di Donatello Biancofiore

??????????E’ un’Ares senza paura quella che torna dalla difficile trasferta di Matera, gran partita, l’ennesima, a testimonianza di un condizione ormai eccellente e di consapevolezza assimilata della propria forza.

Non sono arrivati i tre punti, alla fine nella Tensostruttra lucana è stato 5-5, ma applausi ugualmente, anche dagli sportivi tifosi della città dei sassi che hanno assistito a una splendida sfida tra due delle squadre più forti di questo girone F di serie B.

Certo, senza l’espulsione tirata fuori come coniglio dal cilindro – per usare un eufemismo – di De Simone per un secondo giallo inesistente, forse staremmo qui a scrivere della terza vittoria consecutiva e di una rincorsa ancora scintillante ai due battistrada Cisternino e Sammichele.

Va comunque dato merito alla Takler, brava nel colpire a freddo la squadra di mister Di Bari e ad approfittare con tempismo dello scompenso psicologico seguente all’uscita del portierone brindisino con le due reti di Maiullari e Dall’Onder. La vetta si allontana, e i sogni di gloria diventano più sfocati, ma una cosa è certa, questa Ares è in un grande momento ed è capace d’ora in avanti di mettere alla corde qualunque avversario.

LA GARA Mister Di Bari non riesce a recuperare D’Ecclesiis (che sara’ probabilmente disponibile nella prossima gara interna col Fata Morgana) e si affida in avvio allo stesso quintetto di partenza della sfida col Sant’Isidoro: De Simone, Satalino, Ferdinelli, Sabato e Impedovo.

La Takler approccia con Rafael, Maiullari, Panarella, Aruanno e Dall’Onder e sembra avere subito una marcia in più: nemmeno due minuti di gioco ed è già vantaggio, Pannarale scippa palla a Satalino e punta la porta De Simone esce a valanga ma sul rimbalzo la palla resta minacciosa in area molese dove c’è appostato Aruanno che controlla e insacca.

Doccia fredda per l’Ares che sembra ancora nello spogliatoio, passano altri quattro minuti e giunge il raddoppio dei padroni di casa su calcio d’angolo: batte Barbosa la difesa molese sonnecchia e lascia senza marcatura l’uomo più pericoloso, Dall’Onder, che appostato a un soffio dalla porta non deve far altro che stoppare e mettere nel sacco. Minuto sei e dell’Ares ancora pochissime tracce, ma è solo questione di tempo e assestamento, così Ferdinelli e compagni cominciano piano piano a prendere le misure agli atleti in maglia blu, un paio di appuntamenti mancati di un niente a tu per tu con Rafael, da Satalino e Garofalo, e  arriva il gol che dimezza lo svantaggio.

Da Garofalo a Antonazzo che sulla fascia mette in moto la locomotiva e risucchia Aruanno, fendente tesissimo per l’accorrente Lacoppola, l’uomo dei tagli sul secondo palo, piatto al volo e svantaggio dimezzato al minuto 10. Da qui in avanti è un crescendo dell’orchestra molese, Rafael ci mette le pezze, bravo anche De Simone – ammonito per proteste in avvio – su sventola di Dall’Onder (12’), ma il 2-2 è nell’aria e lo sigla l’uomo del momento, Gianni Sabato, gran corsa di Garofalo che recupera palla in difesa si auto-lancia sull’out destro, altro scarico perfetto per il numero 9 libero da marcature, stop, dribbling su Rafael in uscita disperata e appoggio nella rete sguarnita 2-2, e il minuto è il 16.

Il gol galvanizza ulteriormente i ragazzi oggi ancora in maglia nera, è un assalto al fortino lucano, Sabato, sempre lui, timbra la traversa al 17’ e Ferdinelli si vede stoppato da un grande intervento di Rafael, su una ripartenza della Takler anche De Simone fa gli straordinari e con una uscita kamikaze disinnesca il tentativo di segnatura del sempre pericoloso Aruanno.

Si va negli spogliatoi con un 2-2 che comincia stare stretto all’Ares, che nel corso dei minuti è venuta fuori alla grandissima dopo essere scesa in ritardo sul parquet di almeno 6 minuti rispetto ai lucani. Si rientra in campo e pare non essere cambiato nulla, Mola all’arrembaggio. L’uomo della serata ha il 9 sulla schiena e gioca con la casacca nera dell’Ares, stop e girata al volo eludendo marcatura con cuoio che toglie le ragnatele dalla rete di Rafael.

Sabato si traveste da Re Mida e qualunque cosa tocchi diventa oro: minuto 22, De Simone sventa attacco Takler e imbuca con le mani, il laterale di Mola prende palla prima di meta campò e in venti metri ne da dieci a Pannarale, Rafael gli va incontro per chiudere lo specchio ma viene infilato da una traiettoria a fil di gommato che segna il poker esterno, tripletta personale di Gianni Sabato. A questo punto brava la Takler a non gettare i remi in barca e non smarrire la bussola: gran giocata di Dall’Onder che da posizione defilata con Garofalo addosso si inventa un tacco verso il centro dell’area, la diagonale Ares è in vacanza e Barbosa deve solo mettere il piede a pochi centimetri dalla porta per il 3-4.

A questo punto sale in cattedra l’arbitro Candeliere di Catanzaro: azione trascinante di contropiede Ares, Mattia De Simone anticipa dall’Onder e parte all’assalto della porta lucana, c’è Garofalo libero, e siam due contro uno, Leucci in ripiegamento disperato intercetta l’assist e la palla va in fallo laterale e torna per il rimbalzo tra le mani del 12 brindisino che nell’atto di tornare tra i pali la mantiene tra le mani una frazione di secondo e la rilascia per il fallo laterale a favore dell’Ares.

Per un motivo sconosciuto Candeliere fischia, ferma il gioco e ammonisce l’estremo del Mola, che col giallo del primo tempo deve incredibilmente lasciare il campo e la squadra in 4. Qui gira la gara che prende una nuova piega, l’Ares ancora sotto shock per l’ingiusta espulsione e con la rabbia ad offuscarne la vista prende il 4-4 da Maiullari nei due minuti di inferiorità.

Il gol preso scalfisce ancor di più l’equilibrio psicologico della squadra di Di Bari, che si sente, a giusta ragione defraudata, Matera fiuta il momento di scompiglio e ancora con Maiullari imbecca un fendente a centro area dove le marcature ancora una volta non sono rispettate e l’armadio dall’Onder è libero di appoggiare a pochi passi dalla linea di porta con Sghembri incolpevole.

Nell’arco di 1 minuto la partita è capovolta. L’Ares schiuma rabbia e lo dimostrano l’espulsione del secondo De Candia e l’ammonizione di Giannoccaro dalla panca, Di Bari è costretto a chiamare time-out per tamponare emorragia e il minuto in panca serve a reincollare i pezzi. Bravi i ragazzi a rientrare in campo e riprendere a giocare cancellando due minuti di delirio.

Il tempo scorre, Matera sembra aver finito la scorta di ossigeno mentre l’Ares dimostra di averne ancora e riprendere a macinare gioco. Rafael fa miracolo su Ferdinelli e anche Schembri è prontissimo su una conclusione di Stigliano (28’), ancora il portierone brasiliano a far pentole e coperchi su una puntata di Antonazzo (31’), l’Ares spinge sull’acceleratore e inevitabilmente lascia il fianco scoperto, su una di queste puntate sempre il capitano salva sulla linea un tiro a colpo sicuro di Maiullari che aveva aggirato Schembri.

Ma il pareggio è lì alla portata e lo sigla Ferdinelli dopo aver aggirato l’antifurto di Pannarale, ripartenza lancinante rientro sulla sinistra e diagonale ad incrociare tra palo e rete dove Rafael può solo guardare. Pareggio meritato, ma l’Ares non si accontenta e prova a ricentrare il sorpasso, anche a mister Andrisani il pareggio non piace e inserisce il quinto di movimento a 3 dalla fine.

L’Ares però si difende bene e prova a colpire sfiorando il sorpasso in un paio di occasioni con Garofalo e Satalino,  mentre l’ultima pezza la mette Sghembri decisivo con una sola mano su bomba scagliata da Dall’Onder. Arriva la sirena e gli applausi del numeroso pubblico, due punti persi per entrambe nella rincorsa alla vetta, ma chi resta sicuramente con più amaro in bocca è l’Ares. Un’Ares, che non porta i tre punti a casa ma ha fatto ancor auna volta una grande impressione.

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