Redazionale
Con una determina del Settore Affari Generali del Comune di Mola, pubblicata il 9 gennaio scorso, è stata impegnata sul bilancio comunale la somma complessiva di € 48.320,00 per l’indennità di risultato da corrispondere ai titolari di posizione organizzativa (ovvero “capi settore”) per l’anno 2014.
Intanto, con la delibera di Giunta n. 3 del 15 gennaio 2015, la Giunta Comunale ha:
1. preso attodelle schede di valutazione con il relativo punteggio sull’attività svolta dal Responsabili dei Servizi nel corso dell’anno 2013, che l’Organismo di Valutazione ha fatto pervenire, debitamente controfirmate dagli stessi responsabili,
2. preso attodelle valutazioni espresse, conformemente a quanto previsto dalle normative vigenti, dal Segretario Generale per l’anno 2013;
3. ha quindi attribuito ai Capi Settori-Responsabili del Servizio, formalmente incaricati delle posizioni organizzative per ciascun Settore dell’Ente ai sensi dell’art. 8 del c.c.n.l. siglato il 31/03/1999, la retribuzione di risultato per l’anno 2013, secondo le previsioni dell’art. 10 del c.c.n.l. siglato il 31/03/1999.
In sostanza, uscendo dal burocratese, con la determina del 9 gennaio sono stati stanziati oltre 48mila euro per l’indennità di risultato del 2014, mentre con la delibera di Giunta del 15 gennaio si stabilisce di corrispondere il premio di risultato relativo al 2013. Tuttavia, nella delibera di Giunta non vengono indicate né la somma complessiva e né i singoli importi da corrispondere a ciascun funzionario per il 2013.
Non risultano allegate neppure le schede di valutazione e, quindi, non si conosce se i responsabili di settore hanno ottenuto il massimo della valutazione (e, quindi, il premio più elevato) oppure una gradazione intermedia.
…..quali risultati???????????????????????????????????????
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La cosa negativa nelle persone è commentare senza cognizioni di causa
Dimenticavo non sono un funzionario interessato..
Scusami, puoi condurmi sulla retta via spiegando questa indennità per quali risultati viene corrisposta, i dipendenti ricevono già uno stipendio e non mi sembra Mola una città brillante, anche per responsabilità delle inefficienze dei dipendenti del “Comune”.
CHAMPAGNE PER TUTTI.
sono gli effetti più noti della riforma Brunetta della Pubblica Amministrazione, per cui è prevista l’introduzione di un sistema retributivo largamente influenzato dalla meritocrazia (valutazione delle performance). I premi di produttività vengono attribuiti in busta-paga, in soluzione unica, ogni anno. La tempistica la decidono le amministrazioni. Pertanto in teoria i più meritevoli dovrebbero ricevere la propria quota di premio (parte variabile) insieme al normale stipendio.
Dunque, da quanto ne so io, in questo caso, l’indennità di risultato 2014 si riferisce agli obiettivi conseguiti nel 2013 dai capi settori grazie al lavoro del personale dipendente (quelli che lavorano seriamente). E’ come dire per il modello 730/15 reddito 2014. Non può essere diversamente perchè il 2014 è appena finito e le valutazioni richiedono tempo.
Il premio di produttività viene conferito al settore non al funzionario inteso come capo settore. Successivamente il capo settore premia il personale di competenza con propria valutazione con una quota di questo premio trattenendo il resto per sè.
Ovviamente non sarà premiata la produttività del dipendente perchè la valutazione è discrezione del capo settore ma possono incidere tanti fattori estranei al lavoro. Tutto ciò per ipotesi, ma di solito così avviene.
Pertanto da quanto si vede questo sistema di incentivazione non ha dato i risultati sperati. E Renzi già voleva abolirlo un anno fa, mentre il ministro Madia potrebbe metterci mano nella riforma della Pubblica Amministrazione in discussione in parlamento- Dunque, possiamo imprecare, insultare, ma quei soldi gli spettano per legge vigente, e anche se non li meritano, non possiamo farci niente. Ciò avviene in tutte le amministrazioni dello stato.
Quanto Lei dice non è corretto.
Infatti, la determina e la delibera di Giunta fanno riferimento alla teribuzione di risultato, non ad un generico premio di produttività per la generalità dei dipendenti(che in realtà per i Comuni si chiama “trattamento accessorio”).
Pertanto, la retribuzione di risultato NON viene corrisposta a tutti i dipendenti ma soltanto ai capi settore che, quindi, la trattengono ovviamente per sè, senza girarne una parte (come Lei afferma) ai propri collaboratori: quello che Lei dice non ha senso…
Ricordiamo che nel Comune di Mola i capi-settore sono sette e, quindi, la cifra di € 48.320,00 per il 2014 (mentre per il 2013, ad una ulteriore verifica, risulta una cifra di € 52.090,00) va divisa per i sette capi-settore.
Tuttavia, non è dato sapere se la cifra è stata/verrà corrisposta al 100% (in base ad una valutazione completamente positiva dell’operato) oppure è stata/verrà corrisposta in misura inferiore al 100% in tutti i sette casi o in alcuni di essi.
Infatti, alla determina del settore Affari generali e alla delibera di giunta non sono state allegate le schede di valutazione dei capi-settore elaborate dall’Organismo di valutazione che, però, per le norme sulla trasparenza della P.A., avrebbero dovuto integrare gli atti o quanto meno essere visibili in merito al punteggio attribuito a ciascuna posizione.
errata corrige: retribuzione di risultato (non “teribuzione”)
dott. Laterza se proprio ci tiene si legga la legge Brunetta e vedrà che è la stessa cosa. Volendo si informi presso il comune e riceverà le risposte che cerca. E’ inutile discutere con lei che sa tutto e non ci tengo nemmeno. Continui a leggere l’Albo Pretorio ogni giorno, e se non lo fanno chieda ai sensi della l. 241/90 l’elenco dei capi settore e la cifra assegnata, e anche le schede di valutazione.
Se Lei (o chiunque altro) scrive una cosa sbagliata, fuorviando così i lettori, la nostra redazione ha il dovere di correggere l’informazione (non il giudizio).
La sua informazione (e cioè che la retribuzione di risultato viene “spalmata” su tutti i dipendenti comunali) è sbagliata.
Come già detto la retribuzione di risultato viene corrisposta soltanto ai capi-settore e non girata in parte (come dice lei) ai dipendenti.
Prenda la buona abitudine, se vuole sostenere le sue tesi, di riportare gli estremi di legge, altrimenti i lettori potrebbero pensare che Lei utilizzi questo spazio per fare disinformazione e depistare i meno informati.
l’ho fatto, ho menzionato la legge brunetta. Basta andare sui motori di ricerca. La legge è del 2001 e questo premio annuale per il personale viene assegnato da anni, anche quando lei era amministratore comunale, soltanto che allora le delibere e le determine non erano pubblicate sul web ma sull’albo pretorio cartaceo e che quindi praticamente nessuno conosceva. Da allora hanno legiferato ulteriormente riguardo alla trasparenza amministrativa, che a quei tempi era esigua.
Se legge la premessa della determina, visto che la gratifica è prevista dalla legge, ci dovrebbero essere i riferimenti di legge.
Che il premio sia spalmato è sicuramente previsto dai contratti di lavoro e si veda il sito dell’ARAN.
Citare la legge Brunetta non significa molto. Di una legge si citano il numero e, per andare nello specifico, l’articolo e il comma. Questa è la prassi per fare riferimento ad una normativa.
Quello che Lei dice continua a non avere senso, perchè confermo che la retribuzione di risultato è appannaggio SOLTANTO dei capi-settore. Il che è peraltro scritto molto chiaramente sia nella delibera di giunta che nella determina.
Quindi, in definitiva, la retribuzione di risultato NON è spalmata assolutamente sugli altri dipendenti. E con questo mi pare che la diatriba si possa chiudere, anche perchè vedo che Lei non è assolutamente ferrato sull’argomento a differenza di quanto vuole far credere.
lei è il campione degli insulti e tanti bla bla e lei era consigliere comunale ai tempi della riforma brunetta e già allora c’erano queste valutazioni e premi. Chissà perchè lei lo scopre solo oggi.
Allora giusto per chiarire, cominciamo dall’inizio.
La riforma Brunetta è la legge La legge n. 15 del 4 marzo 2009 e contiene gli indirizzi fondamentali della riforma della pubblica amministrazione. Nella legge sono contemplati i temi principali della riforma: performance, valutazione, trasparenza, premi e sanzioni disciplinari, dirigenza, contrattazione collettiva e azione collettiva. Le legge 15/2009 è stata attuata da due decreti legislativi: il decreto legislativo n. 150/2009 e il decreto legislativo n. 198/2009.
Il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 attua la legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttivita’ del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni. Se lei lo va a leggere c’è scritto tutto, dalle valutazioni ai premi.
riguardo al comune di Mola, dovrebbe leggere la delibera di GC n. 3/2015 che sta sull’albo pretorio avente come oggetto: art. 10 del CCNL 31/03/1999 – Indennità di risultato anno 2013 – Determinazioni.
Già l’oggetto dà indicazioni sulla portata, e comunque in premessa viene richiamato il C.C.N.L. siglato il 31/03/1999. L’art. 10 è intitolato “retribuzione di posizione e retribuzione di risultato”. La determina n. 1564 del 31.12.2014 determina appunto l’impegno di spesa per retribuire la parte accessoria dei responsabili di settore prevista dall’art. 10 del CCNL.
Orbene, fin qui ci siamo per la retribuzione dei capi settore. Il buon Laterza dice che i dipendenti vengono esclusi. Può sembrare così, ma il premio va al settore e una parte del premio, ciascun responsabile di settore, lo attribuisce ai dipendenti secondo una propria valutazione con i criteri previsti dalla legge o meglio dal D. Lgs. succitato. In quale percentuale lo stabiliscono i sindacati. Se così non fosse sarebbe sciopero bianco.
Difatti la performance se c’è stata è in parte merito dei dipendenti e il premio di ciascun dipendente viene determinato dal capo settore con delle tabelle e secondo i criteri dell’art. 9 del succitatato decreto, e con punteggi che spesso non riguardano le capacità professionali.
Dott. Laterza ci vuole umiltà, lei queste cose le doveva sapere, è lei che non ferrato nella materia. C’è un candidato sindaco che è sindacalista, magari se legge qui ci dà il proprio contributo. Occhio all’albo pretorio dove saranno pubblicate le varie somme premio. I premi per i dipendenti finiranno in busta paga, e pertanto non saranno pubblicati.
Ancora una volta lei continua a bluffare, anche se finalmente ha svelato di essere un dipendente o ex dipendente pubblico (e un po’ l’avevamo capito…). Ci mancano solo le sue generalità: e correttezza vorrebbe che le fornisse alla comunità dei lettori.
Ribadisco che il premio di risultato è appannaggio dei soli capi-settore, cosa che lei ha sempre negato.
Nello scrivere l’articolo non ci siamo stupiti di nulla: abbiamo semplicemente dato un’informazione ai cittadini, chiedendoci soltanto quale fosse stato il punteggio attribuito poichè non erano allegate le schede di valutazione.
E’ ovvio, che conosciamo la normativa di settore e che le retribuzioni accessorie ci sono da tempo. E questo cosa vuol dire? Abbiamo letto una determina e una delibera di giunta in albo pretorio e ne abbiamo dato notizia. Tutto qui, ma lei evidentemente è abituato a fare di ogni capello una trave.
la notizia aveva scandalizzato diversi utenti, che giustamente disapprovavano l’entità di quelle cifre, così ho spiegato che la legge gliele concede come stipendio accessorio.
Possiamo chiamarla indennità di risultato o performance o come vuole, ciò che conta è la sostanza. Se mi pongo un obiettivo e lo centro vuol dire che ho migliorato la mia produttività.
La misurazione della performance viene fatta virtualmente tenendo conto di diversi fattori. L’art. 11 del decreto legislativo 150/2009 recita che di questi atti deve essere data pubblicità, quindi lei ne ha tutto il diritto per esigere la loro pubblicazione sul sito istituzionale.
Secondo me la verità è che si è detto e scritto tanto sulla casta dei politici, dei notai, dei giornalisti, dei taxisti, dei farmacisti, ecc. Si dice poco della casta dei dipendenti comunali e capi settore. Se non ho capito male questa indennità deve essere comunque corrisposta, è sufficiente raggiungere i risultati prefissati dagli stessi capi settore, tipo mi prefiggo di fare un salto in alto di un cm, ecco l’ho fatto, pagami. I sindacati poi (dipendenti comunali stessi) contribuiscono alla spartizione!!!
veritas più o meno va così. Gli obiettivi vengono fissati dal PEG dalla Giunta Comunale. Il sistema fu fatto per incentivare i dipendenti, compresi i capi, ma non ha sortito gli effetti sperati. Si è ridotto a una mera spartizione, considerando che gli stipendi dei dipendenti pubblici sono bloccati dal 2009, e pertanto questa parte variabile la assegnano un po’ a tutti per arrotondare lo stipendio.
se ricordo bene, il governo lo ha bloccato un anno fa e poi ha fatto marcia indietro e forse il ministro Madia lo riformerà. Ma in ogni caso i fannulloni saranno comunque premiati perchè in Italia va così.
AVVISO AI LETTORI
Siamo costretti a tornare sulla questione perchè di forte interesse pubblico: lo si deduce dal numero di contatti e dalla condivisione del nostro post su numerose bacheche dei social network, con ulteriori confronti e discussioni.
Informiamo i lettori che Città Nostra sta eseguendo una ricognizione sugli strumenti di premialità adottati nel nostro Comune e sulle modalità di erogazione. Nel prossimo numero in edicola e/o nei numeri successivi, approfondiremo la questione, pubblicando un apposito dossier.
Per il momento, ribadiamo che la “retribuzione di risultato” è appannaggio dei responsabili di settore (che a Mola sono sette), mentre il “premio di risultato” è (se ne ricorrono gli estremi) corrisposto agli altri dipendenti.
La determina e la delibera di Giunta di cui abbiamo riportato gli estremi, recentemente pubblicate nell’albo pretorio on line, fanno riferimento alla sola “retribuzione di risultato”, a differenza di quanto taluni hanno voluto far credere (sviando così i lettori) nel corso del presente dibattito.
Mi permetto di intervenire sull’argomento in quanto ex funzionario pubblico. La questione si può riassumere, in breve, in questi termini.
A seguito della legge Bassanini, il sindaco con apposita disposizione sindacale individua e nomina i responsabili di servizio conferendo loro le funzioni dirigenziali(laddove non ci sono dirigenti). Il contratto collettivo nazionale di lavoro prevede per i facente funzione e quindi capi settore una indennità di posizione organizzativa che nulla ha a che vedere con il premio per il raggiungimento degli obiettivi. Poi l’amministrazione comunale si pone degli obiettivi da raggiungere attraverso i settori. Quello che è stato liquidato è il raggiungimento degli obiettivi ovvero il punteggio raggiunto da ognuno dei capi settore che può essere massimo cento. A giudicare il buon operato e quindi il raggiungimento degli obiettivi viene nominato un Team che si chiama nucleo di valutazione. Le liquidazioni sono tutte lecite vi è solo da riscontrare quali fossero gli obiettivi da raggiungere e il punteggio assegnato a ciscuno di essi. La cosa invece che a mio parere non funziona è che il premio è giusto darlo in percentuale ma non capisco perchè non si è mai visto il demerito con accertata responsabilità da parte dei responsabili. Il premio per il resto dei dipendenti (produttività individuale) non ha nulla a che vedere con il premio dei capi settore. Una mia considerazione personale è che i capi settore tanto raggiungono il buon risultato grazie solo ed esclusivamente ai collaboratori (i dipendenti del settore) e non certo da soli. Il guaio delle pubbliche amministrazioni e direi anche il danno economico sono proprio i costi dei dirigenti e dei facenti funzioni. L’ho detta in breve spero di essere stato chiaro.
Sirio, Lei ha correttamente riassunto quanto Città Nostra ha scritto nel corso di questo dibattito, a differenza di quanto invece esposto in maniera fuorviante da altro lettore.
Infatti, la retribuzione di risultato è riservata ai capi settore, mentre, come lei conferma, “il premio per il resto dei dipendenti (produttività individuale) non ha nulla a che vedere con il premio dei capi settore”.
Ribadiamo che stiamo approfondendo l’intera questione, con particolare riguardo alla (al momento) mancata trasparenza informativa in merito ai punteggi di valutazione, per l’anno 2013, per i capi-settore espressi dal Nucleo di valutazione.
Altresì, stiamo approfondendo i profili della premialità riservata al resto dei dipendenti.
Il tutto sarà oggetto di un dossier che pubblicheremo sul nostro mensile.
Egregio Dott. Laterza, sarebbe interessante anche, per completezza di indagine, conoscere quanto costano i capi settore del comune di Mola in termini di stipendi, di posizione organizzativa e di raggiungimento degli obiettivi rispetto a tutta la spesa del personale. A mio parere 7 capi settore sono un enorme spreco di denaro in considerazione del fatto che il comune ha circa 80 dipendenti compreso i capi settore. Sono certo che i numeri saranno interessanti e che comunque sono dati che non hanno bisogno di nessun veto.
a differenza di quanto taluni hanno voluto far credere (sviando così i lettori) nel corso del presente dibattito.
Lei dott. Laterza è fuori strada .. sviando i lettori? ma lei pensa che lo abbia fatto di proposito? ma che ci guadagno? ma mi faccia il piacere.
Sirio la pensa come lei e va bene, chi la pensa diversamente viene insultato. Io continuo a pensarla come voglio, anzi spero sia così per il bene dei lavoratori che hanno permesso ai capi di raggiungere gli obiettivi.
Quando lei era consigliere comunale succedeva la stessa cosa ma non si è scandalizzato, e fino all’altro giorno non sapeva neanche quale fosse la riforma Brunetta, Eppure il consigliere comunale può mettere il naso ovunque.
Se proprio volete fare un servizio ai lettori, chiedete la pubblicità degli stipendi dei capi settore.
Ho già scritto che pubblicheremo un dossier sulla questione. Lo leggerà, se vorrà, andando in edicola: non pubblichiamo gli approfondimenti sul sito.
Quanto alla mia mancata conoscenza della riforma Brunetta, è solo una sua opinione, peraltro indimostrata: tanto che è lei che continua ad avere le idee confuse in proposito tra retribuzione di risultato e premio di produttività.
Guardi che io non mi sono scandalizzato di nulla: se legge con attenzione (cosa che, come ha dimostrato più volte in passato, di solito lei non fa) il mio articolo e i successivi commenti, vedrà che mi sono limitato a dare una notizia e a commentare soltanto che nella determina e nella delibera, da me evidenziate, mancano le percentuali di raggiungimento della performance assegnata ai singoli capi-settore, e ciò al fine di capire se il punteggio attribuito dal Nucleo di Valutazione è stato 100 oppure inferiore a 100.
Spero che questo le sia chiaro una volta per sempre.