di Andrea G. Laterza
Donatella Bianchi, conduttrice di Linea Blu (foto di Luigi Cannone)
Si sono svolte stamattina, sabato 27 agosto, le riprese della nota trasmissione televisiva “Linea Blu” a Mola, in particolare presso lo specchio portuale.
A condurre il servizio è stata la giornalista Donatella Bianchi, che già in passato ha realizzato diversi reportage sullo stato del settore peschereccio molese.
Ai fini delle riprese, con un notevole effetto scenico, fin dal pomeriggio di ieri si è proceduto allo sgombero di gran parte della banchina portuale, notoriamente sede di un parcheggio abusivo e selvaggio ormai da decenni, senza che né le autorità comunali né tantomeno quelle portuali abbiano mai sentito il bisogno di impedirlo o, quanto meno, di regolamentarlo.
La banchina portuale liberata per un giorno dalle auto (foto S. Guardavaccaro)
Naturalmente, già dal pomeriggio odierno la situazione è ritornata al caos quotidiano, con auto parcheggiate in doppia e tripla fila e con la presenza di parcheggiatori abusivi.
Ricordiamo che il progetto Bohigas prevedeva la sistemazione non solo del lungomare nord ma anche del lungomare sud, con la realizzazione di un parcheggio interrato, più o meno situato al di sotto dell’attuale tratto stradale di Via Lungara porto, tra il ristorante Miramare e il cantiere navale: la banchina sarebbe stata così liberata dalle auto. Per il mercato ittico era previsto lo spostamento sul braccio di tramontana del porto, con l’abbattimento dell’attuale manufatto e la creazione al suo posto di una piazza.
Al momento, non sappiamo se il Sindaco Giangrazio Di Rutigliano e l’Assessore all’Urbanistica Rosanna Saponaro (presenti durante le riprese) abbiano mostrato a Donatella Bianchi il grave stato di insabbiamento del bacino portuale, né se i dirigenti delle cooperative della pesca molese siano stati invitati a parlare delle gravi difficoltà in cui versa il settore.
Sono invece state sicuramente riprese le barchette che servono alla competizione in mare del “Palio dei capatosta”, a riprova del crescente interesse verso questa manifestazione.
Quando verrà messo in onda (pare ai primi di ottobre), vedremo quali saranno i contenuti del servizio televisivo.
Intanto, oltre all’insabbiamento del porto peschereccio, cresce anche quello tra la Rotonda del fronte mare e il frangiflutti prospiciente, con lo spiaggiamento di posidonia che si decompone al calore del sole, rilasciando odori spiacevoli. Grandi spiaggiamenti di posidonia non rimossa si registrano peraltro nell’area portuale tra Cala Loreto e il molo di levante, oltre a quelli del porticciolo di Portecchia.
La caduta di massi dal muraglione portuale
Infine, va rilevato che il primo tratto del muraglione portuale (realizzato negli Anni Trenta del secolo scorso) è in più punti pericolante, con la caduta di parti della muratura in pietra calcarea.
La manutenzione vi è assente da decenni e, più in generale, l’intero bacino portuale versa in condizioni di degrado: l’illuminazione del secondo tratto del braccio di tramontana è spenta da tempo, favorendo così i furti sulle imbarcazioni alla fonda e rendendo più laboriose le manovre di attracco e uscita nelle ore notturne; la commistione tra imbarcazioni da pesca e da diporto genera intralci; la pulizia è inesistente.
Distacchi già preesistenti sulle scale
Intanto, non vi è che da prendere atto dell’ennesimo treno perso dal nostro paese: il progetto di un porto turistico (anch’esso previsto dall’arch. Oriol Bohigas) che, oltre a mettere ordine nel bacino portuale, avrebbe dato serie prospettive di sviluppo e occupazionali, è da tempo miseramente naufragato.
Nel frattempo, il Comune di Polignano ha ideato, progettato e realizzato in pochi anni quel che a Mola si vagheggia almeno dagli Anni Ottanta.
Il buio nel secondo tratto del molo di tramontana
Un’immagine del porto turistico di Polignano
evidentemente i ‘marinai’ sono bravi a votare le persone giuste per risolvere i loro problemi!
Chi legge l’Albo Pretorio sa che i fondi persi riguardavano opere di manutenzione straordinaria dell’illuminazione portuale.
il Comune di Polignano ha ideato, progettato e realizzato in pochi anni quel che a Mola si vagheggia almeno dagli Anni Ottanta. Bisogna aggiungere che lo ha ha fatto senza i milioni di urban e in più hanno riqualificato il centro storico e le spiagge. E arrivano turisti veri, cosa che qui non li vedi neanche col cannocchiale se non a farsi una mangiata.
Da qui è passata Linea blu, a Polignano e Monopoli sono andati quelli di Sereno variabile ormai al centro di itinerari turistici. E Mola?
“Ricordiamo che il progetto Bohigas prevedeva la sistemazione non solo del lungomare nord ma anche del lungomare sud, con la realizzazione di un parcheggio interrato, più o meno situato al di sotto dell’attuale tratto stradale di Via Lungara porto, tra il ristorante Miramare e il cantiere navale” e fortunatamente non l’hanno fatto perchè in caso di pioggia battente sarebbe stato un anfiteatro 2 o sottopasso manzoni 2, a differenza che la piscina stata stata sotterranea.
Urban da grande occasione si è rivelata una delle peggiori pagine della storia molese, con la cementificazione del baby park (gli ambientalisti dov’erano?), a meno che qualcuno mi spieghi che l’occupazione a Mola è aumentata e che Mola è una fiorente economia turistica.