Comunicato stampa
Con la Terra di Mola si aprono prospettive occupazionali.
Il Comune di Mola di Bari è proprietario di vari appezzamenti di terreni a vocazione agricola, tale patrimonio, individuato con il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari del 2012, è finalmente oggetto di un’azione di valorizzazione ed utilizzazione produttiva a fini economici e occupazionali.
Ci sono ettari di terra dati in affitto a privati dagli anni ’80, nuovi terreni da individuare e mettere al centro dell’intervento strategico del Comune di Mola volto al recupero produttivo, ambientale e paesaggistico dell’Agro molese.
Grazie all’iniziativa dell’Assessorato al Lavoro, supportato dalla dott.ssa Maria De Bellis, la Giunta Comunale, in data 24.02.2014, ha approvato la delibera n. 24/2015 che demanda ai Responsabili dei settori interessati l’individuazione di aree ed edifici rurali da destinare al recupero produttivo nonché alla predisposizione di bandi pubblici per l’assegnazione in conduzione degli immobili rurali (con assegnazione di una quota superiore alla metà dei beni medesimi in favore dei giovani di età inferiore a 40 anni).
la delibera segna un radicale cambiamento nella gestione politica del patrimonio in funzione del soddisfacimento della crescente domanda di lavoro, mi auguro che possano fiorire presto nuove attività legate all’agricoltura, le premesse ci sono tutte.
Seguo con costante attenzione le ulteriori misure di sostegno all’occupazione già avviate (cantieri di cittadinanza, lavoro minimo di cittadinanza, acquisto di voucher) grazie al supporto degli uffici comunali, impegnati nel rendere concrete le azioni di Politica attiva del lavoro, grande cambiamento della politica locale.
Assessore alle Politiche Attive del Lavoro (Vitangelo Caprio)
è il settore Patrimonio che dovrebbe avere un elenco di questi terreni da affittare, e affittati a chi e per quale canone, che c’entrano gli altri settori? Se questo elenco non c’è, prima di tutto bisogna fare una ricognizione del patrimonio e poi per l’assegnazione, bandire una gara ad evidenza pubblica.
Chi è già affittuario, dovrebbe dimostrare di averne ancora i requisiti. I canoni dovrebbero essere rivalutati, e comunque i contratti non dovrebbero essere prorogati ma lasciati scadere, per poi procedere ad una nuova gara ad evidenza pubblica.
Il comune potrebbe così far lavorare chi vuole davvero lavorare. tenere il patrimonio in ordine, e lucrare qualche soldo da reinvestire nella manutenzione. Tutto alla luce del sole, pubblicato sull’albo pretorio.
Allora che siano pubblicati dal comune perchè i cittadini hanno diritto di sapere quali sono i terreni già affittati, a chi e per quale canone, poi con i bandi si conosceranno quelli liberi.