Redazionale
Si stanno moltiplicando in queste ore gli appelli tramite inserzioni televisive a donare € 2 per l’emergenza terremoto.
Nel frattempo, alcuni organi di stampa nazionali stanno pubblicando articoli nei quali si evidenzia che per il terremoto in Abruzzo le somme raccolte sono in realtà finite al sistema bancario, con la costituzione di un fondo di garanzia per prestiti finanziari da concedere ai terremotati.
Il marchingegno escogitato è stato poco trasparente, con il risultato di vedere oltre 5 milioni di euro raccolti dagli italiani rimasti bloccati nei forzieri delle banche. Ecco il link alla notizia:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/16/terremoto-abruzzo-i-soldi-degli-sms-imboscati-dalle-banche/265450/#disqus_thread
In sostanza, non si è trattato di un sistema diretto di aiuto, ma mediato dalle banche che ci hanno lucrato interessi e commissioni e che non ha nemmeno consentito ai terremotati di ricostruire case e attività economiche andate distrutte.
Pertanto, in attesa che la Protezione civile chiarisca la vera destinazione dei fondi in fase di attuale raccolta tramite SMS, è opportuno non donare in questo modo ma attivarsi, con il tramite di associazioni di provata fiducia collettiva e personale, per convogliare aiuti concreti verso le zone terremotate.
Sarebbe auspicabile che il volontariato molese e le Caritas parrocchiali si raccordassero tra di loro per prendere contatti diretti con la Protezione civile regionale, al fine della raccolta di generi di prima necessità, di materiali e medicinali realmente rispondenti al fabbisogno richiesto dalla Protezione civile nazionale per le popolazioni così duramente colpite del Centro-Italia.
Il “redazionale” riprende notizie che in effetti in queste ore stanno trovando una certa eco nei social network sulla base di articoli di stampa apparsi negli anni scorsi in riferimento al terremoto dell’Aquila e dell’Emilia. Non dispongo di elementi in grado di attestare o smentire queste voci né conosco gli sviluppi che le vicende trattate in quegli articoli hanno avuto.
L’unica certezza in materia di aiuti è che i sindaci dei comuni più coinvolti dal sisma e i rappresentanti delle istituzioni rinnovano gli appelli a coordinare ogni iniziativa in favore di quelle popolazioni con la Protezione Civile e sconsigliano fortemente di intraprendere iniziative autonome soprattutto in materia di raccolte di cibo, medicinali, vestiario. Così si esprime il presidente della regione Puglia Emiliano nella sua pagina Facebook:
“Non risulta alla Regione Puglia che il Dipartimento della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri abbia autorizzato o richiesto raccolte private di beni o medicinali da consegnare alle popolazioni terremotate in questa fase di prima emergenza.
Il trasporto di questi beni da migliaia di punti di raccolta diversi verso le zone della calamità avrebbe un costo superiore a quello dei beni stessi e richiederebbe tempi di consegna biblici.
Nè tantomeno la Protezione Civile Nazionale ha invitato o autorizzato singole associazioni o comuni ad organizzare viaggi singoli o autocolonne per consegnare i beni o i medicinali come sopra raccolti.
Non partite dunque per nessun motivo per non intasare le strade rimaste percorribili e per non aggravare con presenze non strutturate e non comprese nel dispositivo in atto il gravoso lavoro della Protezione Civile.
Chi vuole mettersi a disposizione invii la sua richiesta a soup.puglia@regione.puglia.it dettagliando quali servizi o beni intende mettere a disposizione e attenda di essere chiamato senza prendere iniziative estemporanee non preventivamente autorizzate.
Purtroppo la gravità del sisma è tale che serviranno mesi e forse anni di aiuti e solidarietà alle popolazioni colpite.
In questo momento di prima emergenza invece le priorità non contemplano attività del genere di quelle sopra indicate.
Avrete tempo nelle prossime settimane di organizzare con la dovuta programmazione tutte le iniziative di solidarietà che desiderate realizzare.
In questo momento serve la donazione di danaro che va inviato ai recapiti indicati dal Governo e la raccolta di sangue che va donato come di consueto senza intasare le Banche del Sangue del vostro territorio. Grazie.”
Abbiamo voluto mettere in guardia i cittadini perché il sistema delle donazioni attraverso sms può prestarsi a speculazioni finanziarie, come già avvenuto in passato.
Quindi, è meglio dare aiuti concreti attraverso iniziative associative raccordate con la Protezione civile regionale e l’Anpas Puglia che è la rete delle associazioni di pubblica assistenza.
E’ opportuno che le associazioni di volontariato molesi facciano conoscere ai cittadini come intendono muoversi per evitare iniziative estemporanee dei singoli.
Credo che il grande cuore dei Molesi debba dare origine ad azioni concrete ed utili magari prendendo spunto da iniziative già attive in altri comuni d’Italia:
http://www.bignotizie.it/news/civitavecchia/cronaca/39865-terremoto-la-croce-rossa-basta-raccolte-beni-servono-le-donazioni.html
A fronte dei legittimi dubbi espressi da cittadini e organi d’informazione, la Protezione civile ha chiarito l’attuale meccanismo di raccolta fondi attraverso il sistema telefonico:
“Quando si chiuderà la campagna di raccolta fondi in favore delle popolazioni colpite dal terremoto attraverso il numero solidale 45500 – informa il Dipartimento – si procederà all’istituzione di un Comitato dei Garanti, composto da persone di riconosciuta e indiscussa moralità e indipendenza, nominati con un decreto del Capo Dipartimento d’intesa con i Presidente delle Regioni coinvolte, con il compito di valutare le proposte delle Regioni per l’utilizzo dei fondi e di garantire la trasparenza nella gestione delle risorse stesse autorizzando il trasferimento delle risorse alle Regioni sulla base della realizzazione dei progetti. Ecco i chiarimenti:
“Le somme raccolte dagli operatori telefonici (le somme donate attraverso la telefonia fissa saranno versate solo una volta che la relativa bolletta sarà saldata, mentre quelle relative a scheda prepagata possono essere di importo inferiore a 2 euro nel caso di credito insufficiente) saranno versate, senza alcun ricarico, su un conto infruttifero aperto presso la Tesoreria Centrale dello Stato in favore della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dopo l’approvazione dei progetti da parte del Comitato dei Garanti, trasferirà alle Regioni
L’attivazione del 45500 è stata possibile in base a quanto stabilito nel protocollo d’intesa tra il Dipartimento della Protezione Civile e gli operatori della telefonia e della comunicazione, che vi hanno aderito senza fini di lucro. In particolare, gli operatori aderenti all’iniziativa sono Tim, Vodafone, Wind, 3, Postemobile, Coopvoce, Infostrada, Fastweb, Tiscali, Twt, Cloud Italia e Uno Communication.”
Fin qui le spiegazioni della Protezione civile: ci auguriamo che ogni procedura venga concretamente effettuata nella massima trasparenza.
Se vogliamo aiutarli mandiamo soldi attraverso i canali ufficiali, ad es. la protezione civile con un sms o una chiamata da fisso per chi vuole donare di più.
Non mandate beni di prima necessità perchè sarebbero un doppione, li forniscono protezione civile ecc.
Non vi fidate di chi vi chiede soldi per i terremotati ma inviateli attraverso canali ufficiali.
L’indifferenza ed il sospetto crea il baratro tra l’esigenza urgente ed il buon cuore. Se proprio volete le notizie sulla trasparenza sono sul web e pubblicate ovunque. Ad ogni buon fine:
http://tg24.sky.it/tg24/cronaca/2016/08/27/Terremoto-centro-italia-sms-solidale-45500-gestione-soldi-donazioni.html?ref=libero
Usciamo allo scoperto ed aiutiamo chi ha veramente bisogno Con viva cordialità a tutti