COMUNICATO STAMPA

Numerosi docenti al convegno UIL sui rischi della "Buona Scuola"

Numerosi docenti al convegno UIL sui rischi della “Buona Scuola”

Numerosa la partecipazione al Convegno sulla “Buona Scuola”, organizzato dalla UIL SCUOLA PUGLIA con la collaborazione della camera sindacale UIL MOLA.

Venerdi 28 agosto nel Castello Angioino di Mola di Bari la UIL SCUOLA ha incontrato a Mola gli operatori della scuola pugliese, il Sindaco di Mola di Bari, e il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

Un confronto sulla “Buona Scuola” aperto ai dirigenti scolastici, neo dirigenti scolastici dal prossimo settembre, docenti, aspiranti dirigenti scolastici, RSU per capire quale sarà il destino di tanti operatori della scuola a partire dai così detti precari “deportati” e quali saranno i compiti dei dirigenti scolastici con l’entrata in vigore della riforma voluta dal Governo Renzi.


Sono state esaminate le varie problematiche che le scuole dovranno affrontare sin dal prossimo primo di settembre a causa, ha spiegato il Segretario Regionale UIL Scuola Puglia Giovanni Verga, dell’assenza di chiarezza della legge. Non ultima, continua Verga, la grave situazione della carenza di personale ausiliario ed amministrativo ed il blocco delle assunzioni per gli esuberi determinati dalla soppressione delle province.

convegno scuola cartelloIl segretario generale nazionale Pino Turi ha ripercorso l’iter che ha portato al voto di fiducia sul Ddl “la Buona scuola” ed ha illustrato con chiarezza i limiti della legge 107ed i rischi gravi a cui è sottoposta l’autonomia scolastica.

Al convegno della UIL Scuola sono intervenuti il sindaco di Mola, Giangrazio di Rutigliano, il Direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, Anna Cammalleri, la Docente Ordinaria di Istituzioni di Diritto Pubblico Università degli Studi di Torino, Anna Maria Poggi. Ha moderato i lavori Enzo Fiorentino, Segretario Dipartimento Nazionale Dirigenza Scolastica UIL Scuola.

La Segretaria Comunale UIL Giulia Martinelli si è dichiarata fortemente preoccupata per le ripercussioni negative che questa legge e quella sulla stabilità avranno sui livelli occupazionali del paese di Mola di Bari e sui numerosi docenti concittadini che, dopo l’illusione degli ultimi dieci anni, saranno costretti ad emigrare con le proprie famiglie al nord.

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