di Andrea G. Laterza

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La maggioranza in Consiglio comunale: è in crisi

Ormai è un dato di fatto: è esplosa la crisi politica nella maggioranza. Il comunicato dei socialisti di “Avanti per Mola” non lascia spazio a dubbi.

Quel comunicato è soltanto la spia visibile di un malessere più profondo che cova da tempo tra i consiglieri comunali di maggioranza, tra i partiti della coalizione e tra gli stessi assessori della Giunta Di Rutigliano.

Il PD, nonostante l’importante assessorato assunto da De Silvio dopo molti mesi di travaglio, continua ad essere insoddisfatto della conduzione politica del Sindaco e i socialisti, quali alleati minori di quel partito, hanno dato fiato alle trombe. 

Il motivo principale del malessere sta nella richiesta del PD del posto di Presidente della terza commissione consiliare, strategica perché si occupa di urbanistica, che il partito rivendica al consigliere comunale ing. Antonio Tricase.

Gli obiettivi sono chiari: il nuovo Piano Regolatore (PUG – Piano Urbanistico Generale) è materia di estremo interesse per i tecnici e i costruttori che si muovono all’ombra del partito molese di Renzi.

Ma i dissapori e i dissensi colpiscono gruppi consiliari e liste civiche vicinissime al Sindaco.

Nicola Tanzi e il sindaco Giangrazio Di Rutigliano: separati in casa

Nicola Tanzi e il sindaco Giangrazio Di Rutigliano: separati in casa

I Moderati per Mola” di Nicola Tanzi, la lista civica nella quale Giangrazio Di Rutigliano ha costruito il suo percorso politico, sono di fatto “separati in casa”: con lo stesso Tanzi e Gianni Siciliano ipercritici nei confronti del Sindaco.

Stesso discorso vale per Franco Battista, esponente dell’altra lista civica, “Progetto Mola“, che ha voluto la candidatura di Di Rutigliano a sindaco, ora passato al “Gruppo misto” assieme a Vito Lepore, l’altro consigliere eletto nelle file del movimento creato da Nico Berlen.

Fedeli al Sindaco, in Consiglio comunale, rimangono certamente: Salvatore Ruggiero e Antonella Fanizza (eletti nella lista “Giangrazio Di Rutigliano Sindaco”). Un po’ poco, se si tiene conto che Mario Lepore e Gianni Alberotanza, sebbene non abbiano al momento provocato rotture, sono da sempre “battitori liberi” in cerca di opportunità politiche.

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L’Assessore Pino De Silvio

Peraltro, in Giunta si sono costituite due fazioni: quella che sta con il Sindaco, e che vede insieme Gianni Russo, Francesca Mola e Rossana Saponaro; e quella che fa capo a Pino De Silvio, con Niki Bufo a dargli manforte. Anche qui il clima sarebbe pesante: gli addetti ai lavori dicono che, a momenti, non c’è nemmeno il buongiorno e il buonasera tra i due gruppi.

La Giunta comunale, prima dell'ingresso di De Silvio

La Giunta comunale, prima dell’ingresso di De Silvio

Una riprova di questo malessere si sarebbe avuta in occasione della venuta a Mola della troupe televisiva di “Linea Blu”: l’Assessore al Turismo e Attività produttive, Pino De Silvio, sarebbe stato tenuto all’oscuro delle riprese, provocando le vive rimostranze, sulla banchina portuale, di persone a lui vicinissime. E, in effetti, quella mattina era assente: motivi inderogabili di lavoro o esclusione ai suoi danni?

Insomma, la crisi, da latente che era, ormai è conclamata: anche perché la maggior parte dei consiglieri comunali continua a disertare le riunioni convocate dal Sindaco su questioni di grande rilevanza (come lo stato dei conti pubblici e il DUP – Documento Unico di Programmazione), e i partiti procedono a ruota libera senza alcuna bussola che li guidi. Una recente riunione convocata dal PD è andata deserta: segno che a quel partito, e al suo segretario Antonio Bonamassa, non viene riconosciuta la leadership della coalizione politica che ha vinto le elezioni comunali.

Intanto, Mola è avvitata in una crisi sempre più allarmante: i morti superano i nuovi nati; le attività economiche sono ridotte al lumicino; il porto rischia di chiudere per il crescente insabbiamento; stiamo per perdere anche il punto di primo intervento sanitario; il palazzo Roberti va in rovina; tutti i lavori pubblici del PRU Cozzetto procedono con lentezza esasperante e ingiustificabile; il cavalca-ferrovia di Via Paolo VI non va avanti; gli abitanti di Cerulli sono tagliati fuori ed isolati più che mai; le opere di urbanizzazione del PIRP Cerulli si stanno arenando, le strade sono sempre più sfasciate, il bubbone delle villette a mare è sempre là, lettere anonime (ma di precisione chirurgica) mettono in dubbio il corretto operato dei funzionari comunali. E l’elenco potrebbe continuare.

Di più: a giorni, secondo quanto fu comunicato dall’Assessore ai lavori pubblici De Silvio, dovrebbero cominciare i lavori per il rifacimento di Piazza XX Settembre, rinviati, infatti, al “dopo festa patronale”: eppure, ancora oggi non è noto il progetto esecutivo dell’appalto, né se si farà (e come) il passaggio piazza-fronte mare.

La minoranza di centro-destra

La minoranza di centro-destra

L’opposizione di centro-destra è in attesa e gongola sulle sciagure politiche di una maggioranza acefala: pronta a subentrare in caso di elezioni anticipate se la crisi diventerà irrisolvibile, mentre il Movimento Cinque Stelle non dà più segni di sé.

Ma siamo davvero sicuri che un semplice cambio di colore politico risolverà gli atavici e i sempre nuovi “mali di Mola”?

Ci vorrebbe una nuova classe dirigente che però non nasca dal caso e dall’episodicità (come avvenuto negli ultimi decenni).

Vera formazione politica, spirito di servizio e di sacrificio, studio accurato dei problemi, programmi e proposte serie e credibili, amore disinteressato per Mola e il suo territorio: ecco cosa ci vorrebbe per far svoltare per davvero il nostro paese.

Al momento sono solo pie illusioni: se la classe dirigente non brilla, chi la elegge non ha dimostrato di saper esprimere di meglio.

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