di Nicola Rotondi
“Questa amministrazione non aumenta la Tasi”. L’assessore al Bilancio (e Vice Sindaco) Francesca Mola ha introdotto il consiglio comunale di giovedì sera con una premessa estemporanea rispetto all’ordine del giorno della seduta convocata d’urgenza, ossia l’approvazione del piano finanziario e delle tariffe Tari.
Necessaria però per spiegare la scelta della nuova amministrazione di non approvare il bilancio di previsione del 2015; preludio a “una gestione quasi tecnica” o in ogni caso a un’incombente scadenza per il suo varo. La responsabilità assunta non viene sottovalutata dallo stesso assessore:“E’ un grosso rischio e un impegno preso con tutta la cittadinanza”.
Riguardo al tema da trattare, l’esponente di Progetto Mola espone le motivazioni che hanno determinato la convocazione del consiglio comunale d’urgenza (“Non c’era il tempo utile per permettere la modifica dei regolamenti”) e apre ad agevolazioni da inserire, a favore delle fasce sociali più svantaggiate, nel prossimo esercizio finanziario.
Entrando nello specifico, la Mola spiega che “nel 2013, la tassa è stata ripartita senza riduzione: i cittadini hanno pagato il costo totale del servizio di oltre 4 milioni, ripartendo con parametri diversi tra utenze domestiche e utenze non domestiche. Nel 2014, la scelta fatta è stata quella di ripartire soltanto il 66% del costo del servizio”.
Occorreva, secondo l’assessore, sanare il 34% non ripartito nel 2014, cui va aggiunta la Tari del 2015: “Nel complesso, il costo del servizio non cambia: scatta tuttavia un aumento dovuto al pagamento del saldo del 2014. Mentre la riduzione del 34% c’è stata sulle utenze non domestiche, la legge prevede che quando la si carica nell’anno successivo non la si può attribuire alle utenze non domestiche, ma va riparametrata su entrambe le tipologie, con conseguente aumento alle famiglie e senza possibilità di compensazioni”.
La minoranza contesta e attacca per voce di Stefano Diperna, il quale mette in discussione la mancanza della voce accantonamento (obbligatorio per legge all’interno del piano economico finanziario): “La Tari è una tassa autonoma che non si può utilizzare per fare cassa per altre spese. Non è vero che non aumenta: in realtà, non aumenta il costo del servizio ” afferma Diperna. L’ex sindaco incalza l’amministrazione per capire la scelta politica che ha ispirato la distribuzione dell’80% sulle utenze domestiche e il 20% sulle utenze non domestiche. Una riparametrazione che non convince il centrodestra.
Mola contrattacca: “L’anno scorso è stata 75 e 25: mantenendo la stessa applicazione, fruttivendoli, pescherie e pizze al metro avrebbero avuto un rincaro di 2mila euro”. L’assessore al bilancio insiste e ribadisce: “L’importo pagato sarà superiore rispetto all’anno scorso ma non perché l’amministrazione ha scelto di aumentare la Tari, ma perché sta pagando il 34% del 2014. Vi è parità di costo tra l’anno in corso e il 2015. E’ diversa l’imputazione del 2015, pari a un milione di euro in meno. Nel 2015 andiamo a imputare quel milione. Il costo è uguale, ma è diversa l’imputazione a bilancio: lì il 64, qua il 100%”.
Altri interventi della minoranza (Colonna, Brunetti e Vincesilao) ravvisano invece ulteriori aumenti per le utenze domestiche per prime e seconde case, la mancata introduzione delle agevolazioni e la penalizzazione di alcune categorie commerciali che subiranno un incremento del 28%. “Tutte le famiglie molesi pagheranno più Tasi” lamenta Colonna (Alleanza per Diperna). “Fate orecchie da mercanti. Le vostre dichiarazioni sono fuorvianti”, la replica irritata dell’assessore: “Per poter pagare le utenze domestiche, dobbiamo tutelare la fonte di reddito per alcune attività”.
Dai banchi di maggioranza, se Ruggiero (Di Rutigliano Sindaco) e Battista (Progetto Mola) esprimono sostegno all’approvazione del provvedimento, i preannunciati malumori di inizio consigliatura passano alle vie di fatto. Il Pd, per mezzo di Pino De Silvio, annuncia l’astensione, seguito a ruota da Gianni Alberotanza (Di Rutigliano Sindaco).
Conclude il dibattito in aula il sindaco Giangrazio Di Rutigliano: “Oggi si vota perché c’è stata valutazione politica su cosa fare”. In risposta agli astenuti, “la vera responsabilità, se non raggiungeremo l’obiettivo della riduzione della pressione fiscale, la dobbiamo valutare nei prossimi anni. Gli impegni assunti in campagna elettorale guardano ai cinque anni che verranno. Per raggiungere quell’obiettivo è importante avere le basi. Con questo provvedimento, si avvia l’impegno assunto con gli elettori: abbiamo appena iniziato a rispettarlo”.
Con 8 voti favorevoli, 4 contrari e 3 astenuti, l’atto viene quindi approvato.
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Riceviamo via email e pubblichiamo:
Per quale motivo io devo pagare i soldi che, invece, dovrebbero essere pagati da commercianti ed esercenti?
Ovviamente, conosco la risposta, però sono irritato dal fatto che molti di costoro tengono perennemente all’esterno la loro immondizia, anche di notte e di pomeriggio, sempre sul suolo pubblico, si vantano di occupare abusivamente marciapiedi e sedi stradali a piacimento ed a convenienza…nessuno osa controllare e tanto ancora, sempre nell’andazzo che se ne frega di leggi e regolamenti. Tanto, poi, pagano le famiglie e io pago per te, mentre tu dichiari quattro euro e ne guadagni diecimila. Se non di più.
Grazie per l’attenzione.
Pino Castellana
fino a poche settimane fa ci si lamentava di mancanza di telecamere, vigili ad ogni incrocio, multe, strade e spiagge sporche, ecc. ed è calato il silenzio.
poi ho letto che ognuno continua a farsi i comodi suoi con le ruolotte, le giostre, tavoli e sedie, ecc.
Ora viene fuori che qualcuno non ha pagato il dovuto, e poi alla fine lo pagheranno chi paga regolarmente.
Detto questo, per reprimere il malcostume di chi sporca e non osserva le regole, cosa intende fare l’amministrazione? di concreto ovviamente.
De Silvio, Alberotanza e Tribuzio si astengono! Possibile che due Consiglieri di grande e navigata esperienza non avessero niente da dire, politicamente e tecnicamente, su una questione delicata ed oggetto di discussione da lustri? Un pessimo esempio anche per la giovane consigliera Tribuzio. Quando i “vecchi” non sanno essere saggi diventano “cattivi maestri” per i giovani. E di cattivi, se non pessimi, maestri, i giovani di oggi ne hanno fin troppi. Non conosco De Silvio, lo ripeto, ma l’astensione di Alberotanza mi ha profondamente deluso. Comunque, c’è tempo per rimediare.
E’ di pochi giorni fa la notizia che la Corte dei Conti ha quantificato per il 22% in 5 anni l’aumento delle tasse locali.
io pago quanto mi spetta e lo pagherei volentieri magari con qualcosina in più per finanziare le agevolazioni ma poi vorrei in cambio un servizio soddisfacente, ma chi paga per sé e purtroppo per altri riceve in cambio un servizio scadente.
Un suggerimento gratuito per l’amministrazione: l’appalto per l’igiene è prossimo a scadere. Per il prossimo appalto vanno quindi cancellate le voci di spesa inutili e comunque da rinegoziarle a prezzi competitivi. Chi è competente (magari un ingegnere ambientale) dovrebbe rileggerlo e studiarselo per rimodulare la nuova TARI che oggigiorno è troppo salata a fronte di un servizio scadente.
Visto che siamo tornati indietro di 10 anni, anche se con nomi nuovi, io mi sarei ripreso l’ex assessore Santamaria che ha le competenze necessarie. Io lo ricordo con piacere, ogni mese c’era una manifestazione, andava in giro per le scuole ad insegnare ai ragazzi la differenziata e altro, si parlava di poseidonia, si organizzava la pulizia delle spiagge con le associazioni ambientaliste, e tanto altro.
Le cose che faceva Santamaria le possono stimolare e realizzare anche altri assessori. Per deformazione professionale preferisco Santamaria Docente e Ricercatore. Il suo esempio da assessore è stato elevato: bisognava continuare. Anche Stefano Gaudiuso si impegnò molto sul fronte pulizia e stimolo per i più giovani. E’ innegabile che ci vuole competenza e impegno; ma se manca anche la volontà politica, addio continuità; e si ritorna indietro. Penso che Santamaria di nuovo assessore troverebbe altre condizioni politiche tanto da vanificare in parte i sui sforzi. Quindi, meglio ripartire con un nuovo assessore….magari più bravo di Pietro. Lui stesso n sarebbe felice!