di Andrea G. Laterza

Villette a mare abusive: per ora saranno sgomberate dagli occupanti e recintate, ma a seguito della sentenza della Cassazione la demolizione è ineluttabile.

Villette a mare abusive: per ora saranno sgomberate dagli occupanti e recintate, ma a seguito della sentenza della Cassazione la demolizione è ineluttabile.

Con deliberazione della Giunta Comunale n.101/2016 del 20.09.2016 avente ad oggetto: “Lavori di realizzazione della recinzione delle aree confiscate di via U. La Malfa – Approvazione progettazione di fattibilità tecnico – economica” si stabilisce di approvare il progetto di fattibilità tecnica ed economica redatto dal progettista incaricato del Settore VII Urbanistica-Lavori Pubblici, per l’appalto dei lavori di realizzazione della recinzione delle aree confiscate di via U. La Malfa dell’importo complessivo € 53.500,00.

La delibera si è resa necessaria a seguito della nota prot. n. 17009 del 20/07/2016, con la quale i residenti e/o proprietari di abitazioni in via U. La Malfa in Mola di Bari, hanno diffidato il Comune di Mola di Bari, per l’effettiva messa in sicurezza dei manufatti abusivi confiscati ed acquisiti al patrimonio comunale, realizzati nella “zona” di via U. La Malfa, fascia costiera e area sottoposta a vincolo paesaggistico, sgombero dei manufatti, rimozioni dei rifiuti, derattizzazione e bonifica dell’area.

2015-11-05 13.02.55A seguito della richiesta dei residenti, con delibera di Giunta comunale  n. 81 del 15/07/2016, ratificata con deliberazione di C.C n. 48 del 29/07/2016, in sede di variazione di Bilancio di Previsione 2016-2018, erano già state individuate le risorse finanziarie necessarie per la realizzazione di interventi ritenuti – al momento – più urgenti e di immediata esecuzione, quali: – la recinzione resa solida e duratura dell’intera area confiscata in modo da impedire l’accesso interno agli stessi; – l’attività di vigilanza continua dell’area; – l’installazione di idonea cartellonistica.

E’ importante notare come la delibera di Giunta comunale n.101/2016 del 20.09.2016  specifichi la presenza di “una nota prot. n. 19374 del 23/08/2016, di riscontro al Parere pro veritate dello Studio Legale PROFETA di Bari prot. n. 2684 del 09/02/2016, con la quale il Sindaco, nel prendere atto della ineluttabilità della demolizione a farsi dei manufatti abusivi, come da sentenza della Corte di Cassazione, nell’attesa della superiore decisione della Corte di Strasburgo sulle decisioni giurisdizionali assunte, ha rappresentato l’esigenza di porre in essere alcuni interventi di messa in sicurezza e bonifica delle suddette aree, tra i quali la realizzazione di una recinzione che impedisca l’accesso agli edifici confiscati.”

Pertanto, appare chiara la sorte finale delle villette abusive: la loro demolizione.

2015-11-05 13.05.58Inoltre, con ordinanza del Sindaco n. 107 del 20.09.2016, avente ad oggetto: “Occupazione delle ‘villette abusive a mare’, site in Mola di Bari alle Vie U. La Malfa – Europa Unita. ordinanza di sgombero“,  si dispone lo sgombero dei manufatti (confiscati e passati nella proprietà del Comune a seguito della sentenza della Corte di Cassazione III Sezione Penale, n. 17066 del 15/04/2013) dagli occupanti abusivi individuati dalla Polizia Municipale.

Tutto ciò, si legge nell’ordinanza, “tenuto conto che le stesse “villette abusive” sono allo stato rustico, pericolose e carenti dei requisiti igienico sanitari perché non hanno porte e finestre, non hanno allacci idrico-fognari ed elettrici e di fatto quindi sono inagibili”.

Pertanto, il Sindaco ha ordinato agli occupanti senza titolo, “di lasciare libero da persone e cose gli immobili siti alle vie U. La Malfa ed Europa Unita in Mola di Bari (cosiddette “villette abusive a mare”), di proprietà del Comune di Mola di Bari, entro 5 giorni decorrenti dalla notifica della presente ordinanza, con la successiva e immediata messa in sicurezza degli stessi immobili da parte del Settore Urbanistica e Lavori Pubblici del Comune di Mola di Bari“;

2015-11-05 13.03.03Inoltre, l’ordinanza del Sindaco avverte:

1. che ove gli occupanti senza titolo sopra citati non provvedano spontaneamente al rilascio degli immobili entro il termine assegnato, la forza pubblica, verificato il permanere dell’occupazione, procederà allo sgombero coattivo dell’immobile, senza ulteriore avviso, in data ed ora che stabilirà autonomamente secondo le priorità degli interventi e di concerto con i Settori Comunali coinvolti nelle operazioni;

2. gli occupanti senza titolo sopra citati, che tale sgombero verrà eseguito con l’ausilio della forza pubblica e di operai specializzati. Le operazioni di sgombero avverranno in tutti i casi, anche ove gli occupanti non venissero reperiti all’interno dell’immobile, tramite apertura coattiva della porta di ingresso, se presente, con inventario di mobili e di arredi ivi contenuti e sostituzione della relativa serratura, con addebito agli occupanti di tutte le spese di accesso, trasporto, deposito, di giudizio nonché di tutte quelle ad ogni altro titolo sostenute dall’Amministrazione Comunale proprietaria degli immobili oggetto di occupazione, senza assunzione di alcuna responsabilità in ordine a qualunque oggetto ivi abbandonato dagli occupanti che verrà considerato “res derelicta” ai sensi e per gli effetti dell’art. 923 c.c., fatte salve le responsabilità penali derivanti da eventuali comportamenti illeciti;

3. inoltre, gli occupanti senza titolo sopra citati, che nel caso di inottemperanza alla predetta ordinanza si procederà, a carico degli stessi, alla denuncia all’Autorità Giudiziaria ai sensi dell’articolo 650 del codice penale.

 

 

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