Comunicato stampa e Intervista a Farella

PSIFinora abbiamo lasciato correre su diverse inesattezze, al limite della strumentalizzazione, riguardanti il nostro ruolo e operato all’interno della coalizione “Bene Comune per Mola 2015”, consci dell’importanza di tenere bassi i toni in un momento delicato del nostro percorso di costruzione di una valida ed efficace alternativa al magro bilancio dell’amministrazione civica della destra di questi ultimi cinque anni.

Ora che la macchina delle primarie è ormai in moto e fra poco più di una settimana avremo il candidato sindaco della nostra coalizione, ci pare giusto e opportuno fare qualche precisazione su quanto il nostro Partito ha già dato per la costruzione di tale percorso e sulle posizioni assunte a tale riguardo.

Correva l’8 marzo (corsi e ricorsi storici) del 2012 quando lanciavamo l’appello pubblico  “Analisi e confronto per ricominciare” col quale invitavamo tutti i partiti e i movimenti di centrosinistra a “costruire un nuovo progetto”, facendo tesoro degli errori commessi nel 2010. Con un nuovo documento del 9 maggio 2012 auspicavamo, fra l’altro, anche l’allargamento dei confini della nostra coalizione a movimenti civici al di fuori degli stretti confini del centrosinistra classico.

Da allora abbiamo sempre insistito su questa strada e siamo stati coprotagonisti non secondari dei risultati odierni del cammino che ci ha portati all’attuale coalizione. Nell’ultimo periodo, viste anche le condizioni che si erano create per il concorso alle primarie per la scelta del candidato sindaco, il nostro Partito ha ritenuto  utile e proficuo individuare nella figura del nostro compagno Vittorio Farella -al quale non si possono non riconoscerepassione politica e impegno sociale, che ha profuso per decenni e tuttora continua  a fare, nonché unalunga esperienza amministrativa- un aspirante degno per ricoprire tale ruolo.

Purtroppo si è ritrovato a fare i conti con un imprevisto, diventando destinatario di una richiesta di immediata sospensione dalla carica di Presidente dell’Associazione “Chiudiamo la discarica Martucci”, non contemplata dallo Statuto, almeno in questa fase, ed invece sollecitata con richiesta di un’apposita assemblea all’uopo convocata dal Collegio dei Probiviri adducendo motivi “etico-morali”. Di fronte a questa inattesa mossa e nell’attuale situazione che vede l’azione giudiziaria sulle vicende della discarica Martucci e l’analisi delle acque di falda dei pozzi in corso, ma soprattutto per la presa di posizione della gran parte degli associati che gli hanno pressantemente chiesto di restare al suo posto, nostro malgrado e nonostante la contrarietà espressa dal Partito, egli ha deciso di rinunciare alla sua candidatura a tale competizione.

Ciò avveniva sabato 7 febbraio e perciò si richiedeva un incontro urgentissimo a tutti i Partiti e Movimenti della coalizione, per darne immediata comunicazione. Tale incontro veniva però fissato solo per il successivo lunedì nel tardo pomeriggio, a poche ore dalla scadenza dei termini per la presentazione delle firme di sottoscrizione della candidatura.

Tutti ormai sapevano e dunque non si comprende quel “fuori tempo massimo” fatto circolare a sproposito, oltre che con inesatto riferimento temporale. Ma quel che è più difficile da accettare è l’insistenza nel gridare al complotto, se non anche al raggiro, seminato inopportunamente e del tutto fantasiosamente, se non anche strumentalmente.

Bene, si sappia con chiarezza:  nella riunione del Partito dell’11 febbraio, nella quale si comunicava la rinuncia di Vittorio Farella a correre per le primarie, si stabiliva altresì  di lasciare liberi iscritti e simpatizzanti di scegliere il loro candidato preferito tra i due concorrenti in gara.

Queste le nostre posizioni, senza alcuna polemica o rancore, ma per puro amore della verità.

Per la Sezione di Mola del P.S.I.

LE PRECISAZIONI DI FARELLA

Ecco cosa ha risposto Vittorio Farella alle domande del nostro Nicola Rotondi:

1) Un quesito che gli addetti ai lavori si sono posti: come mai hai rinunciato a competere alle primarie?

E’ stata una decisione sofferta e non facile perché, stretto tra due esigenze entrambe meritevoli di grande considerazione, mi sono visto costretto ad operare una scelta. Partirei, però, dalla premessa: perché ho scelto di candidarmi sapendo che così facendo avrei affrontato il nodo della sospensione ed eventualmente (ad elezione avvenuta) della decadenza dalla carica di Presidente dell’Associazione “Chiudiamo la discarica Martucci”? L’ho fatto in seguito a sviluppi all’interno della coalizione “Bene Comune per Mola 2015”, formatasi in occasione delle elezioni amministrative del prossimo maggio e che ha previsto il metodo delle primarie per la scelta del suo candidato sindaco, che ha indotto il mio Partito, il PSI, a ritenere la mia candidatura autorevole e validamente concorrenziale rispetto agli altri competitori in campo. Da qui un pressing assillante che mi ha portato a sciogliere la riserva, ben conscio che guidare eventualmente i processi amministrativi è ben altro rispetto alla “moral suasion” esterna. Ma la mia discesa in campo ha, di contro, creato una sorta di reazione all’interno dell’Associazione, mercé anche un’accelerazione nella richiesta di mettermi subito da parte da parte proveniente da alcuni associati. Di qui un ulteriore pressing a lasciar stare e a tenere le redini del nostro sodalizio, memori dei grandi successi conseguiti anche grazie alla mia guida e della fase delicata di diverse questioni ancora da definire (vedi indagini sui pozzi e procedimento penale in corso). Sinceramente ci ho riflettuto molto e alla fine non me la sono sentita di abbandonare, almeno in questo momento, la guida di una creatura a cui ho contribuito non poco. Ciò mi è costata una grande avversità del mio Partito e una delusione che ho raccolto tra tanti (non avrei mai immaginato fino a questo punto) sostenitori che mi hanno esternato tutto il loro disappunto. Ma quando si assume una decisione su casi conflittuali, si sa, ci sarà sempre qualcuno che resterà scontento e questa volta, devo mestamente confessarlo, fra questi, oggi a posteriori, ci sono anch’io. Essendo una decisione tutta interna alla coalizione abbiamo inteso darne comunicazione immediatamente agli altri nostri partner e non abbiamo, francamente, fatto in tempo a darne comunicazione all’esterno che già divampavano strumentalizzazioni: il che ci ha consigliato di non versare ulteriore benzina sul fuoco. 2) Qual è stata la reazione del partito? Come già anticipato la reazione è stata di aperta avversità e contrarietà alla mia decisione, anche perché generosamente i compagni si erano tuffati nella raccolta delle firme, sapendo che per una piccola formazione il compito era più difficile che per altri e generosamente hanno raggiunto il loro obiettivo. Anche  per questo si sono sentiti in qualche modo traditi, ma alla fine hanno dovuto accettare la mia decisione.

3) Eppure, la tua scelta ha determinato un’interruzione lungo la strada delle primarie intrapresa dalla coalizione Bene Comune per Mola 2015. Anche qui si è innestato un argomento “trasversale”, nel senso che si è determinata una valutazione di modifica di aspettative da parte dei candidati rimasti in gara e si è data la stura a strumentalizzazioni e sospetti fuori da ogni oggettività e, se si vuole, anche privi di una logica stringente. Mi spiego meglio: quanto mi è accaduto, e già riportato nella mia prima risposta, fa strame di ogni strumentalizzazione, così come pure è del tutto teorico il presunto vantaggio (o svantaggio) dei due concorrenti rimasti in campo per due motivi ben precisi: 1) perché il nostro Partito ha lasciato libertà di scelta ai propri iscritti e simpatizzanti fra i due competitori; 2) perché una buona parte degli elettori che si recano alle primarie lo fanno per sostenere il loro candidato, altrimenti non si presentano al voto. Dunque logiche “interne” che non potevano pregiudicare la partita in corso: e così è stato, grazie al buonsenso dei più.

4) Nel caso in cui ti proporrai come candidato consigliere, quale sarà la tua posizione nei confronti dell’associazione “Chiudiamo la discarica Martucci? Anche in questa eventualità potresti essere sottoposto a una sospensione, come da statuto.
Questa argomentazione merita una riflessione attenta e una spiegazione che fuoriesca dalle logiche degli schieramenti politici in campo se non, peggio, dalle relative strumentalizzazioni. In molti, infatti, mal celano fondati  interessi di parte spacciandoli per motivi etici e morali. Vediamone le ragioni. Molto spesso mi capita di vedere e leggere commenti su social network coperti dall’anonimato: orbene, al di là della codardia di nascondersi e non affrontare una interlocuzione aperta e leale, tale atteggiamento è piuttosto funzionale a non scoprire l’interesse di parte, piuttosto che la vantata terzietà o specchio di opinione obiettiva. Nel caso di specie chi vede l’uso strumentale della nostra Associazione “Chiudiamo la discarica Martucci” a fini elettorali giammai ha inteso partecipare alla sua attività e ne ha criticato l’operato, nonostante gli eclatanti risultati che ha raggiunto: valga per tutto l’ampio riconoscimento popolare, sfociato in più di una manifestazione pubblica di grande partecipazione a Mola (con migliaia di cittadini coinvolti come mai se ne erano visti) e a Bari (cosa mai verificatasi prima di allora con l’intensità partecipativa riscontrata), così come il riconoscimento istituzionale a tutti i livelli, dalla Regione, con tutti i suoi organi (dal Presidente della Giunta e dei suoi assessori, nonché del Presidente del Consiglio e dei Presidenti di Commissioni Consiliari), alla Provincia, ai Comuni coinvolti dalla nostra organizzazione nelle battaglie ambientali (si pensi a Polignano e Rutigliano)  e alla stessa ATO, che hanno trovato nell’Associazione il loro interlocutore privilegiato, piuttosto che le Amministrazioni di Mola e Conversano (territorialmente competenti per le vicende ambientali ed anche sanitarie). Ebbene dietro l’anonimato si celano quasi certamente quegli antagonisti politici che vedono come il fumo negli occhi un legittimo impegno nelle Istituzioni, da dove meglio e più incisivamente possono condursi tali battaglie, degli animatori di tali lotte, perché sicuramente intercettatore di consensi. In questa chiave la mia considerazione non può che essere: conoscendo profondamente lo Statuto, alla cui definizione e stesura ho personalmente, pienamente e coscientemente, partecipato conoscevo e conosco bene le conseguenze del mio impegno diretto nella competizione elettorale ed avevo scelto, con altrettanta compiutezza e consapevolezza, di partecipare alle primarie per la candidatura a sindaco della coalizione “Bene Comune per Mola 2015 “ uscendone per i motivi ormai ben noti, come precedentemente già chiarito. Al momento la situazione non è mutata e pertanto il problema non sussiste; ma, per onestà e chiarezza, nessuno potrà impedirmi, ove le condizioni lo dovessero richiedere, di mutare opinione. E quando parlo di condizioni non mi riferisco certo al mutamento di una mia opinione personale.

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