di Marco Sciddurlo
Come ogni anno, la Regione Puglia ha emanato l’«ordinanza balneare», che puntualmente viene violata, in diversi punti, da cittadini e Comuni.
Questa ordinanza «disciplina, nella Regione Puglia, l’esercizio delle attività turistiche balneari e delle strutture turistico – ricreative alle stesse finalizzate, nonché l’uso del demanio marittimo e delle zone di mare territoriale».
Le norme previste quest’anno sono sostanzialmente le stesse degli anni precedenti e, in questo articolo, poniamo attenzione alla disciplina delle spiagge libere, dove i Comuni «qualora non provvedano a garantire il servizio di salvamento, devono predisporre adeguata segnaletica, da posizionare sulle relative spiagge in luoghi ben visibili, redatta anche in lingua inglese, francese e tedesca, con la seguente dicitura: “Attenzione – Balneazione non sicura per mancanza di servizio di salvataggio”».
Inoltre, per i Comuni costieri sono previsti diversi obblighi che sono tenuti ad adempiere, tra cui «assicurare sulle spiagge libere l’igiene, la pulizia, la raccolta dei rifiuti»,«rendere perfettamente fruibili, anche ai soggetti diversamente abili, gli accessi pubblici al mare esistenti, garantendo la costante pulizia per la loro regolare percorribilità», «predisporre, ai fini della concreta fruibilità delle spiagge libere e del mare territoriale anche da parte dei soggetti diversamente abili, idonei percorsi perpendicolari alla battigia e fino al raggiungimento della stessa, con apposite pedane amovibili», «istallare sufficienti ed idonei servizi igienici e di primo soccorso».
Duole constatare che quasi nulla di quanto previsto dall’ordinanza balneare pugliese viene adempiuto dal nostro Comune.
Ma ai lettori, fruitori del litorale molese, non sarà difficile verificare che ci sono tante persone che violano le norme (che ora elenchiamo), nella totale assenza di controlli e nell’impunità generale.
Infatti, tra i diversi divieti, «sulle aree demaniali marittime della costa pugliese è Assolutamente Vietato»:
«campeggiare con tende, roulotte, camper ed altre attrezzature o installazioni impiegate a tal fine, nonché pernottare, al di fuori delle aree specificatamente destinate con regolare titolo abilitativo»; «abbandonare a terra o in mare rifiuti di qualunque genere, quali carta, fazzoletti, lattine, mozziconi di sigarette e avanzi di cibo, sia pure contenuti in buste»;«creare in qualsivoglia maniera impedimenti pregiudizievoli alla utilizzazione da parte dei soggetti diversamente abili»; «accendere fuochi o fare uso di fornelli ed allestire pic-nic con tavolini e sedie in aree non allo scopo riservate» (ed a Mola non ci sono queste aree attrezzate); «organizzare feste, animazioni ed altre forme di intrattenimento all’interno degli stabilimenti balneari, senza autorizzazioni, nulla osta ed altri provvedimenti previsti da normative specifiche, ivi comprese quelle relative all’inquinamento acustico»; «occupare con ombrelloni, sedie o sdraio, natanti e/o altre attrezzature mobili ed oggetti di qualsiasi natura la fascia di spiaggia (battigia), ampia non meno di metri 5, destinata esclusivamente al libero transito con divieto di permanenza»; «praticare qualsiasi gioco (calcio, tennis da spiaggia, pallavolo, bocce, basket, ecc.), sia a terra che in acqua, che possa arrecare pericolo, danno o molestia alle persone, turbativa della quiete pubblica, nonché nocumento all’igiene dei luoghi» (queste attività si possono praticare in apposite aree attrezzate, cha nel nostro paese mancano); «condurre o far permanere qualsiasi tipo di animale, anche se munito di museruola e guinzaglio, in aree non appositamente autorizzate, attrezzate e segnalate», «tenere ad alto volume apparecchi di diffusione sonora».
C’è da augurarsi che, almeno in quest’ultimo periodo estivo, l’Amministrazione comunale e le altre Autorità competenti si attivino per far rispettare l’ordinanza balneare regionale (che non è un optional), facendo divenire il nostro territorio balneare un luogo pulito e piacevole dove trascorrere il tempo, e non invece un posto dove gente incivile è libera di esprimere tutta la sua rozzezza, a danno di tutti.
Spesso i bagnanti chiedono l’intervento dei vigili urbani che quando (se) intervengono si limitano soltanto ad invitare i proprietari delle auto ad allontanarsi senza provvedere ad eseguire l’accertamento violando il loro dovere. Nella giornata di domenica 26 agosto,dopo segnalazione, sono intervenute CONTEMPORANEAMENTE due pattuglie presso porto colombo che hanno allontanato due autovetture senza trascrivere alcun verbale. Qualcuno può rispondere a questa affermazione oppure dobbiamo rassegnarci a ritenere il nostro territorio il paese dei balocchi???
Nella prossima settimana di Ferragosto si assisterà al solito assalto alle spiagge molesi con le squallide tendopoli da sfollati, che permarranno per molti giorni di seguito, violando ogni norma igienica.
E’ opportuno che il Sindaco provveda ad allertare per tempo il Comando di Polizia Municipale ad effettuare ogni accertamento e ogni smantellamento degli insediamenti abusivi.
I lettori possono inviare le segnalazioni al nostro indirizzo citta.nostra@libero.it corredandole possibilmente con foto. Provvederemo a pubblicare le violazioni che, purtroppo, ci saranno.
In generale, i lettori possono inviarci foto e segnalazioni per tutte le situazioni di degrado e di illecito ravvisate sull’intero territorio cittadino.
La pessima condizione dell’area costiera molese è una costante così radicata che spesso si dimentica che è possibile fare molto più e molto meglio. Non a caso gli altri comuni costieri del sud-barese (Polignano, Monopoli) e dell’alto brindisino (Fasano, Ostuni) anche per quest’anno abbiano ottenuto il riconoscimento della Bandiera Blu che non premia, come spesso si crede, la bellezza naturalistica delle coste, ma la qualità nella gestione del turismo balneare.
Per fortuna, quest’anno sembra che qualcosa stia cambiando.
Negli scorsi fine settimana, i vigili urbani sono pesantemente intervenuti per sanzionare gli automobilisti in divieto di sosta lungo la strada per Cozze. Anche qua, probabilmente, una gestione più accorta dell’area permetterebbe di contemperare le imprescindibili esigenze di sicurezza della strada con la fame di parcheggi, che d’estate si fa acuta: intanto, a bocce ferme, non vi è altra possibilità che sanzionare chi contravviene ai divieti.
Un’altra importante misura è stata intrapresa domenica 26 luglio, quando i Carabinieri sono intervenuti per denunciare i parcheggiatori abusivi che da settimane agivano indisturbati nei due parcheggi pubblici di Cozze, imponendo agli automobilisti una tariffa fissa per garantire l’integrità delle autovetture: abituiamoci a pensare che un modo di fare così regolato non è una forma di sostegno economico a persone in difficoltà (che pure anche a Mola ci sono, e talvolta esercitano senza autorizzazione l’attività di parcheggiatori, ma usando toni tutt’altro che intimidatori), ma vero e proprio pizzo, intollerabile in ogni località che vuole dirsi civile.
Le buone notizie continuano: è notizia di oggi la nota ufficiale della Capitaneria di porto di Bari che dà conto di un’operazione su vasta scala della guardia costiera nei litorali dell’area metropolitana a sud del capoluogo.
Proprio a Mola l’operazione ha portato allo sgombero di 500 metri quadri di spiaggia libera indebitamente trasformata in lido a pagamento, con tanto di nolo di sdraio e ombrelloni. Diversi sono stati anche i verbali elevati ai gestori dei lidi autorizzati privi delle attrezzature di sicurezza, che si aggiungono alle sanzioni per i diportisti che hanno condotto sotto costa con motoscafi e acquascooter, mettendo così a grave repentaglio la sicurezza dei bagnanti.
Anche a terra le forze dell’ordine non sono rimaste inattive, intervenendo, grazie alle numerose segnalazioni dei bagnanti, nei confronti di camperisti e campeggiatori che hanno occupato l’arenile invadendolo con gli automezzi, piantandovi tende, accendendo falò, allestendo tavolate, spargendo rifiuti, o diffondendo musica in modo irrispettoso della natura dei luoghi e delle esigenze degli altri bagnanti.
Mi auguro che queste azioni delle forze dell’ordine siano una costante di quest’estate e vengano sostenute, e anzi richieste, dalla parte civile dei molesi e degli altri fruitori delle nostre coste. Mola ambisce ad attrarre turisti, ma non può essere una località accogliente ad ogni costo: gli incivili vanno combattuti da tutti, ogni giorno.
Mi ricordo l’anno scorso è intervenuta anche la Capitaneria ma lo hanno fatto lo stesso e lasciarono una montagna di rifiuti, e ci vollero settimane per toglierli.
Oltre a ciò che sta scritto nell’ordinanza balneare, che ha valore di legge, per cui si paga una sanzione amministrativa, bisogna aggiungere che chi occupa abusivamente il demanio marittimo commette un reato penale con tanto di denuncia alla procura sanzionabile ai sensi del codice della navigazione con fino a 6 mesi di reclusione commutabile con una multa, ma ti resta sul casellario.