di Andrea G. Laterza

2015-11-05 13.02.55Recentemente si sono incontrati i proprietari dei terreni ricadenti nella maglia C2.3 del Piano Regolatore vigente per discutere il da farsi.

Si tratta di una grande lottizzazione situata al Cozzetto, al di là di Via San Pio da Pietralcina, approvata diversi anni addietro dal Consiglio comunale senza un voto unanime. Poi ritornata in Consiglio e riapprovata con modificazioni.

Di recente, la Soprintendenza alle Belle Arti e Paesaggio ha preannunciato il rigetto della richiesta di nulla osta paesaggistico per uno degli edifici previsti nella lottizzazione, a ridosso della strada litoranea definita “a valenza paesaggistica e in un contesto agricolo tipico della zona costiera”.

Inoltre, la Regione,  sempre su indicazioni della Soprintendenza, ha imposto severe prescrizioni al Consorzio volontario di urbanizzazione San Pio che ha assunto l’iniziativa di eseguire le opere di urbanizzazione nella lottizzazione.

2015-11-05 12.57.08In particolare, è fatto divieto di realizzare una strada con relativi parcheggi all’interno della fascia dei 300 metri dal mare, oltre al dovere di rispettare l’ecosistema esistente, mantenendo gli alberi d’ulivo e piantumando verde esclusivamente appartenente alla flora locale.

In sostanza, come già appariva chiaro all’atto dell’approvazione della lottizzazione, l’edificazione di questa nuova maglia del PRG è a forte rischio di violazione delle norme urbanistiche regionali e statali, a cominciare dal divieto di costruire entro i 300 metri dal mare.

Appare quindi opportuno e, anzi, necessario, che il Consiglio comunale riesamini approfonditamente la lottizzazione per evitare che si compiano nuovi e gravi errori, che possano poi ricadere sulle spalle degli “acquirenti di buona fede” degli edifici da costruire.

2015-11-05 13.05.58La lezione delle villette a mare, prima sequestrate e poi confiscate, pesa ancora come un macigno sulla storia urbanistica di Mola perché possa ripetersi nuovamente.

Ben tre gradi di giudizio (da ultimo la Cassazione nel 2013) hanno sancito l’illegittimità delle lottizzazioni approvate nel 1992 e, quindi, delle concessioni edilizie rilasciate negli anni successivi, con relativa confisca degli immobili abusivi, passati, quindi, nel patrimonio comunale.

Si attende che il Comune, oltre a mettere in sicurezza e a bonificare la zona, si decida a reperire i finanziamenti per eseguire le demolizioni dei manufatti e, auspicabilmente, a realizzare un parco urbano con annessa spiaggia attrezzata.

Peraltro, “Città Nostra” ribadisce la piena solidarietà agli “acquirenti di buona fede” di quei manufatti, augurandosi che riescano ad ottenere giustizia nelle sedi competenti, con il giusto ristoro delle cospicue somme versate a suo tempo.

E’ altresì opportuno che, in attesa della variante da approvare e degli indispensabili nulla-osta paesaggistici e regionali, i progettisti interessati alla lottizzazione (che per legge hanno responsabilità non solo tecniche ma anche legali) informino adeguatamente gli eventuali acquirenti dei rischi che si corrono nel versare anticipi ai costruttori, in assenza di un quadro urbanistico ben definito e chiaro.

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