, facendo una rapida ma precisa ricerca sul social network e su google, è facile notare l’inesistenza di un “Movimento Italiano di Liberazione Femminile”, come pure del suo acronimo MILF. Non esiste alcun indirizzo internet siffatto che conduca a Monza e neppure in alcun Comune italiano che non sia Mola di Bari…

Anzi, digitando MILF nel motore di ricerca o in facebook, appaiono esclusivamente centinaia di pagine che portano a siti vietati ai minori. Peraltro, è lo stesso settimanale (evidentemente ben al corrente della reale accezione dell’acronimo…) a rivelare la singolare e sconveniente corrispondenza tra la sigla usata dal sedicente movimento femminista molese e quella generalmente utilizzata in internet. Un vero gruppo politico non avrebbe mai usato quell’acronimo per rendersi noto al pubblico.

Dunque, tutto sembra far credere che si tratti di una bufala architettata da un gruppo di buontemponi molesi per saggiare il livello di credulità dei “naviganti” nostrani. Probabilmente, nel fantomatico gruppo vi è la presenza di qualche donna, poiché i “punti programmatici” evidenziati si rifanno alle battaglie politiche femminili.

Un vero peccato che si tratti di uno scherzo di cattivo gusto, perché a Mola sarebbe invece necessaria un’autentica e incisiva presenza femminile in politica. Ovviamente, deve trattarsi della genuina e reale esistenza di donne che declinano il loro impegno alla luce del sole, nei partiti e movimenti esistenti, oppure in nuove realtà politiche, anche di sole donne, ma che abbiano il timbro della verità, con nomi e cognomi, e non con prese in giro pruriginose.

Invece, con questa pessima trovata, gli uomini ma soprattutto le donne che, nell’ombra, vi si sono prestate dimostrano un livello di infantilismo individuale, sociale e politico molto riprovevole, al cospetto dei gravi e seri problemi che la realtà molese deve affrontare.

Pres- viv.Manifesto ok

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