di Andrea G. Laterza
Dopo il temporale di sabato scorso, il cimitero di Mola è al buio da alcuni giorni.
E’ infatti “saltata” una cabina di alimentazione che dà corrente all’intero sistema di lampade votive e, al momento, non risulta alcun intervento della ditta Martinelli, manutentrice in regime di proroga d’appalto.
Una situazione incresciosa che si coniuga con un appalto scaduto da tempo, e che vede i cittadini interrogarsi sul come e quando verranno chiamati (e da chi) a regolarizzare i pagamenti per i canoni annuali relativi alle lampade votive.
Nel frattempo, i cittadini si chiedono perché non sia avvenuto il trasferimento della statua di San Pio presso la Chiesa del cimitero, come pure fu promesso a suo tempo dal Sindaco Diperna e come confermato dal subentrante Sindaco Di Rutigliano, in risposta alle rimostranze fatte da larga parte della cittadinanza.
La statua è sempre lì, in una rientranza del fronte mare, costituendo da anni ormai un improprio monumento funebre, mentre, al contempo, sono state rimosse (con atto d’imperio del Comune) le fioriere (di cui si prendeva cura una residente), che rendevano meno spoglio e grigio il lungo nastro di cemento situato tra Via Colombo e Via Marconi.
Non va neppure tralasciato che, mentre si rimuove un’area a verde e colorata da fiori variopinti (sebbene non autorizzata), sul fronte mare continua ad esservi la presenza di gazebo di ogni foggia e tipologia, senza alcun criterio estetico.
Sempre con riferimento al fronte mare, molti cittadini lamentano la perdurante presenza del pietrisco situato nell’area delle giostrine che, nel tempo, si è rivelato anti-igienico e pericoloso per la sicurezza dei bambini, oltre che causa di problemi per i passanti nell’attigua area destinata al passeggio.
La ditta che ha eseguito i lavori (Martinelli srl) si era offerta nel marzo 2015 di sostituire, a propria cura e spese, il pietrisco “libero” con altro sistema (pavimentazione di pietrisco di fiume, però legato “in getto”).
Tuttavia, è trascorso oltre un anno da allora, ma nulla è accaduto sebbene la Giunta pro-tempore avesse accettato la proposta di miglioria.
CONSIGLIO COMUNALE ED ESITO CONFERENZA STAMPA TENUTASI A CONVERSANO SULLA RELAZIONE DELL’INCIDENTE PROBATORIO DISCARICA MARTUCCI
In questo momento è in corso la seduta di Consiglio comunale sulle interrogazioni e interpellanze.
Si sta discutendo dell’esito della conferenza stampa tenutasi presso il Comune di Conversano.
Poiché, in sostanza, è stato fatto riferimento al resoconto in merito da noi tenuto su questo sito e, in particolare, alle dichiarazioni del dott. Di Marino, preciso che l’intera registrazione è disponibile a questo indirizzo:
https://www.facebook.com/giuseppe.lovascio.ufficiostampa/videos/802906876509207/?hc_location=ufi
Tutti i consiglieri possono verificare quanto è stato detto. In ogni caso, nello specifico, al minuto 27 il dott. Di Marino ha pronunciato le seguenti parole in apertura del suo intervento:
“Tengo a precisare pubblicamente che ho comunicato tre giorni fa al Sindaco di Mola, in risposta ad un suo lungo silenzio, la mia volontà di rimettere il mandato e di non pretendere assolutamente alcun compenso professionale per tutto il lavoro che ho fatto”.
Più avanti, verso la conclusione dell’incontro, in risposta alle osservazioni del consigliere comunale di Conversano Gianluigi Rotunno, il dott. Di Marino ha ribadito quanto aveva già detto in premessa sulle sue dimissioni, con le parole che abbiamo già riportato nel nostro articolo del 22 aprile.
Sulla nostra pagina facebook, a commento di questo articolo, sono comparsi due post che riportiamo anche in questo spazio:
Antonella Malena: A nome della MARTINELLI SRL devo precisare che l’articolo riporta una inesattezza: è dal 01/11/2015 che la MARTINELLI SRL non è più manutentrice delle lampade votive del cimitero e non è in corso nessun regime di proroga dell’appalto. Quindi il servizio di manutenzione e di riscossione dei canoni è attualmente scoperto.
Martinelli srl: Gli organi di stampa prima di scrivere dovrebbero informarsi su come stanno esattamente le cose e non divulgare notizie false e tendenziose. L’intervento da parte nostra non ci poteva essere e nè ci potrà essere in assenza di un regolare contratto di appalto. Si conferma che attualmente non esiste alcun regime di proroga e che il servizio di manutenzione e gestione delle lampade votive è scoperto.
NOSTRA RISPOSTA:
Premesso che è davvero fuori luogo e spropositato definire “notizia falsa e tendenziosa” quanto abbiamo scritto in riferimento all’appalto per la gestione e manutenzione delle lampade votive al cimitero di Mola, prendiamo atto di quanto precisa la ditta Martinelli srl.
Le informazioni che avevamo ricevuto ci parlavano di una proroga del regime di appalto in attesa della nuova gara.
Pertanto, la situazione è ancora più grave di quanto si potesse pensare. In sostanza, se la manutenzione e la gestione del sistema di lampade votive è scoperto, dobbiamo attenderci ulteriori notevoli disservizi, come è già avvenuto con il black out di questi giorni.
Davvero non si capisce perchè il Comune non abbia provveduto all’indizione di una nuova gara per tempo e come mai non abbia, in ogni caso, affidato in regime temporaneo di proroga il servizio alla stessa ditta Martinelli (facoltà concessa dalla prassi giurisprudenziale per un tempo definito e limitato).
Ieri sera, nel corso del Consiglio comunale il problema è stato parzialmente affrontato, ma senza che emergessero concrete informazioni da parte della Giunta comunale. I cittadini attendono le vere e concrete risposte.
Mi sembra che ci sarebbe una novella legislativa che vieta il regime di proroga degli appalti se non per periodi relativamente brevi e per fondati motivi. Il condizionale è d’obbligo.
Se ho ragione, mi chiedo cosa stanno aspettando a indire una gara di appalto perchè la manutenzione da sicurezza ed è obbligatoria. Che poi si paga da sola con i canoni delle lampade votive. Senza manutenzione gli impianti diventano obsoleti e possono saltare come già successo.
Sì, è vero la nuova normativa impone l’indizione immediata della gara d’appalto per i contratti scaduti. Tuttavia, per periodi limitati, la prassi dei TAR legittima le proroghe brevi nelle more dell’indizione della gara.
In ogni caso, è vero: non si capisce perché sono trascorsi ormai sei mesi senza che si sia proceduto ad assegnare un nuovo appalto tramite gara.
Intanto, il disservizio aumenta…
il Sindaco dovrebbe appurare le responsabilità. Se un capo settore l’ha fatta fuori dal vaso va messo a fare le fotocopie. Ora dovrebbero rimettere a posto i danni causati dal maltempo, e chi li dovrà pagare? Mi sa che tra poco i cittadini potranno pagare il canone delle lampade votive.