di Andrea G. Laterza
Mentre le candidature a sindaco nei diversi raggruppamenti sono sostanzialmente già delineate, il centro-sinistra rimane in una situazione confusa.
Sembrano riprendere consistenza le elezioni primarie, date per moribonde solo qualche giorno fa, come unica via per risolvere le controversie interne. Infatti, l’asse “Progetto Mola” – “Moderati per Mola” non vede altre modalità per venire a capo di un tira e molla tra le diverse anime della coalizione che si sta facendo esasperante.
Peraltro, sembrerebbe che questa alleanza interna possa essere rafforzata dal PSI (che, in tal modo, uscirebbe dall’attuale sfera d’influenza del PD), presentando una candidatura comune in contrapposizione a quella eventualmente unitaria del Partito Democratico.
Tuttavia, nel PD la partita è tutt’altro che finita: Vaccarelli potrebbe cedere il passo a Cristino, ma sembra che i supporter dell’ex sindaco non vogliano concedere a Pino De Silvio la palma dell’investitura ad unico candidato del partito alle primarie.
In ogni caso, De Silvio appare sicuro di poter battere i concorrenti dell’alleanza Progetto Mola – Moderati per Mola se ricevesse il placet unanime del suo partito a rappresentarlo nella competizione.
Intanto, gli ex IDV di Gianni Alberotanza non si esprimono e stanno a guardare.
Come si può notare, si parla ancora di tattiche per la gestione della premiership, mentre, al momento, non vi è alcuna traccia di un programma amministrativo.
La Puglia con altre sei Regioni e 1056 Comuni, tra i quali anche Mola, andranno al voto per il rinnovo dei rispettivi consigli, e per l’elezione di presidenti e sindaci, a maggio 2015 invece che a marzo, nella stessa giornata, con un risparmio di circa 100 milioni. L’«election day» è stato votato ieri con un emendamento alla Legge di stabilità approvato in commissione bilancio.
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“Siamo alle solite, Calimero”, recitava un vecchio Carosello. Cinque anni fa stesso scenario deprimente nel cosiddetto centro-sinistra, e tutto questo tempo non è servito per cambiar rotta, elaborare un metodo di lavoro. Direi che la decisione di tenere le amministrative a maggio e non a marzo 2015 è provvidenziale in questa grigia stasi: allungherà di un po’ la discussione, senza costrutto. E dire che il PD locale ha vantato il successo elettorale delle europee: ma con che meriti propri? Si è trattato solo del cosiddetto “effetto Renzi” che, nel frattempo, si sta svilendo, come mostrano eventi e sondaggi recenti. Altri schieramenti della compagine cavalcano solo lo scontato successo di Emiliano alle regionali, intuito da tempo e colto al volo. e Che dire degli ex Ialia dei Valori? Si definiscono sempre “ex”: ma cosa sono oggi? Hanno aggiunto alla precarierà diffusa la precarietà identitaria.
La questione vera è che nessuna delle componenti dello schieramento è stata vicina ai problemi emergenti della crisi che incide quotidianamente sulla gente, anzi si è accresciuto il solco che li separa dalla realtà. E’ un po’ quello che rimprovera esplicitamente a Renzi parte della sinistra PD. In questo scenario è chiaro che si vada in difficoltà se le aq questione centrale ed unica è semplicemente domandarsi chi sarà il prossimo candidato Sindaco. Le evidentissime difficoltà che condizionano la vita del nostro paese, Cenerontola della ns. Regione, non saranno risolte dalla decisione su questa questione, all’interno della quale non si è neppure posto l’interrogativo se fosse più opportuno indicare un candidato scelto tra la società civile, fuori dallo schieramento. Ci mancherebbe! Alla fine, anche se si ricorrerà alle primarie, la scelta cadrà su qualcuno che ha un buon bacino di consenso condizionabile, ma questo, ancora una volta, non gioverà all’interesse diffuso.
anzichè proporre una personalità nuova che rappresenti l’intera coalizione, e tanti giovani intraprendenti, ripropongono volti già noti da 20-30 e forse più e che gli elettori hanno già bocciato. Il mazziatone di 5 anni fa se lo sono già dimenticato. Sperano nell’effetto Renzi, ma loro non sono Renzi. Riproporrebbero il programma di Urban ma i soldi di Urban non ci sono più. Che tristezza.
Ha ragione unoqualunque si ripropongono volti noti da 20 – 30 anni come sta facendo il centro-destra che ripropone Diperna…che tristezza…..e che coraggio.
la candidatura di Diperna è figlia delle altre candidature finora presentate. E’ la logica dei numeri. E comunque si presenta al giudizio degli elettori per i 5 anni al governo cittadino. Sarà il popolo sovrano a decidere se dovrà farsi da parte o continuare ad amministrare il paese.