Redazionale

In primo piano: Domenico Lestingi, testimone di giustizia

In primo piano: Domenico Lestingi, testimone di giustizia

Ieri, giovedì 27 agosto, da inizio mattina e fino alle 15, i Carabinieri del NOE (Nucleo Operativo Ecologico) e il CTU nominato dal Giudice per l’udienza preliminare (Gup) hanno compiuto un approfondito sopralluogo presso la discarica Martucci, accompagnati da Domenico Lestingi, l’ex dipendente della Lombardi Ecologia che, con un’azione eclatante, diede il via all’inchiesta giudiziaria.

Scrive Lestingi su facebook:

“Sono appena tornato dalla discarica, hanno fatto di tutto per non farci entrare, telefonino scarico, custode assente, chiavi che non si trovano, ad un certo punto gli ufficiali decidono di tagliare la catena. Non c’è bisogno, so come entrare, siamo entrati e abbiamo rilevato tutto quello che era importante, sconvolgente a dir poco, mi sono vergognato e rimpicciolito, alcuni miei ex colleghi mi hanno stretto la mano altri hanno abbassato il capo.
Sconvolgente, mi ha detto un uomo di legge, di come ti abbiano lasciato solo, non accade da nessun altra parte, complimenti, mi ha detto, ma i soldi sono i tuoi peggiori nemici. No, gli ho risposto, solo alcuni politicanti, che si devono vergognare molto più di me, chi perché ora sta perdendo e chi non è stato in grado di guadagnare.
Adesso stanno facendo dei verbali ma oramai penso che la verità sta per venir fuori.”

Nel corso del sopralluogo, Lestingi avrebbe condotto i Carabinieri del NOE anche nel punto in cui si troverebbe un pozzo a dispersione del percolato nel sottosuolo. Domenico Lestingi aveva parlato dell’esistenza del pozzo fin dalle sue prime dichiarazioni alla Magistratura.

Se ora la presenza di tale pozzo venisse effettivamente accertata, si aprirebbero scenari molto inquietanti: soprattutto perchè nulla è stato fatto nel corso degli anni per procedere alla sua concreta individuazione e chiusura, al fine di impedire che l’inquinamento si diffonda nella falda acquifera.

Ricordiamo che si è in attesa delle decisioni del Gup dott. Antonio Diella in merito alla richiesta di rinvio a giudizio per una decina di persone: amministratori della Lombardi Ecologia e della società Progetto Gestione Bacino Bari 5, nonchè funzionari pubblici e tecnici del settore.

 

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