di Andrea G. Laterza
Da alcune settimane si stanno svolgendo i lavori per realizzare il prolungamento di Via Nino Rota su Via Aldo Moro e, quindi, su Via Nenni e Via Turati (lì dove ora è stata posizionata una nuova rotatoria).
Si tratta di uno strategico collegamento viario previsto dal Piano Regolatore Generale vigente dal 1985. Sono passati 31 anni da allora… ma consoliamoci: non è mai troppo tardi!
Tuttavia, molti sono i dubbi a proposito della nuova strada che costeggerà la Chiesa del Sacro Cuore.
In particolare, a detta di un ingegnere molese, peraltro già amministratore comunale, la strada starebbe sorgendo senza la previsione dei collettori di smaltimento delle acque piovane.
Se così fosse, si tratterebbe di una carenza assolutamente ingiustificabile: il tracciato appare in pendenza e, peraltro, la strada servirà anche a raccordarsi con il vicino cavalca-ferrovia di Viale Paolo VI in corso di realizzazione che, ovviamente, ruscellerà le acque piovane verso valle.
Pertanto, non andiamo lontano dal vero se diciamo che, in assenza di una rete pluviale sotterranea, si rischiano allagamenti nella zona. Si attendono conferme o smentite dal Sindaco e dagli Assessori ai Lavori pubblici (De Silvio) e all’Urbanistica (Saponaro).
Ci auguriamo che la questione non venga presa sottogamba: gli esempi di allagamenti ripetuti e frequenti in molte zone di Mola per l’assenza dell’adeguato smaltimento delle acque meteoriche non sono, purtroppo, una novità.
Inoltre, stando a quanto il Sindaco ha avuto modo di esternare in un colloquio informale, il nuovo asse viario verrà comunque utilizzato per ospitare il mercato settimanale del sabato.
Se così sarà, si tratterà di una scelta per niente avveduta, che metterà subito a repentaglio l’opera realizzata. Infatti, il collocamento di banchi di mercanzia lungo il prolungamento di Via Nino Rota, con l’accesso di camion e altri mezzi, porterà in breve tempo al logorio, se non alla distruzione, di marciapiedi e altre infrastrutture: i precedenti non mancano.
Peraltro, la collocazione del mercato sulla nuova strada impedirà al nuovo asse viario di svolgere la sua primaria funzione di collegamento almeno per l’intera metà di ogni sabato, vanificando la sua primaria ragion d’essere.
Torna quindi la necessità di dotare Mola di una vera area mercatale: il PRU del Cozzetto l’aveva prevista sulla superficie collocata nel perimetro compreso tra il nuovo prolungamento di Via Rota, Via Paolo VI, Via Moro e il fascio ferroviario.
Una successiva decisione politica ha cassato in maniera incomprensibile quella previsione.
Ma come consoliamoci!! Non è possibile questi signori che oggi ci amministrano non sono normali…bisogna dirglielo altrimenti sono convinti di fare il nostro bene. E dai!! Come si fa !!! non riescono a finire il cavalca –ferrovia fosse il ponte di Brooklyn ora una piccola strada che doveva essere stata eseguita 31 anni fa la vogliono utilizzare come piattaforma per posizionare il mercato settimanale. e questo spiegherebbe come la stessa starebbe sorgendo senza la previsione dei collettori di smaltimento delle acque piovane. Etc.
Ma non si sforzano nemmeno un poco ad essere diversi rispetto alle altre amministrazioni che abbiamo criticato. Meditate gente,meditate,
“S’ pot’ fa stà vit’?” “Si può, si può!”.
Ormai siamo abituati a galleggiare. A qualcuno verrà in mente il sottopasso di via Manzoni, ad altri il nuovo (?) lungomare, come allo scrivente. A qualcuno dispiace se quella specie di lungomare non mi piace, ma quando piove un po’ più forte si allaga, gli scantinati si allagano, la fogna bianca va in tilt, l’anfiteatro diventa una piscina. Spero che per questa strada vada meglio, d’altronde sono soldi nostri.