di Andrea G. Laterza
Grave scontro politico e personale ieri sera, 30 giugno, nella seduta di Consiglio comunale dedicata alle interrogazioni e interpellanze. Nel corso di un’interrogazione del consigliere Stefano Diperna sono volate parole molto pesanti.
E’ accaduto che in una fitta schermaglia dialettica Diperna ha accusato Di Rutigliano di aver perso, anche di recente, alcuni importanti finanziamenti, di fare da “comparsa” in Consiglio comunale e di non meritare lo stipendio da amministratore pubblico.
Il Sindaco ha sostanzialmente replicato di avere un metodo di lavoro collegiale e che, infatti, le elezioni gli hanno dato ragione a differenza di quanto invece è accaduto a Diperna che, a dire di Di Rutigliano, avrebbe patito la sconfitta a causa del suo stile da accentratore.
Forse l’aver evocato, da parte del Sindaco, la sconfitta patita solo poco più di un anno fa da Diperna, ha innescato un’incresciosa reazione di quest’ultimo che, trattando la questione dei ritardi del PIRP Cerulli, ha definito Di Rutigliano “corrotto”, per poi – di fronte alle veementi reazioni del primo cittadino – precisare la frase in “moralmente corrotto”.
A questo punto, il Sindaco, la Giunta e i consiglieri di maggioranza hanno abbandonato per protesta i lavori facendo venir meno il numero legale. La seduta è stata quindi dichiarata sciolta dal Presidente del Consiglio comunale Nicola Tanzi.
Non sappiamo al momento quali saranno gli sviluppi del grave scontro istituzionale e personale di ieri sera e cioè se vi sarà una ricomposizione della frattura tra i due massimi esponenti politici del Consiglio comunale oppure se, invece, si arriverà a portare la vicenda nelle aule di tribunale.
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al di là della polemica, mi preoccupa più un’altra cosa. Invece di sospendere il consiglio per alcuni minuti, così da riportare la calma; sindaco, giunta e consiglieri di maggioranza escono dall’aula (non è chiaro se su “ordine” del sindaco o del vicesindaco –il momento è un po’ concitato–), così da impedire lo svolgimento del consiglio comunale, cioè impedire ai consiglieri di minoranza di fare il loro lavoro istituzionale (e non facendolo nemmeno quelli di maggioranza). Questo mi pare un fatto gravissimo, perché alcuni hanno interrotto lo svolgimento di un compito istituzionale (consiglieri di maggioranza, sindaco e giunta) e ad altri è stato impedito di svolgerlo (consiglieri di minoranza); ma tale compito è un dovere, che supera (dovrebbe superare) le polemiche, anche aspre.
Ciò dimostra che il Sindaco ha sostanzialmente un metodo di lavoro collegiale, però con lo stesso metodo potrebbe replicare ai consiglieri di minoranza e ai cittadini cosa ha fatto in un anno di amministrazione.
Una bella occasione, certamente, per nascondere il problema: Mola allo sbando.
Il Sindaco ahimè non ce la fa.
Non riesce a tenere insieme i suoi, non riesce a gestire gli uffici e non riesce a tenere più testa ad un opposizione che terribile e temibile.
Certamente i toni esasperati non fanno bene a nessuno, tanto meno ai cittadini, ma non è possibile continuare a non rispondere a nessuna domanda. Nessuna!
Ma se non lo sa fare, se non ci riesce, chi lo costringe?
Addirittura membri della sua maggioranza, amici suoi insomma, a raccogliere firme da noi commercianti per “bloccare l’assessore sulla piazza”. Mente il capo dice A la sua base racconta B e ne esce C.
Non si capisce più nulla…
nella foga di una discussione si dicono magari parole non meditate. Tuttavia, chi ha la voce per gridare quando offeso (il Sindaco e la Maggioranza) e non per rispondere alle legittime domande di cittadini e opposizione in applicazione ai principi di trasparenza della pubblica amministrazione dovrebbe seriamente meditare. Non si è ‘Padroni del Comune’ quando si viene eletti a governare.
Di cosa vi meravigliate! E’ così che si fa la politica in Italia. Basta guardare un talk show qualsiasi! E poi non capisco questa richiesta di chiedere ogni giorno agli Amministratori cosa hanno fatto! Sarebbe sufficiente farlo seriamente anche una sola volta l’anno! Come fanno le democrazie più mature. E Di Perna stia tranquillo, a Mola Sindaci corrotti non me ne ricordo. Forse hanno sbagliato e di grosso, ma almeno la corruzione lasciamolo stare e cerchiamo di essere seri soprattutto soppesando le parole, che possono diventare macigni pericolosi. Ci sono troppe teste calde che possono prenderle sul serio!
Perdere un’elezione per pochi voti fa certamente male; ma è la democrazia, una gran bella cosa, alla fine! E lasciamo stare la Magistratura, che complica sempre le cose. Meglio un duro scontro dialettico e una stretta di mano (anche se ipocrita) che una querela. Abbiamo recenti pessimi esempi da entrambi gli schieramenti.
La verità è che in un anno poco o niente è stato fatto per il pirp e per Mola in generale.Si vedono tante gru ma i lavori pubblici sono fermi Mancano fognatura è acqua di cui non si vede nemmeno un cenno. Di fronte all assenza di risposte in consiglio comunale che ormai è sistematico e rituale l interrogazione sul pirp, c’è solo da chiedersi cosa aspetta a dimettersi questa giunta che sta facendo solo danni.Molti abbiamo sperato che il nuovo sindaco avrebbe dauna svolta al paese.Abbiamo dato fiducia ad una persona che nonostante non sia stato un oratore convincente in scampagna elettorale almeno sembrava onesto e volenteroso lontano dalla politica dei palazzi.Oggi mi rincresce ammettere che mancano completamente le capacità.Ormai è passato un anno ma le risposte sono sempre le stesse e cioè delle non risposte.Nemmeno l ingresso di Desilvio ha sortito effetti apprezzabili.A volte trovo ridicole delle foto che pubblicano su Facebook con la scritta workinprogress quando si tratta di lavori fatti dai predecessori.Una vergogna senza fine.Poveri noi.
Una volta all’anno, come fanno in tutte le democrazie, e come faceva Diperna. Informare i cittadini di cosa hanno fatto in un anno e cosa sarà fatto nei prossimi quattro. Nella sala consiliare, a porte aperte ovviamente.
gravi accuse, dettate da un dolore che tarda a passare.