di Andrea G. Laterza

La maggioranza in Consiglio comunale: di fatto ormai non esiste più.

La maggioranza in Consiglio comunale: di fatto ormai non esiste più.

“Dimissioni oppure azzeramento totale della Giunta”.

Con queste poche parole, un uomo di poche parole ha sancito il “de profundis” politico per Giangrazio Di Rutigliano e i suoi Assessori.

E’ stato il dott. Mario Lepore a pronunciare ieri sera – di fronte ad una maggioranza confusa, smarrita, rancorosa e senza guida -, la condanna per il Sindaco alle dimissioni oppure ad uno scatto d’ali che, al momento, però appaiono appesantite dal piombo dei tiratori di governo, ormai usciti allo scoperto.

Vorrà e potrà il Sindaco Di Rutigliano volare alto, azzerando la Giunta per fare spazio a nuovi assessori? Oppure si limiterà ad un volo basso e radente, con il rischio si schiantarsi ad ogni asperità del terreno, per il resto di una consigliatura che non promette niente di buono all’orizzonte?

Al momento, nessuno può fare previsioni, anche se la parola “dimissioni” è echeggiata più volte nei corridoi del palazzo, ieri sera, mentre i lavori del Consiglio comunale procedevano in un crescendo di tensioni, sfociate anche nel drammatico intervento di Franco Battista. Un supporter della prim’ora di Giangrazio Di Rutigliano, che ieri, invece, ha dato sfogo ad un malessere a lungo covato, accusando platealmente il Sindaco di incapacità nell’affrontare, tra l’altro, il tema del Punto fisso di primo intervento e della sua probabile chiusura.

L’opposizione è andata a nozze con il clima di disfacimento della maggioranza. A tambur battente, a cominciare da Giovanni Vincesilao, ha sviscerato la questione della lettera proveniente, due mesi fa, dai curatori fallimentari della Lombardi Ecologia, con la quale si chiedono al Comune oltre 2,2 milioni di euro per oneri vari.

Sulla questione torneremo con uno specifico approfondimento. Per ora, anticipiamo che dei 2,2 milioni di euro, mancherebbero all’appello (perché non accantonati dalla Giunta nelle varie operazioni di bilancio) circa 1,2 milioni di euro.

Una cifra che, a parere della minoranza, rinviene dalle somme che il funzionario responsabile di settore, dott. Vito Tanzi, avrebbe quantificato a più riprese al Sindaco e agli altri uffici comunali, da ultimo con una lettera recentissima, del 19 settembre scorso, richiedendone l’accantonamento.

Tuttavia, tale richiesta non risulterebbe soddisfatta: tanto che il mancato accantonamento provocherebbe oggi un ulteriore buco di bilancio che andrebbe a sommarsi a quello già conclamato di 1,3 milioni di euro.

Di fronte agli attacchi della minoranza, e alla presa di distanza dei consiglieri di maggioranza intervenuti, l’unica risposta dell’Assessore al Bilancio Francesca Mola è stata un laconico e stringato: stiamo approfondendo con gli uffici; vi faremo sapere.

Anche “Città Nostra” vi farà sapere: non appena avremo letto i documenti che svelano un’altra delle confuse vicende contabili che stanno devastando la credibilità dell’operato finanziario del nostro Comune.

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