Un nostro lettore ci segnala un interessante video che sottoponiamo non solo ai cittadini, ma anche al Sindaco, all’Assessore all’Ambiente e al Comando di Polizia Municipale.
Si tratta delle riprese effettuate dalla Polizia Municipale di Barletta che, grazie ad un efficiente sistema di telecamere, incastra gli “sporcaccioni” che insozzano le periferie della città pugliese.
Ecco il link:
http://youmedia.fanpage.it/video/aa/V_ffaeSwyXFh6I2m
Ai trasgressori sono state comminate multe dai 50 ai 5 mila euro.
Continuiamo a chiedere agli Amministratori comunali e al Comandante della Polizia Municipale perché a Mola le telecamere (o foto-trappole), già più volte promesse, non sono state ancora installate.
Intanto, il fenomeno di “busta selvaggia”, sia nel nostro centro cittadino, che nelle periferie e nelle campagne, continua indisturbato.
Si è visto qualche busta aperta dall’assessore Bufo e dai suoi collaboratori per cercare scontrini o altro che riconducesse allo “sporcaccione di turno”, ma si è trattato di interventi sporadici, più di facciata che di sostanza.
Un “fruscio di scopa nuova” capito dai furbi che ormai , ovviamente, stanno attenti a non lasciare tracce nei loro abbandoni indiscriminati.
In sostanza, i “fessi” pagano la TARI e i suoi aumenti, fanno la differenziata correttamente e rispettano le regole, mentre i furbi continuano impunemente a farla franca.
Fino a quando si abuserà della pazienza dei molesi onesti?
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L’Assessore Bufo ha scritto sulla nostra pagina facebook:
Non sono rimasti assolutamente annunci e probabilmente saranno sfuggite le mie comunicazioni circa la loro installazione, nonché il provvedimento di consiglio comunale che ne ha approvato il regolamento di funzionamento. Non siamo vincolati a rendere note le ubicazioni, anzi evitiamo proprio di farlo per incastrare coloro che commettono le infrazioni. Che senso avrebbe segnalare i posti se poi questi, essendo conosciuti, sarebbero bypassati dagli sporcaccioni di turno?
Ad ogni modo rassicuro che nelle vicinanze sono stati apposti i cartelli, come previsto per legge, e sono stati già notificati i primi verbali ed altri l’ufficio si accinge a fare.
Nostra risposta:
Purtroppo, questa informazione dell’Assessore è lacunosa e contraddittoria.
Città Nostra non ha mai ricevuto alcuna comunicazione dell’assessore Bufo sull’installazione delle foto-trappole. Né sul sito istituzionale del Comune di Mola risulta alcuna comunicazione in merito alla cittadinanza e neppure alcun manifesto pubblico è stato affisso. E neppure è presente alcun regolamento specifico nella sezione dei regolamenti comunali.
Peraltro, è bene chiarire che per la legge sulla trasparenza degli atti amministrativi pubblici, gli amministratori comunali sono obbligati a rendere facilmente fruibili, e immediatamente disponibili, le informazioni alla cittadinanza.
E’ vero che non è bene divulgare l’ubicazione delle singole apparecchiature, ma nessuna notizia di verbali in merito è stata finora resa nota, nè – come invece ha fatto il Comune di Barletta (e come fanno tanti altri Comuni) – è stato diffuso alcun filmato o foto relativa all’aver colto sul fatto i trasgressori.
Aspettiamo in ogni caso di sapere quanti verbali e per quali importi sono state elevate le sanzioni.
Peraltro, soltanto con la comminazione concreta delle sanzioni vi è la deterrenza. Altrimenti, rimane solo un esercizio accademico.
In ogni caso, prendiamo uno dei tanti casi concreti: quello dell’angolo tra Via XXIV Maggio e Via Sabin. Vi è stata installata una fototrappola (o telecamera)?
Se è stata installata ci sarà il cartello nelle vicinanze che lo comprova, come dice l’Assessore. Lo verificheremo.
E comunque gli abbandoni selvaggi sarebbero già cessati. Ma così al momento non è, come anche le foto recenti dimostrano.
AVVISO AI LETTORI
Come avevamo già commentato, le informazioni dell’Assessore Bufo erano lacunose e contraddittorie.
Infatti, confermiamo che nel sito del Comune, nella sezione dedicata all’archivio dei regolamenti comunali, non esiste un regolamento per la videosorveglianza: e questo costituisce una lacuna da colmare perché le archiviazioni nel sito istituzionale del Comune vanno effettuate correttamente, al fine di una pronta ed efficace consultazione da parte dei cittadini.
Esiste invece, in effetti, un regolamento per la videosorveglianza allegato ad una delibera di Consiglio comunale la n.8/2016 del 22.03.2016: dell’approvazione di tale regolamento non è stata però fornita alcuna notizia né alla stampa e né ai cittadini, venendo così meno agli obblighi della legge sulla trasparenza degli atti amministrativi comunali.
Ebbene, mentre il Comune (e segnatamente Sindaco, Assessore preposto e Comando di Polizia Municipale) non ha diffuso alcuna informativa alla cittadinanza, nelle dovute forme istituzionali, per la legge sulla trasparenza degli atti, sull’avvio del sistema di videosorveglianza, è in ogni caso tale regolamento a stabilire che lo stesso Comune è obbligato a rendere nota alla cittadinanza la presenza di un sistema di videosorveglianza.
Infatti, ecco cosa stabilisce l’art. 13, comma 2 del regolamento:
“2) Il Comune di Mola di Bari nella persona del responsabile, si obbliga a comunicare alla comunità cittadina l’avvio del trattamento dei dati personali, con l’attivazione dell’impianto di videosorveglianza, l’eventuale incremento dimensionale dell’impianto e l’eventuale successiva cessazione per qualsiasi causa del trattamento medesimo, con un anticipo di giorni dieci, mediante appositi manifesti informativi e/o altri mezzi di diffusione locale e sul sito internet del Comune di Mola di Bari.”
Pertanto, dispiace ancora una volta sottolinearlo, ma nessuna informativa alla cittadinanza è stata finora data: né con appositi manifesti informativi né con altri mezzi di diffusione locale (leggasi: stampa) né sul sito internet del Comune di Mola di Bari.
Ne consegue che ad essere in difetto non è “Città Nostra”, bensì il nostro Comune: il quale non ha finora adempiuto a quanto prescritto dal regolamento e, quindi, non informando nelle forme dovute né la stampa, né innanzitutto e comunque la cittadinanza.
Ci auguriamo che la grave lacuna venga colmata al più presto e, soprattutto, che l’impianto funzioni a dovere con la pronta individuazione dei trasgressori e l’irrogazione di severe sanzioni pecuniarie, nonché con la diffusione in rete, a scopo deterrente, dei filmati o delle immagini fotografiche (con l’ovvia tutela della privacy: oscuramento di targhe auto e visi delle persone), così come il Comune di Barletta, per il tramite del suo Comando di Polizia Municipale, ha ritenuto di dover fare.
Infine, non sfuggirà al pur ottimo Assessore Bufo che l’elevazione di verbali (egli ha anticipato che ne sono già stati effettuati alcuni) è nulla in assenza del rispetto della norma regolamentare che prevede la preventiva pubblicità alla cittadinanza dell’avvio del sistema o del suo incremento dimensionale.