di Andrea G. Laterza
La coalizione di centro-destra ha scelto di riproporre Stefano Diperna candidato sindaco alle prossime elezioni comunali del 2015.
Lo ha fatto in una recente riunione nella quale sono cadute le ultime riserve di alcune forze politiche che, tuttora, sostengono l’amministrazione comunale uscente.
Anche l’UDC sarà presente nella campagna elettorale a sostegno di Diperna.
Infatti, la sezione molese non darà seguito localmente all’alleanza con il centro-sinistra, non recependo in tal modo l’accordo stretto in sede regionale e che vede il partito appoggiare la candidatura di Michele Emiliano. Intanto, questa mattina, il movimento di cittadinanza attiva “L’Altra Mola” ha presentato, a Palazzo Roberti, il candidato sindaco Gianni Russo. Si è trattato di una manifestazione che ha visto una nutrita partecipazione di attivisti e simpatizzanti e numerose sono le attestazioni di stima e di incoraggiamento che continuano a pervenire a Russo. Il candidato sindaco, dopo l’ampia introduzione del consigliere comunale Stefano Gaudiuso, ha illustrato le linee generali del programma de “L’Altra Mola”, in divenire e aperto – come ha detto Gianni Russo – al contributo e alle proposte dei molesi. Hanno fatto seguito le domande puntuali e articolate del nostro redattore Nicola Rotondi e diversi interventi del pubblico presente. Russo ha precisato che “L’Altra Mola” non ha un recinto politico e ideologico, non è una riserva “indiana”, bensì si propone quale catalizzatore dell’apporto e del consenso attivo di quanti condividono il programma, al di là delle provenienze e delle appartenenze, per rinnovare la politica e i metodi di amministrare.
Nessuna novità, invece, dal fronte di centro-sinistra. La discussione tra i rappresentanti dei partiti che lo compongono (PD, Progetto Mola, Moderati per Mola, PSI, ex IDV) continua a segnare il passo. La partita è indubbiamente delicata perché vi si incontrano/scontrano cordate molto robuste. Da un lato vi è il PD che non ha ancora deciso quanti candidati schierare alle primarie di coalizione (i nomi sono quelli di Pino De Silvio, Enzo Cristino e Rodolfo Vaccarelli) e dall’altro l’asse Progetto Mola – Moderati per Mola, anch’esso incerto sui politici da proporre (si parla di Francesca Mola e/o di Giangrazio Di Rutigliano). Il toto-primarie sembra dare nettamente in vantaggio De Silvio sugli altri probabili candidati e, pertanto, vi è la tentazione in alcuni settori della coalizione di non tenere più tale consultazione. Si andrebbe, quindi, ad una designazione politica del candidato sindaco: è intuibile che una nomina siffatta sarebbe meno vincolante e potrebbe poi consentire una maggiore libertà ai contraenti, uscendo dalla coalizione in caso di un nome non gradito. Infine, in attesa che il Movimento Cinque Stelle renda noto il nome del candidato interno già prescelto, vi è da segnalare il battage pre-elettorale della lista “LiberiamoMola” con il suo candidato Pino Castellana. In verità, si tratta di una campagna virtuale, che si svolge quasi interamente sul web, al momento senza manifestazioni pubbliche: ne documenteremo i contenuti quando avranno svolgimento gli incontri con la cittadinanza. La lista civica, che sembra riprodurre nel simbolo una fiamma tricolore, si giova dell’appoggio di singoli cittadini, con il decisivo apporto di provenienze dall’area dell’estrema destra molese. ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ LEGGETE E SOSTENETE IL GIORNALE DEI MOLESI, FATTO DA MOLESI
Egregio Direttore Lucarelli, come sa è alle porte una campagna elettorale per le elezioni comunali e, per l’occasione, diversi candidati con tutte le loro forze cercheranno, legittimamente, di dettagliare le loro proposte politiche cercando adesioni.
Sono stato questa mattina alla presentazione del candidato sindaco de L’altra Mola ed ho constatato la presenza del dott. Laterza che, stando a quanto mi hanno riferito, risulta tra gli attivisti del movimento.
Alla luce di questa legittima posizione, al fine di evitare spiacevoli commenti e, soprattutto, di ingenerare situazioni di conflitto e di indubbio vantaggio (da una parte sensibile redattore del giornale e contestualmente dall’altra fervente attivista di un movimento) non ritiene sia opportuno che lo stesso si astenga dal ricoprire il duplice ruolo?
Sento il dovere di rispondere al lettore.
Innanzitutto, il sistema democratico italiano consente a chiunque di avere un orientamento politico, senza alcuna inibizione in merito al ruolo svolto nella vita lavorativa, sociale, culturale.
In ogni caso, credo di svolgere la mia attività di cronista locale, con scrupolo e senza alcun conflitto di interessi.
Nell’articolo in oggetto mi pare di aver riportato una cronaca essenziale ed equilibrata degli ultimi avvenimenti politici locali, senza gratuite concessioni ad alcuno.
Peraltro – oltre che per i motivi che ho più volte sostenuto dalle colonne di Città Nostra, riguardanti la necessità di lasciare spazio politico alle nuove generazioni, al fine di favorire il ricambio e la nascita di una nuova classe dirigente -, poichè da gennaio ricoprirò, a seguito del mandato della redazione, l’incarico di direttore editoriale di Città Nostra (come già preannunciato da Nicola Lucarelli nel numero di dicembre in edicola), la mia personale sensibilità mi ha già suggerito da tempo di non partecipare direttamente alla competizione elettorale in qualità di candidato in alcuna lista.
Ciò non toglie che – al di fuori del contesto giornalistico e informativo – come qualsiasi libero cittadino, io possa sostenere eventualmente le ragioni di uno schieramento, impegnandomi nelle forme e nei modi più opportuni che non collidano con le responsabilità di prossimo direttore di Città Nostra.
Infine, giova ripetere che Città Nostra è e rimarrà uno strumento di informazione pluralista e aperto, senza alcuna appartenenza di partito. Se il giornale continua regolarmente e ininterrottamente ad uscire in edicola dal maggio 2002, vuol dire che queste caratteristiche sono sempre state rispettate, a cominciare dall’opera di fondamentale equilibrio e garanzia svolta dal Direttore Nicola Lucarelli.
In tutta modestia, mi appresto a ripercorrere le sue orme certo che Nicola e gli altri redattori mi aiuteranno, con la saggezza che li caratterizza, a mantenere la barra dritta.
Alcuni lettori ci hanno segnalato che il simbolo contenuto nel logo della lista “LiberiamoMola” sarebbe una goccia d’acqua e non una fiamma tricolore.
In realtà, nella sua stilizzazione, il simbolo si presta ad essere facilmente confuso con una fiamma, anche per la presenza nel gruppo di dirigenti provenienti dalla tradizione della destra molese legata al fascismo, sebbene il candidato sindaco Pino Castellana provenga dal movimento della sinistra extraparlamentare “Lotta Continua”, e sia poi passato al Partito socialista italiano (PSI), nella cui lista egli fu candidato alle elezioni comunali senza risultare eletto.
AVVISO AI NAVIGANTI
Continua sul web la campagna diffamatoria del candidato sindaco della lista LiberiamoMola a carico di Città Nostra e del sottoscritto in particolare.
Purtroppo, non avendo argomenti politici inerenti al merito dei problemi (non si è ancora letto alcun programma della sua lista, nè è avvenuto alcun incontro ufficiale con i cittadini), il candidato, contornato da pochi aficionados del “mi piace” e dai pettegoli di diversa risma e provenienza che sguazzano nelle putride paludi del web locale, ha preso di mira il nostro giornale e la mia persona nello specifico.
Non devo essere molto simpatico a questo “signore”, questo è chiaro. Eppure, un tempo egli utilizzava Città Nostra per propagandare le sue iniziative, che abbiamo anche condiviso (“chianche”, ecc.) fino a quando la sua azione non è sfociata in un soliloquio inconcludente e narcisistico e, quindi, assolutamente non meritevole di attenzione mediatica.
Forse è per questo che gli siamo diventati antipatici.
Ma dall’antipatia alla diffamazione ce ne corre.
In maniera criptica (evidentemente il candidato teme di doverne rispondere in tribunale) egli continua a darmi del “falso giornalista pagato dai partiti” e mi accusa di “aver ricevuto soldi pubblici” per la pubblicazione di un libro. Ora, per di più (questa è l’ultima squallida novità), non sapendo più dove attaccarsi, mi taccia di voler danneggiare il candidato sindaco, persona perbene e meritevole di ogni stima, di altra lista.
Naturalmente, se egli avrà il coraggio di scrivere accanto a queste false accuse il mio nome e cognome, senza farsi scudo e mascherarsi dietro vili giri di parole, verrà querelato per diffamazione con congrua richiesta di risarcimento danni. Infatti:
1) Sarebbe inutile dirlo, ma lo ripeto per l’ennesima volta: Città Nostra non riceve alcun contributo pubblico, nè tanto meno da partiti o assimilabili. Quanto al sottoscritto: non ricevo e non ho mai ricevuto, in tutta la mia vita, compensi per la mia opera di cronista locale nè da Città Nostra, nè da altri giornali nè da partiti nè da nessun altro. Il candidato di “LiberiamoMola” verrà querelato se continuerà con questa diffamazione a mio carico.
2) Anche per la pubblicazione dei miei due libri, il sottoscritto non ha mai ricevuto alcun compenso o contributo pubblico, nè ha mai fatto acquistare o chiesto di acquistare copie dei libri (com’è d’uso nel caso di altri autori) al Comune o ad altri enti. Anzi, il sottoscritto ha spontaneamente donato alcune copie del primo libro alla Biblioteca comunale.
Se poi il candidato della lista LiberiamoMola si riferisce al patrocinio della presentazione del libro, sappia che non solo è prassi da sempre che il Comune dia il patrocinio alla presentazione di libri a tutti gli autori, ma che il sottoscritto quel patrocinio non l’ha mai chiesto, essendo la richiesta una prerogativa automatica utilizzata dalle case editrici.
Anche per questo il candidato di “LiberiamoMola” verrà querelato se continuerà con questa diffamazione a mio carico.
Peraltro – e la sua astiosa lettera ad altro giornale in merito alla presentazione del mio libro è paradigmatica -, viene il dubbio che si tratti esclusivamente di pura invidia, non riuscendo evidentemente il candidato a produrre altro che ripetitivi volantini e tuonanti ma inconcludenti messaggi sul web…
3) Ultima “trovata” del candidato sarebbe il presunto sabotaggio che io starei operando in danno del candidato sindaco di un’altra lista. Unicamente chi vede negli altri soltanto il male, può pensare una simile assurdità. Anche per questo il candidato di “LiberiamoMola” verrà querelato se continuerà con questa diffamazione a mio carico.
In definitiva, si tratta di un atteggiamento immotivato e persecutorio che il candidato di LiberiamoMola sta adoperando nei miei confronti, probabilmente per scaricare le sue inadeguatezze politiche e relazionali in danno di chi esercita il ruolo di cronista locale non asservito ai suoi voleri propagandistici e alle sue pretese di trovare ad ogni costo un’immeritata ribalta.
Il candidato sindaco di LiberiamoMola, ha conservato il settarismo e l’estremismo mentale di gioventù, che ha continuato a mantenere nonostante l’inspiegabile e inspiegato passaggio da Lotta Continua al Partito socialista di Craxi e Formica, nel quale si è candidato per ben due volte alle elezioni comunali senza peraltro mai risultare eletto, a differenza del sottoscritto che ha ricoperto, con onore e merito, per due mandati consecutivi il ruolo di consigliere comunale, ottenendo nel 2000 il consenso più alto nella sua lista.
D’altra parte, si tratta di soggetto molto vecchio, sia anagraficamente che politicamente, che ora si ricicla in una lista civica sostenuta da altrettanto vecchi esponenti del fascismo locale.
Alla sua età dovrebbe lasciare spazio ai giovani. A tal proposito, perchè non propone, al suo posto, quale candidato sindaco della sua lista un giovane o una donna? E perchè ha la fregola di fare ad ogni costo il sindaco? Questa pretesa da “giustiziere della notte”, da Savonarola del paesello, è mal riposta.
Alla sua età dovrebbe avere il buon senso di non riciclarsi per l’ennesima volta: se proprio vuole svolgere un ruolo attivo, potrebbe insegnare ai giovani a prendersi cura della cosa pubblica, senza necessariamente proporsi quale salvatore della patria ad ogni costo.
Ma egli ha qualcosa da insegnare, oltre all’astio e alla maldicenza nei miei confronti e di chi osa contraddirlo?
Navigante avvisato, mezzo salvato.
Egregio Direttore Lucarelli, continuo a rivolgermi a lei.
Avevo chiesto, alla luce del duplice ruolo ricoperto dal dott. Laterza (sensibile redattore del giornale e fervente attivista di un movimento politico locale), se questo fosse o meno opportuno, considerato il conflitto di interessi che poteva generarsi.
Il dott. Laterza risponde che il sistema democratico italiano lo consente.
Leggo inoltre che la redazione lo ha investito, a partire da gennaio, del ruolo di direttore editoriale.
Caro Direttore Lucarelli, come legge, la risposta si rifugia nella liceità del doppio incarico e non già nella opportunità!
Ne approfitto per farle i migliori auguri e per ringraziarla della moderazione e dell’equilibrio che hanno contraddistinto la sua attività; parafrasando Manzoni ed alla luce del post precedente mi viene naturale affermare che chi non ce li ha, non se li può dare.
Grazie
Anonimo dal nome evocativo, la risposta l’ha già ricevuta. Peraltro, non esiste alcun doppio incarico! E’ inutile che lei continui a pestare acqua nel mortaio.