di Donatello Biancofiore

Il coach Dimitri Patella

Il coach Dimitri Patella

Immensa Geofarma, cassaforte Nardò scassinata.

Impresa incredibile senza lunghi e su un campo storicamente invalicabile, i ragazzi di coach Patella confezionano una prestazione gigantesca al cospetto di un avversario fortissimo, messo spesso all’angolo e col fiatone di chi è costretto ad inseguire sin dai primi istanti di gara.

81-74 scolpito da massicce trasfusioni di cuore, grande tenuta atletica ed enorme spirito di gruppo, gli ingredienti magici per questo golpe perfetto nell’esordio stagionale di una squadra sì rinnovata ma capace di trovare in fretta l’alchimia giusta per sorprendere e graffiare.

Gara bellissima quella del Pala Andrea Pasca, ribaltamenti di fronte, triple in alternanza, fiato sospeso a ripetizione.

“Tori” di casa sul parquet con i galloni da favoriti e con tutti i nuovi innesti d’estate: Polonara, Jhonson, Stella e Provenzano, manca solo Bjelic fermato da problemi ad un braccio. Coach Patella deve fare i conti con le defezioni di entrambi i suoi lunghi, Musci e Washington, e si trova a richiedere una gara di sacrificio difensivo ai suoi ragazzi.

LA PARTITA. Il ghiaccio lo rompe Nardò con Polonara ma l’ex di turno, Beppe Ferilli, ha mano e polso caldi e confeziona subito la prima tripla di serata, scambio di punti Chirico-Laquintana, poi è vantaggio esterno che col passare dei minuti diviene sempre più solido.

Campbell ricama basket e con le sue accelerazioni spacca la linea difensiva granata, Laquintana e Ferilli infilano sigilli dai 6.75, la Geofarma c’è e non molla un centimetro sul parquet. Fatica invece, fatica tantissimo il roster di coach Olive a penetrare nel pitturato grazie alla splendida tenuta difensiva dei ragazzi in casacca blu, difesa a zona, lavoro oscuro di Clemente e raddoppi difensivi che spezzano spesso le trame casalinghe. Botta e risposta Laquintana- Dell’Anno poi sono quattro punti della talentuosa guardia barese a scrivere lo score del primo quarto con gli ospiti – tra la sorpresa generale – a chiudere davanti 26-20.

Unica opzione della serata sotto le plance è il classe 2000 Gerry Susca e l’impavido coach Patella non si lascia pregare: subito nella mischia a prendersi le sportellate di Polonara, Jhonson e Provenzano, il ragazzo ha stoffa e lo dimostrerà nel corso della gara. Nardò prova a rientrare ma trova in D’Von Campbell avversario mirabile, slalom e cambi di direzione ad ubriacare l’intera linea difensiva in casacca bianca (27-36 al minuto 14′). Sono sei punti di Chirico a rimettere in carreggiata i padroni di casa momento che coincide con il primo passaggio a vuoto di Mola, Nardò impatta la gara con Provenzano e Stella, 38 e 41 pari, trova addirittura il vantaggio con una bomba di Jhonson dopo un contropiede di Pavone, ma torna a inseguire castigata da una sassata di Ferilli da 8 metri e chiude il primo tempo sempre in rincorsa con un canestro del suo americano a 20 secondi dalla sirena (46-48).

Il terzo quarto è un susseguirsi di botta e risposta, il numeroso pubblico di casa attende da un momento all’altro lo strattone di Nardò, ma Mola ha le spalle larghe e ribatte colpo su colpo: a Jhonson e Provenzano rispondono l’imprendibile Campbell e un Laquintana che cresce con lo scorrere dei secondi, l’ennesima parità la schioda un canestro proprio dell’esordiente Susca a meno di due minuti dalla fine del terzo periodo, momento dal peso specifico non indifferente per l’economia del match. Due Lunette di Campbell e un tiro in sospensione di Dell’Anna spediscono all’ultimo parziale con i due roster sul filo del rasoio (62-64).

Festeggiamenti a fine gara

Festeggiamenti a fine gara

Ultimo conto alla rovescia: Laquintana la piazza da un posto molto lontano e ricostruisce la minifuga, Jhonson e una tripla di Mauro Stella ricompongono l’equilibrio (67-67), si avvicina il tempo dei lupi e Mola non fa una grinza, resta serafica dalla lunetta (14 su 14 totale) con Ferilli e comincia a trovare anche gli strappi in penetrazione di Didonna. Nardò è nelle mani di Jhonson, sua la tripla del -1 (70-71 al 34′) che diventa nuovo vantaggio sulla percussione di Polonara.

L’apriscatole però si chiama Dvon Cambpell, l’americano taglia a fette Nardò con le sue partenze al fulmicotone ma è ancora Didonna a trovare lo spiraglio giusto ed infilarsi per un gioco da tre punti di granito sulla chiusura in ritardo di Durini. Nardò prova a bussare ancora ma rimbalza dinanzi al muro Clemente-Ferilli, Campbell arpiona e riparte, palla a Laquintana dall’angolo ed ennesima palla a spicchi imbucata con i piedi dietro la linea dei 6.75. Mancano ancora 4 minuti ma è il canestro che cala come sentenza sul match perchè Nardò sbanda e non trova più la retina.

Il tempo scorre inesorabile, Mola non trasforma un paio di match-ball ma approda sicura in porto, scortata da quattro lunette dei suoi migliori realizzatori, Vanni Laquintana (28) e Dvon Campbell(22) che si scopre anche rimbalzista di lusso (16). C’è luce tra i due roster, Nardò non ha nè forza nè lucidità per provare la remuntada, arriva così dolcissima la sirena ed una impresa maestosa diviene realtà.

La vittoria del lavoro, del sacrificio e dell’impegno di un gruppo che si è dimostrato di spessore in questi primi 40 minuti stagionali, la vittoria anche di coach Patella e del suo staff, capaci di trasmettere tranquillità ed enorme concretezza ai loro ragazzi. Buona, buonissima la prima. La Geofarma c’è e ha battuto un gran colpo.

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