di Andrea G. Laterza

Ieri è stata finalmente approvata dal Parlamento la legge che punisce i delitti ambientali, con l’individuazione di figure di reati finora non previsti in maniera specifica dal codice penale.

Si tratta di cinque nuovi reati: inquinamento ambientale, disastro ambientale, traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività, impedimento del controllo e omessa bonifica.

Inoltre, sarà molto più difficile che i reati vadano in prescrizione, così come accaduto, ad esempio, per il caso eternit di Casale Monferrato.

http://www.repubblica.it/ambiente/2015/05/19/news/ecoreati_cosa_dice_la_nuova_legge-114772020/

Intanto, continua a segnare il passo l’udienza preliminare per la richiesta di rinvio a giudizio relativa agli illeciti della discarica Martucci. Con una serie di schermaglie procedurali, i legali della “Progetto Gestione Bacino Bari Cinque”, che gestisce l’impianto, hanno fatto finire nella palude la decisione del Gup sul rinvio a giudizio.

L’ultimo escamotage è la richiesta di un incidente probatorio sulle acque di falda nell’area sottostante la discarica di Conversano. Secondo i difensori le acque non sono state contaminate e chiedono di accertarlo in via preliminare.

Peraltro, continua la scena muta del Comune di Mola:  Sindaco, Assessore all’Ambiente e Comandante della Polizia Municipale non hanno ancora spiegato alla cittadinanza perchè le analisi dei pozzi individuati dal Comitato Tecnico Regionale non sono a tutt’oggi iniziate.

E questo nonostante il Comune di Mola sia stato dotato dalla Regione Puglia di adeguati mezzi finanziari per compiere le verifiche e sia stato nominato capofila dei tre Comuni interessati al prelievo: Mola, Conversano e Polignano.

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