Redazionale

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Saranno tre giorni di approfondimento quelli che attendono gli spettatori del Festival di cinema&letteratura “Del Racconto, il Film” a Mola di Bari. Tre appuntamenti compositi organizzati come sempre dalla cooperativa sociale “I bambini di Truffaut” e diretti da Giancarlo Visitilli.

Venerdì 3 luglio a partire dalle 19.30, nel castello Angioino parleremo di “Smarrimento”. Al centro dell’incontro la scrittrice Francesca Palumbo intervistata dal giornalista Giuseppe Milano sul suo ultimo libro intitolato “Le parole interrotte” e pubblicato da Besa.

La storia dell’amicizia tra Clara e Malaika, l’una fotografa con un recente divorzio alle spalle, l’altra nigeriana, imbarcatasi dalla Libia alla volta dell’Italia per cercare suo figlio Amir. Subito dopo, l’anteprima del film di Nicole Holofcener “Non dico altro”. La storia di Julia e Albert, entrambi divorziati, che si conoscono durante una serata tra amici diventando subito amanti. Tutto sembra andare per il meglio fino al giorno in cui Julia diventa amica di Marianne, ignorando che si tratta dell’ex moglie di Albert.

Domenica 5 luglio, invece, sempre a partire dalle 19.30, e ancora nel castello molese, un appuntamento organizzato in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti di Puglia ed Amnesty International, accreditato per la formazione dei Giornalisti. Parliamo dell’anteprima nazionale dell’ultimo libro del giornalista Toni Capuozzo “Il segreto dei marò”. A conversare con l’autore sarà Angelo Rossano caporedattore dell’edizione barese del Corriere del Mezzogiorno. Anche domenica la pellicola in programma sarà un’anteprima: “Tangerines” di Zaza Urushadze.

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Infine, giovedì 9 luglio a partire dalle 19.30, Mario Desiati parlerà con la direttora di Ilikepuglia Annamaria Ferretti, de “La notte dell’innocenza”, edito da Rizzoli. La tragica sera del 29 maggio 1985, quella in cui Juventus e Liverpool si contesero la Coppa dei Campioni nella finale allo stadio Heysel di Bruxelles. E’ raccontata da Mario, un bambino di 8 anni. Il bilancio di quella tragedia sarà di trentanove morti e oltre seicento feriti. Il film scelto per la serata è “Cloro” di Lamberto Sanfelice, anche questo in anteprima.

La sesta edizione di “Del Racconto, il Film” è patrocinata dalla Regione Puglia, dagli assessorati al Welfare e alla Pubblica Istruzione del Comune di Bari, e dai Comuni di Bitonto, Bitritto e Mola di Bari, da Apulia Film Commissione, dall’Ordine degli Avvocati di Bari, dall’Ordine dei giornalisti di Puglia, dal Tribunale dei Minori di Bari, dall’Ufficio garante regionale dei diritti del minore per la regione Puglia, dalla Fondazione con il Sud, da Pugliapromozione e ViaggiareinPuglia. I partner dell’iniziativa: Amnesty International, Amref, Emergency, Libera, L’Edificio della memoria, Made in carcere, Indossostorie, Associazione Culturale Pediatri, ASGI Puglia (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione), Officine Culturali Laboratorio Urbano Cassano Murge, Save the Children, SNCCI Sindacato nazionale Critici Cinematografici Italiani, UNICEF, Cinema senza Barriere, C.R.I.S.I., Puglia Events, Parco delle Arti Bitonto, Comitato Genitori Scuola Marconi.

Le librerie partner del Festival: Culture Club Cafè di Mola di Bari, Libriamoci di Bitritto, Libreria del Teatro di Bitonto, Punto Einaudi di Bari.

Alcuni accessi agli eventi, consentiti fino ad esaurimento posti, prevedono un contributo libero, anche minimo, da destinare ai progetti sociali della cooperativa, a favore dei minori.

Per info e prenotazioni telefonare al 342 6624110

IL DOVEROSO RINGRAZIAMENTO

Il Festival Cinema&Letteratura “Del Racconto, il Film”, giunto alla sesta edizione, è nato in questa cittadina bellissima, naturalmente proiettata verso la poesia dei naviganti e la storia di chi fa dello scambio culturale la sua rotta, per attraversare i mari e qualsiasi mareggiata.

Questo Festival, nato quasi per una scommessa, giocando nelle stanze non lontane da questo castello, in sei anni hanno interessato ben altre stanze: dalla terza edizione, non solo, ce lo chiedono ogni anno almeno cinque/sei comuni, quest’anno sette. Ne aggiungiamo ogni anno una di location nuova. Ma la notizia che ci onora è che a partire dalla prossima edizione (stiamo firmando in questi giorni una convenzione), il festival Del Racconto, il Film è stato riconosciuto di interesse nazionale, dal Ministero, per mezzo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, perché trattasi dell’unico Festival che associa il Cinema e la Letteratura al Sociale e ha carattere itinerante, fra i castelli e varie location pugliesi.

Ma qui siamo a Mola, dove il Festival viene ancora ospitato. Si, certamente da sempre, nonostante la grande accoglienza, ci siamo sentiti sempre ospiti, perché quello che la Cooperativa Sociale I bambini di Truffaut presta, in ogni comune dove si svolge il Festival è un servizio, innanzitutto.

Lo stesso che ci contraddistingue come operatori di una Cooperativa Sociale che si occupa di minori, fra quelli a rischio, ma anche delle migliaia di studenti di tutto il territorio pugliese, dove operiamo nelle scuole, comuni, enti di vario genere. Qui, insieme a me, stasera vedete le dodici persone che per un anno intero lavorano a questo Festival: Valentina, Luisa, Alessandra, Annamaria, Giovanni, Nicola, Mariella, Francesco, Domingo, Gianfranco, Pino e Rossana. A loro il mio grazie, per la pazienza, sin da ora.

GRAZIE MOLA, PER AVERCI RIACCOLTI!

Grazie Stefano e Vito, per essere stati i padrini di questo evento che, quando vado in giro per altri Festival, e incontro uomini e donne come Sergio Castellitto, Gianni Amelio, Kasia Smutniack, Anita Kravos, Rolando Ravello, Marco Bellocchio, mi dicono IL TUO FESTIVAL E’ DIVERSO DA TANTI ALTRI PERCHE’ A QUESTO FESTIVAL PUGLIESE SI INCONTRANO LE BELLE PERSONE (aggiungono anche che si mangia bene…). Cara Mola, questo ci onora!

Sono convinto che ogni amore, se di amore si tratta, non può finire.

DRIFF 20150626_223134[1]Caro nuovo sindaco, Giangrazio Dirutigliano, grazie per aver creduto in tale lavoro. Lo riconosco, non è da tutti non smantellare quanto altri hanno soltanto cominciato a costruire. In qualsiasi comunità, a partire dalla società civile a quella parrocchiale, è sempre un guaio, una tragedia, quando va via il sindaco o il parroco e si smantellano il vissuto, le passioni e il lavoro di chi c’è stato prima. Qualsiasi nostra opera è prosieguo di chi c’è stato prima di noi. In ogni ambito, compreso quella della nostra stessa vita. Siamo quello che anche altri hanno fatto e reso di noi.

Qui, sentendomi a casa, voglio essere sincero con tutti i molesi, che da sempre hanno mostrato nei nostri confronti affetto e sincera stima: ho voluto scrivere al nuovo sindaco, ancora prima dell’esito del ballottaggio, non conoscendolo ancora, a differenza di Stefano, scrivendogli con la sincerità che in tutto il mio lavoro da sempre mi contraddistingue:

Caro Giangrazio, consapevole che il Cinema, la Letteratura, il Teatro e l’Arte in genere non hanno colore alcuno, semmai colorano e danno sapore alla vita degli uomini e delle donne, a prescindere di quello che sarà l’esito elettorale, mi piacerebbe condividere anche con te questo pezzo di realtà che ha avuto origine a Mola di Bari e non ha mai smesso di crescere.

Così è stato, e il fatto di essere ancora qui stasera dimostra che evidentemente, come lo stesso nuovo sindaco di Mola ha sostenuto durante la conferenza stampa di presentazione del Festival, a Bari, l’intenzione di continuare un percorso c’é.

Grazie, per tale fiducia. Grazie a tutta l’Amministrazione di Mola di Bari e a voi popolo molese che, mai, in questi sei anni, fra maestrali, piogge, agitazioni ma anche con qualcuno che ci ha remato contro, avete sempre dimostrato che l’Arte è l’unica Dea che rappacifica gli umani. Grazie.

Ci terrei a dare un ultimo dato pubblicamente, perché è bene che si cresca tutti nella comprensione di quello che per dieci anni ha sostenuto il nostro ex presidente di regione, Nichi Vendola, con il quale ho scelto questo castello per questo Festival e che mi ha insegnato come la Cultura sia un cibo di cui nutrirsi e che la Cultura fa mangiare: la scorsa quinta edizione del festival, ha mosso 140mila euro di indotto, fra B&b, ristoranti, bar e altri servizi.

Un Festival porta lavoro, crea occupazione, lascia gli strascichi di un pensiero condiviso, ma soprattutto cambia la vita di noi persone.

E a partire da questa sera, ancora una volta, ve lo dimostreremo. Grazie!

Migliore Investimento

 

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