di Andrea G. Laterza

La facciata posteriore del Palazzo Roberti, lesionata in più punti (foto Vito Marangelli)

La facciata posteriore del Palazzo Roberti, lesionata in più punti (foto Vito Marangelli)

Nell’ultima seduta di Consiglio comunale del 26 settembre, l’ex Sindaco Stefano Diperna ha sollevato un problema relativo a profonde crepe rilevate lungo il prospetto posteriore di Palazzo Roberti, nella parte che affaccia su Via Buttaro.

Tutta la facciata retrostante dello storico palazzo si presenta in condizioni igienico-sanitarie precarie da moltissimo tempo, con il guano dei volatili depositato in grandi quantità sui cornicioni delle finestre: una situazione che genera forte disagio e preoccupazione negli abitanti delle abitazioni prospicienti.

Il sig. Cesario Rago ha evidenziato sul web la formazione di cumuli di guano alti anche 30 centimetri: un accumulo favorito dal libero accesso dei volatili all’interno del palazzo per la ormai generale assenza di infissi.

 

 

Lesioni verticali sul prospetto posteriore di Palazzo Roberti (foto Vito Marangelli)

Lesioni verticali sul prospetto posteriore (foto Vito Marangelli)

Ora si è aggiunta l’oltremodo preoccupante situazione statica dell’edificio. Sembra che, dalla documentazione fotografica del sig. Cesario Rago e dalla sua testimonianza, le crepe continuino ad allargarsi e allungarsi a vista d’occhio, giorno dopo giorno.

Il pericolo di improvvisi distacchi di parti anche ragguardevoli della facciata posteriore, è quindi molto concreto e genera forte inquietudine negli abitanti della zona.

E’ opportuno che l’Ufficio tecnico comunale proceda ad un’accurata ispezione immediata con l’ausilio dei Vigili del fuoco, al fine di mettere in sicurezza le parti lesionate evitando così il pericolo di possibili crolli e danni alle persone.

Più in generale, tutto il Palazzo Roberti si presenta in condizioni ormai precarie e di forte degrado.

Particolari delle lesioni (foto Cesario Rago)

Particolari di altre lesioni (foto Cesario Rago)

Il grande atrio interno, che per molti anni ha ospitato importanti manifestazioni culturali, è stato chiuso tempo fa per la caduta di calcinacci dai piani superiori.

Le finestre artistiche del prospetto principale, affacciato su Piazza XX Settembre, si presentano spesso aperte alle intemperie e sono ormai ridotte in pessime condizioni per assoluta mancanza di manutenzione.

I colombi possono così penetrare e colonizzare perfino il pregevole salone del primo piano – ricco di importanti dipinti su tela, affreschi e stucchi barocchi -, già restaurato in passato e nuovamente abbandonato al degrado. Al secondo piano il guano supera in alcuni punti i 20-30 cm. e sono numerose le carcasse di volatili in decomposizione, senza interventi igienico-sanitari degni di rilievo.

Preoccupa molto la situazione statica del solaio con il torrino delle scale che rischia il crollo per infiltrazioni di acqua.

Intanto, si attende che il Comune proceda a mettere a frutto il finanziamento di 840mila euro per la manutenzione straordinaria dei prospetti.

Al momento, non si hanno notizie in merito all’avvio dei lavori. Il tempo passa e si rischia il de-finanziamento di questi importanti fondi, ottenuti attraverso i canali del “Patto territoriale Polis per il sud-est barese”.

La precaria situazione di Palazzo Roberti in Via Buttaro (foto di Cesario Rago)

La precaria situazione di Palazzo Roberti in Via Buttaro (foto di Cesario Rago)

Peraltro, resta ancora una nebulosa la possibilità di attingere cospicui finanziamenti pubblici per la ristrutturazione integrale dell’edificio: il progetto complessivo, redatto dallo studio associato del prof. Fuzio, ammonta ad una cifra stratosferica, ben 11 milioni di euro.
Eppure la rinascita di Mola, e la sua possibile collocazione nei circuiti turistici nazionali e internazionali, passa necessariamente dal recupero di Palazzo Roberti e dal suo utilizzo eminentemente storico-artistico e culturale.

“Città Nostra” ha già proposto di utilizzare Palazzo Roberti, una volta restaurato, per la creazione di un Museo civico con percorsi tematici dedicati ai più importanti uomini di cultura molesi e alle aree artistiche di riferimento, con una gestione manageriale e con il coinvolgimento delle associazioni culturali, degli artisti locali e dell’Accademia di Belle Arti. Torneremo ancora su questo argomento.

Intanto, e innanzitutto, è necessario fare in modo che venga immediatamente arrestato il grave degrado dell’edificio e, quindi, che si proceda al reperimento dei consistenti finanziamenti per il suo recupero totale.

Altri particolari delle lesioni che interessano la facciata di Via Buttaro (foto di Cesario Rago)

Altri particolari delle lesioni che interessano la facciata di Via Buttaro (foto di Cesario Rago)

 

Altri particolari delle lesioni che interessano la facciata di Via Buttaro (foto Cesario Rago)

(foto Cesario Rago)

 

 

 

 

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(foto Cesario Rago)

 

 

 

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