di Andrea G. Laterza
Non si placano le polemiche per le “cartelle pazze” della Tassa Rifiuti, inviate dal Comune nelle scorse settimane ai contribuenti molesi.
Un comunicato stampa congiunto dell’Assessora al Bilancio Francesca Mola e del Sindaco Giangrazio Di Rutigliano parlava di appena un centinaio di casi.
Ecco cosa fu scritto il 23 gennaio scorso:
“In merito alla segnalazione di errori nella quantificazione della comunicazione di saldo, ovvero che in alcuni casi non si sarebbe tenuto conto dell’avvenuto versamento in acconto, si precisa che tale disguido, causato dall’immediata illeggibilità di alcuni file inviati dall’Agenzia delle Entrate, che riguarda quei contribuenti che hanno versato l’acconto dell’imposta tra il 17 e il 24 settembre 2015, oggi stimabili in un centinaio di casi, e già in corso di rettifica da parte dell’ufficio tributi.”
Purtroppo, le cose non stanno affatto così.
Lo sportello, aperto dal 1° febbraio al piano terra del Municipio, viene preso d’assalto ogni giorno dai contribuenti che presentano cartelle con macroscopici errori. Soltanto stamattina, per constatazione diretta, sono stati consegnati 60 numeri per la coda d’attesa già formatasi nelle prime ore del mattino e numerosi altri cittadini hanno dovuto rinunciare per l’esaurimento dei numeri a disposizione.
Quindi, le “cartelle pazze” della TARI sono ancora una volta un fenomeno diffuso (probabilmente le bollette errate sono migliaia!), che fa perdere tempo prezioso ai contribuenti e li costringe a snervanti attese, e suona davvero strano l’addebito mosso dal Vice-sindaco all’Agenzia delle entrate. Temiamo, invece, che si tratti di errori compiuti localmente dai nostri uffici comunali, come già avvenuto negli anni scorsi.
Peraltro, molti contribuenti si stanno interrogando sull’incongruenza degli aumenti comunicati dall’Assessora al Bilancio e dal Sindaco nel loro comunicato stampa.
Ecco la loro dichiarazione in merito alla parametrazione di tali aumenti: “utenze domestiche con superfici di 100 mq. con 1 componente hanno una riduzione di € 4.10, con 2 componenti un aumento di € 23.26, con 3 componenti di € 16.98, con 4 componenti di € 46.40, con 5 componenti di € 61.15 e con 6 o più componenti di € 71.70.”
Ci si chiede: se per una superficie di 100 mq. l’aumento per 2 componenti il nucleo familiare è di € 23,26 perché l’aumento per 3 componenti scende invece a € 16,98 e poi balza a € 46,40 per 4 componenti e via crescendo? Che logica c’è dietro? Davvero inspiegabile e irrazionale…
In sostanza, la constatazione che se ne ricava è di una tassazione piena di errori facilmente evitabili e allo stesso tempo incoerente nella graduazione degli aumenti.
A fronte di una situazione concreta, così palesemente difforme dalle spiegazioni fornite dai nostri amministratori, la correttezza amministrativa e la trasparenza nel rapporto con i contribuenti imporrebbe l’annullamento d’ufficio di tutte le cartelle errate e la nuova emissione di bollette corrette.
La constatazione degli errori dovrebbe avvenire a cura degli uffici comunali (che hanno gli strumenti tecnico-contabili per appurare e correggere alla fonte gli sbagli) e non già del singolo contribuente.
Invece, il cittadino si vede costretto alla perdita di giornate di lavoro e a logoranti code a causa dell’insipienza burocratica e politica: e solo per affermare il diritto ad una tassazione equa, corretta e trasparente.
Quando finiranno di considerarci sudditi? Quando potremo definirci cittadini per davvero?
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bisogna considerare anche quelle persone che la coda non la possono fare per motivi di salute, in primis anziani e disabili. Queste persone elemosineranno ai propri familiari di perdere mezza giornata al comune in cambio di un “regalino”.
Qua ci vorrebbe una class action e fargli pagare i danni morali. Non è possibile che il contribuente venga trattato in questo modo.L’errore ci può essere su una cartella su 100, non su centinaia di cartelle.
perchè non coinvolgere i patronati senza spese per il contribuente? il comune dovrebbe spostare la scadenza del 31 marzo in modo da diluire la “massa” dei contribuenti che assaltano gli uffici. Che strazio!!!
ho chiesto a un mio amico forestiero e mi ha detto che al suo paese vicino Mola queste cose non succedono. Cioè a Mola si paga 2 volte. Che tristezza!!
AI LETTORI
Va segnalato che sempre nel comunicato stampa a firma congiunta del Sindaco e dell’Assessora al Bilancio si legge:
“Alla luce di quanto suesposto, è comprensibile che i pur deprecabili disguidi, che certamente hanno creato disagio ai cittadini, non sono imputabili né agli uffici comunali, né alla società che ha emesso i bollettini di pagamento della TARI.”
In verità, è molto fondato il dubbio che il comunicato stampa non racconti la verità tenuto conto che lo scaricabarile sull’Agenzia delle entrate è scarsamente credibile.
Peraltro, a fronte dei notevoli disagi che i contribuenti stanno patendo, una recente determina comunale dell’Ufficio Tributi (n. 2 del 01.02.2016)conferisce alla stessa società che ha emesso le cartelle l’incarico di sovraintendere alle richieste di spiegazioni da parte dei cittadini che hanno ricevute le cartelle “pazze”.
Il tutto a pagamento: “per n° 20 ore settimanali
per 3 settimane ad un costo di €. 4.500,00 oltre IVA e, quindi, totale di €. 5.490,00” che, ovviamente, graverà sul bilancio comunale e, pertanto, anche su coloro che stanno sopportando l’onere di dover chiedere i chiarimenti e le rettifiche agli errori compiuti.
Insomma, come spesso accade nella Pubblica amministrazione, il “nessun colpevole” si traduce in un ulteriore danno per la collettività.