Redazionale

cimitero 2Un vergognoso deposito, probabilmente abusivo, di materiale attinente all’attività del cimitero, è stato portato alla luce dai cronisti del sito barinedita.it.

Il deposito si trova poco oltre le mura di cinta sul lato prospiciente via Madonna di Loreto, poco distante dall’omonima chiesa. Vi si accede attraverso una porta metallica che si nota sulla destra dell’ingresso.

Scrive testualmente il cronista: “Lapidi con su scritto i nomi dei defunti, lumini e crocifissi sparsi ovunque e soprattutto tante bare, alcune ridotte a brandelli, altre integre e mezze aperte. E’ questo ciò che ci siamo trovati davanti giovedì scorso, quando dopo una segnalazione siamo entrati in un campo incolto adiacente il cimitero comunale di Mola di Bari.

Una discarica dall’aspetto decisamente tetro,  ben nascosta agli occhi dei curiosi…. Accediamo ai campi attraverso un porticina e dopo aver camminato per qualche metro ci ritroviamo davanti a un muro in mattoni alto un paio di metri. Ci arrampichiamo e una volta scesi siamo dentro un campo incolto che costeggia il lato destro del cimitero, di cui vediamo un cancello arrugginito.”

Si tratta evidentemente di rifiuti speciali che andrebbero smaltiti da aziende specializzate e non si capisce per quale motivo e da quanto tempo vengono abbandonati in quel terreno, che, a quanto ci è stato detto è proprietà privata, anche se dovrebbe far parte della prevista area di rispetto del complesso cimiteriale.

Dal servizio del sito barese è emerso che tutti i rifiuti cimiteriali, provenienti dalle attività di esumazione ed estumulazione praticate all’interno del cimitero, vengono depositati in quell’area incolta esterna, mentre a tal fine dovrebbe essere individuata un’area ad hoc all’interno delle pertinenze del cimitero comunale.

Per tali rifiuti, a causa della mancanza delle registrazioni imposte dalla legge, non è possibile ricostruire la tracciabilità temporale di produzione ed i tempi di permanenza su quel suolo. Tale area, probabilmente priva dei requisiti normativi prescritti dalla legislazione ambientale, potrebbe essere sottoposta a sequestro, se non esiste a monte una delibera della pubblica amministrazione.

Resta da capire se l’utilizzo di quel suolo è stato autorizzato in passato dal Comune di Mola o si tratta di una iniziativa degli addetti ai servizi cimiteriali. Inoltre, da quanto tempo giacciono lì tutti quei macabri resti? C’è un’azienda specializzata a cui è stato affidato il compito di rimuovere periodicamente quei rifiuti speciali?

Sulla nostra pagina Facebook, abbiamo condiviso l’articolo, le foto ed il video di barinedita.it, a cui potrete accedere per leggere l’intero reportage.

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NELLE EDICOLE E LIBRERIA DI MOLA IL GIORNALE DEI MOLESI

copertina 146 Ottobre

 

 

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