di Andrea G. Laterza

lombardiOggi , al Palazzo di Giustizia di Bari, si è tenuta l’udienza preliminare finalizzata alla decisione del Gup dott. Francesco Mattiace, in merito alla richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura della Repubblica di Bari nei confronti di 11 persone fisiche e di due società (Lombardi Ecologia e Progetto Gestione Bacino Bari 5). Numerosi i capi d’accusa per i reati di: falso ideologico, omissione di atti d’ufficio, truffa, frode in pubbliche forniture, gestione dei rifiuti non autorizzata e disastro ambientale (a norma dell’art. 434 del codice penale).

Concretamente, nel corso dell’udienza si è avuta la costituzione delle parti civili (che, tuttavia, è possibile effettuare anche in seguito, fino alla prima udienza del processo in caso di rinvio a giudizio).

Fondamentale è stata la costituzione del Ministero dell’Ambiente. Inoltre, si sono costituiti numerosi Comuni a cominciare da quelli più direttamente interessati (Mola, Conversano e Polignano), passando per Acquaviva, Valenzano, Triggiano, Bitonto, mentre non risulta costituito il Comune di Rutigliano. Oltre alla Regione Puglia, si è costituita la città metropolitana di Bari.

Tra le associazioni ambientaliste si è avuta la costituzione di Legambiente regionale (con l’avv. Minervini). Non ancora costituito il WWF, che pure era stato indicato dalla Procura tra le parti offese assieme alla Regione Puglia. L’Associazione “Chiudiamo la discarica Martucci” di Mola sta attendendo i ragguagli del proprio legale in merito agli impegni, soprattutto finanziari, che comporterebbe il prendere parte al processo.

Accanto a Legambiente vi è stata la costituzione dell’associazione “Revolution” di Polignano, espressione del locale Movimento cinque stelle.

L’udienza si è aperta con un fuoco di sbarramento dell’ampio collegio di difesa, tra i quali spiccano gli avv. Francesco Paolo Sisto e Michele Laforgia, che ha chiesto tempo per valutare le singole costituzioni di parte civile al fine di chiederne l’eventuale esclusione dal procedimento.

lombardi 1A tale scopo, il giudice per l’indagine preliminare dott. Mattiace ha così concesso un’ulteriore udienza, fissata il 16 febbraio (con congelamento, nel frattempo, dei termini di prescrizione). Un’udienza si terrà anche il 2 marzo, nel caso quella del 16 febbraio si rivelasse non sufficiente ad esaurire l’esame della costituzione delle parti civili e, comunque, finalizzata alla decisione del giudice sul rinvio a giudizio degli imputati.

E’ prevedibile che la fase preliminare terminerà entro aprile, mentre il dibattimento processuale propriamente detto, in caso di rinvio a giudizio, non potrà iniziare prima di settembre.

Dunque, tempi ancora lunghi prima che abbia inizio il processo, dove non mancheranno i momenti forti: a cominciare dalla deposizione di Domenico Lestingi, ex dipendente della Lombardi Ecologia e principale teste per la Procura della Repubblica.

Tuttavia, stando al legale di Legambiente avv. Minervini, non farebbero parte del dibattimento le importantissime e allarmanti informazioni fornite da Lestingi ai NOE dei Carabinieri, e rilanciate dall’Associazione “Chiudiamo la discarica Martucci” con una lettera ai PM Pisani e Bruno: e cioè la presenza, all’interno della discarica Martucci, di un pozzo a dispersione nel sottosuolo che continuerebbe a rilasciare grandi quantità di percolato, configurando in tal modo, di fatto, un disastro ambientale perdurante e continuato. Se l’informazione dell’avv. Minervini corrispondesse a verità, la Procura si priverebbe di una carta fondamentale da presentare nel processo per la dimostrazione dell’esistenza del reato di disastro ambientale.

Insomma, parafrasando Tito Livio (“Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur”), mentre a Bari si discute, Martucci viene inquinata.

Per un approfondimento dei temi rimandiamo i lettori all’articolo “La Lombardi a processo” contenuto nel nostro numero in edicola di Gennaio.

******************************************************************************

pubblicità 1

CITTA’ NOSTRA – MENSILE STAMPATO E SITO WEB

 

Condividi su: